17 ottobre 2013

Moratti

Nei giorni scorsi si è conclusa la lunghissima trattativa tra Massimo Moratti e Erik Thohir per la compravendita dell'Inter. 250 milioni sono passati dall'imprenditore indonesiano a Moratti, che ha ceduto il 70% della società calcistica.

Si chiude così una storia durata 18 anni nei quali Moratti ha ottenuto risultati economici disastrosi: oltre un miliardo di euro spesi per coprire le perdite della squadra, a cui ha regalato molti giocatori costosi e pagati profumatamente.

I 250 milioni che incassa dalla vendita della maggioranza dell'Inter servono in gran parte a ripagare le banche, verso le quali Moratti si era indebitato personalmente, riducendo i debiti dell'Inter. Una cinquantina di milioni resteranno invece nelle tasche del quasi ex presidente, che ha pagato carissimo il sogno di imitare i successi calcistici del padre, proprietario dell'Inter negli anni '70.

E come il padre, Moratti non ha badato a spese, comprando molti giocatori e soprattutto offrendo loro contratti generosissimi. I conti dell'Inter hanno così presentato grandi perdite che Moratti ha coperto di tasca propria.

Almeno finchè ha potuto, ovvero fino a quando la Saras, l'impresa di famiglia che raffina petrolio, ha distribuito utili. Poi Moratti ha cercato di rimettere in sesto i disastrati conti della società, riuscendovi solo in parte perchè la rinuncia a giocatori importanti ha provocato il peggioramento dei risultati calcistici e, con essi, un calo preoccupante delle entrate.

Basti pensare che in tre anni l'Inter è passata dalla vittoria della Champions League, che significa decine di milioni di entrate tra premi, diritti tv e introiti dello stadio, alla mancata qualificazione in Europa League e quindi un desolante zero alla voce entrate da competizioni internazionali.

E ora? Thohir e i suoi soci indonesiani non sembrano intenzionati a spendere soldi che non recupereranno. Anzi l'imprenditore dei media indonesiani ha ceduto una quota che possedeva in una squadra di basket americana per finanziare l'operazione di acquisto dell'Inter.

E' quindi probabile che l'Inter per la prima volta in due decenni sarà costretta a camminare con le sue gambe, spendendo soltanto i soldi generati da biglietti, diritti tv, sponsor ecc.

Cercheranno di vendere il prodotto Inter in patria, organizzeranno tournè, cercheranno sponsor internazionali, offriranno a marchi indonesiani la possibilità di farsi conoscere in Europa. Ma sarà sufficiente tutto ciò a far ripetere all'Inter i risultati del passato? O Thohir e soci stanno solo cercando un modo di far soldi magari rivendendo in futuro una società risanata?

Di sicuro, oggi, c'è solo che il modello Moratti, fatto di spese folli coperte dal padrone del vapore, ha perso. E non solo nel calcio. La Saras raffinando petrolio ormai non genera più utili dal 2008 e altri petrolieri, i Garrone proprietari della ERG e di un'altra squadra di calcio, la Sampdoria, hanno ormai ceduto le loro attività di raffinazione, per concentrarsi su altri business più interessanti e remunerativi.

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