03 settembre 2010

Le mucche fantasma ovvero le quote latte

I molti che accusano l'Europa di essere un'Europa di banchieri forse non sanno che da sempre l'interesse primario dell'Unione Europea/Comunità Europea è l'agricoltura.

Perchè almeno la metà del bilancio dell'Unione finisce all'agricoltura che, in fondo, pesa molto poco nel PIL di un paese?

I prodotti del settore agricolo hanno un prezzo che scende quando aumenta la quantità prodotta e venduta, mentre se il prezzo scende, non è detto che si venda di più. Se il prezzo delle pesche diminuisce, non consumiamo per forza più pesche e, se lo facciamo, riduciamo il consumo di albicocche.
Ma se diminuisce il consumo di albicocche anche il prezzo scende, facendo risalire il consumo di albicocche a scapito del consumo di pesche.

Se il prezzo diminuisce, non è detto che anche i costi possano diminuire. Le mucche mangiano la stessa quantità di mangimi e se il prezzo della carne diminuisce troppo, chi ci va di mezzo è l'allevatore, che non copre i costi.

Per questo motivo le autorità pubbliche cercano di sostenere i prezzi di certi beni agricoli.

Tra i mezzi inventati dalla Comunità Europea (ora Unione Europea) per non far scendere troppo i prezzi ci sono le quote latte, da oltre un quarto di secolo protagoniste di mille polemiche in Italia.

Di che si tratta esattamente? Qual è la sostanza del problema?

Nei primi anni Ottanta, la Comunità Europea capisce che gli aumenti della produzione rischiano di far cadere i prezzi. Si decide di stabilire le quantità di latte che ciascuno stato e quindi ogni produttore avrebbe potuto vendere sul mercato. Per l'Italia si decide che la quantità di riferimento è la produzione del 1983.

Il produttore di latte si vede assegnare delle "quote latte" in base alle quantità prodotte. Ciò implica che un aumento di produzione è possibile solo acquisendo "diritti" ovvero quote latte da altri produttori e che, in caso di superamento dei limiti, scatti una multa, definita prelievo addizionale, capace di scoraggiare la sovrapproduzione di latte.

Sono state le multe a creare problemi che durano da un quarto di secolo. Chi è stato multato ha fatto il possibile per non pagare, forte di appoggi politici. Per anni i governi hanno pagato le multe innescando un lungo contenzioso con l'Europa. Lo scopo era conquistare fedeltà politica e non mettere in crisi le aziende, anche a costo di creare una serie di ingiustizie: infatti alcuni hanno comprato quote latte per poter produrre più latte, altri hanno rispettato i limiti consentiti, altri ancora hanno pagato le multe.

Tutti concordano nel dire che l'Italia produce troppo poco latte rispetto al latte consumato ogni giorno dagli italiani. Nel 1984 è stata assegnata all'Italia una quantità di latte troppo bassa.

Di chi è la colpa?

La vera causa è l'evasione fiscale. Nel corso del tempo i produttori di latte hanno cercato di non far sapere quanto producessero, per evadere le imposte e incassare contributi statali. Vendevano il latte in nero, ne producevano più di quanto dichiarato. Il governo li lasciava fare e preferiva non indagare troppo per non perdere consenso.

Così quando la Comunità Europea ha chiesto all'Italia quanto latte producessero le mucche italiane, il governo ha fornito dati molto inferiori al vero. Molte mucche producevano latte, ma ufficialmente non esistevano.

L'Europa ha assegnato le quote in base ai dati offerti dal governo di allora e questo ha generato un'infinità di problemi, generati da quote troppo basse rispetto alla produzione effettiva. Problemi ancora attuali per il forte interesse di alcune forze politiche a difendere l'interesse delle mucche fantasma. O meglio, dei loro proprietari.

4 commenti:

  1. Ora si spiegano tante cose!
    Quindi non siamo cretini, siamo furbi.
    Abbiamo meno quote latte del nostro fabbisogno, perchè produciamo in nero. Quando ne hanno parlato in tv, questa cosa non l'ha detta nessuno... strano eh?

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  2. l'agricoltura è fonte inesauribile di voti conservatori.. in Italia come in Germania o Francia

    la fregatura per gli onesti è multipla

    1 - costoro evadevano e nessuno è intervenuto

    2 - una volta assegnate le quote, hanno continuato a produrre il latte in + e lo stato ha pagato le multe

    3 - chi ha comprato quote latte per produrre di + è rimasto fregato rispetto a chi non le ha comprate e s'è limitato a mungere la mucca

    4 - chi dovrebbe pagare le multe ha l'appoggio dei politici (oggi dei leghisti) e qualcuno sede pure in Parlamento proprio perchè porta i voti dei disonesti

    5 - alcuni hanno fatto truffe con società fittizie per aggirare le multe. Ogni tanto fanno dei processi

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  3. Gian, dedicarono una puntata quelli di Annozero, ricordo...

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  4. sì, senza spiegare bene la faccenda o meglio la storia delle quote latte. Si concentrarono soprattutto sul prezzo del latte, che è basso e fa morire le aziende, e anche su truffe varie

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