21 giugno 2013

Pechino, abbiamo un problema!

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a cali davvero impressionanti della borsa, complice l'annuncio di Bernanke che in futuro la FED acquisterà minori quantità di titoli di stato americani.

Ma altre nuvole si addensano sull'economia.

La prima arriva dalla Grecia. Il FMI minaccia di bloccare gli aiuti alla Grecia. C'è un nuovo buco, complice -secondo il Fondo Monetario- il mancato rispetto degli accordi da parte dei greci, e gli europei dovrebbero fare la loro parte per finanziare questo deficit inatteso, pena la sospensione degli aiuti alla Grecia.

La seconda arriva da Pechino. I tassi di interesse di brevissimo termine sono saliti alle stelle.

Le banche si prestano soldi anche per periodi brevissimi, per coprire in fabbisogno di pochi giorni o addirittura di poche ore. Il tasso overnight che regola i prestiti di un solo giorno, e in generale i tassi per prestiti di brevissima durata stanno salendo a livelli mai visti.

Quale la causa? Per ora non si sa, ma è facile immaginare che qualche banca cinese sia in forte difficoltà. Le altre banche, consapevoli del rischio di prestare soldi a una banca che potrebbe diventare presto insolvente, trascinando altre banche, decidono di chiudere i rubinetti: non prestano soldi alle altre banche e i tassi a breve termine salgono alle stelle.

Era già successo ai tempi del fallimento di Lehman Brothers. Speriamo che i cinesi abbiano imparato la lezione e usino tutti i mezzi a loro risposizione per evitare che il pericolo si trasformi in un grosso guaio.

1 commento:

  1. la banca centrale cinese aveva un governatore abbastanza intelligente... non ricordo però se l'avessero rimosso o meno dopo la sua apertura al bancor di Keynes...

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