06 dicembre 2013

Le tre carte



In questi giorni stanno arrivando i saldi della Tares (chiamiamola così per semplicità) da parte dei comuni italiani, quindi ho pensato di scrivere di quello che è diventato il gioco delle tre carte tra stato ed enti locali. Il pollo da spennare che perde sempre è il contribuente italiano.

Quella messa in piedi dallo stato è stata una gigantesca opera di mistificazione in maniera da aumentare le tasse in maniera indiretta a favore dello stato centrale, scaricando le tensioni sulle amministrazioni periferiche.

Sono partito dallo studio di qualche bilancio comunale incrociando qualche tabella per cercare conferme a quello che in realtà stiamo provando tutti sulla nostra pelle!

Ogni bilancio comunale ha allegata una relazione corredata da comodi indici sintetici per i raffronti degli ultimi 5 anni. Il mio comune ha circa 30.000 abitanti, quindi è un esempio "medio" della città italiana, lasciando fuori le metropoli e i micro centri.

I dati da tenere bene sott'occhio sono i seguenti:

Trasferimenti dello stato per abitante: passano da 224 € del 2009 a 209 € nel 2010 a 25 € nel 2011 fino ad arrivare a soli 11 € nel 2012.
Parallelamente la pressione tributaria pro capite (entrate per abitante/n. abitanti) passa da 500 € del 2009 a 554 € nel 2010 per poi schizzare a 768 € nel 2011 fino a 856 € nel 2012

Quindi il gioco è stato evidente: taglio dei trasferimenti statali e autonomia impositiva degli enti locali, specie i comuni, permettendo loro di aumentare le imposte locali. Qui potete trovare le differenze nei trasferimenti dal 2010 al 2011 per ogni ente, l'anno più critico!

Ma a dire che le imposte sono aumentate lo certifica anche l'ISTAT, anche se Fassino (presidente dell'Anci) fa notare che comunque ai comuni il gettito non basterà comunque!

Ma quello che fa veramente rimanere basiti è il fatto che se sono stati tagliati i trasferimenti e permesso ai comuni di alzare le aliquote, che ne ha fatto lo stato dei soldi che non ha più trasferito ai comuni?

A rigor di logica dovrebbe averci tagliato le tasse! Se non trasferisco più soldi ai comuni e faccio riscuotere a loro, allora mi rimarranno più soldi in cassa. Purtroppo così non è stato, in quanto come possiamo vedere qui, gli scaglioni IRPEF sono rimasti bloccati!

Quindi di fatto si sono aumentate le tasse: L'IRPEF è rimasta bloccata, sono aumentate le tasse locali e sono stati azzerati i trasferimenti!

C'è un ultimo fattore da considerare, l'inflazione negli ultimi 5 anni è stata del 9% (vedi qui per i calcoli e le serie), anche se rispetto a certi periodi degli anni '80 non è molto, comunque comincia a farsi sentire il fenomeno del fiscal drag, in quanto gli scaglioni IRPEF sono fermi dal 2007, come visto sopra.

Il fiscal drag è semplicemente lo scivolamento verso scaglioni di reddito superiore dovuto all'inflazione: il salario aumenta per contrastare l'inflazione e a parità di reddito ci troviamo in uno scaglione più alto e ci troviamo a pagare più tasse!

3 commenti:

  1. Ben detto.
    Non vi leggo sovente, ma mi pare di concordare molto spesso con quel che scrivi.
    Negli ultimi due-tre anni anche con Gian.
    Però fra noi non c'è feeling.
    Chissà, forse perché io tiro a fare il rivoluzionario (e per giunta non nel PD).
    E' vero che io rischio poco (essendo avanti con gli anni e in pensione).
    Buon Natale.

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  2. che fine hanno fatto i soldi? c'è stato un calo del PIL del 5% negli ultimi 2 anni e quindi un calo delle entrate...

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