23 settembre 2010

La nebbia di Taranto


A Milano c'è la nebbia, ma non si vede, come diceva Totò in un celebre film.

Anche a Taranto c'è la nebbia. E si vede. Una nebbia di inquinanti come testimonia questo articolo (clicca qui), contro la quale non si fa nulla. Anzi il governo fa di tutto perché resti, perchè i tarantini si sentano simili ai milanesi in un giorno di novembre.

Il 13 agosto il governo s'è riunito per approvare un decreto che deroga ad una legge che impedisce che un certo inquinante superi una certa soglia. Non vogliono che la nebbia di inquinanti scompaia dai cieli pugliesi.

Ci lamentiamo che il ministro dello sviluppo economico manca da più di quattro mesi, mentre il governo, generosamente, in pieno agosto si riunisce per impedire che la produzione dell'ILVA possa essere messa in pericolo dalla tutela della salute dei cittadini di Taranto. Che ingrati che siamo!

2 commenti:

  1. eh...ogni tanto occorre tornare ai problemi reali....
    L'ilva uccide da decenni nell'indifferenza...il primo atto della Prestigiacomo de ministro dell'ambiente fu rimuovere i commissari che dovevano indagare sull'inquinamento ambientale nominati dal governo Prodi...
    so che una legge regionale del 2009 imponeva a Riva di dotare i camini dell'ILVA dei "filtri"(non ricordo il termine tecnico" in grado di ridurre la diossina del 90%..
    Riva,al solito, minacciò licenziamenti di massa... non so però com'è andata a finire..
    la deroga del governo è a questa legge?

    yazid

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  2. è una deroga a una legge che impone certi limiti.. quindi immagino che la soluzione siano i filtri

    Riva è noto, tra le varie ragioni, per aver falsificato i dati delle analisi dell'aria

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