08 agosto 2011

Un omicidio e gli sprechi della casta


Salvatore Parolisi è un militare accusato di aver ucciso la moglie forse perchè lei aveva scoperto qualcosa sulla vita della caserma in cui prestava servizio.

Una caserma che, leggendo i giornali, pare fosse il luogo in cui si faceva di tutto eccetto che addestrare il personale militare. E poi addestrarlo per cosa?

Forse per formare generali così attenti alle forme da criticare il ministro Larussa reo di aver partecipato a una cerimonia senza l'abito giusto (vedi qui)?

Quando si leggono certe notizie si capisce che la professione militare ormai non ha più nulla da spartire con la difesa della patria.

E' dunque ragionevole, in tempo di crisi chiedersi come ridimensionare la spesa militare per raggiungere il pareggio di bilancio imposto all'Italia dai partner europei. Non mancano infatti gli sprechi, le spese inutili in un paese che non fa una guerra dal 1945.

Come ci ricorda Emergency (vedi qui) si potrebbero risparmiare molti soldi.

3,6 miliardi entro il 2013 solo cancellando l'acquisto di aerei inutili. Poi altri 500 milioni rinunciando a due sommergibili e un pò di elicotteri. 800 milioni l'anno andandosene dall'Afghanistan (2,4 miliardi fino al 2013) dove ogni giorno le cose vanno peggio e ormai più di 40 italiani sono morti.

Dunque 6,5 miliardi in tre anni, a cui si potrebbero aggiungere altri tagli importanti: non solo ci sono centinaia di generali con i benefits dei politici (auto, autista, ecc) ma sono soprattutto le pensioni a essere scandalose.

Un militare (e in Italia tra Carabinieri, GdF e militari in senso stretto sono oltre 200.000) va in pensione a 50 anni con il 100% dell'ultimo stipendio.

Se ogni anno andasse in pensione il 3% dei militari, ovvero almeno 6500 persone e si assumessero altri 6500 uomini ognuno dei quali costasse allo stato 2000 euro mensili per 13 mensilità, si spenderebbero 170 milioni l'anno. Soldi che si potrebbero risparmiare allungando di un anno l'età della pensione. E ancora maggiori sarebbero i risparmi se i pensionati militari fossero trattati come qualsiasi dipendente pubblico.

Esiste dunque una casta, la casta militare, che costa molto più di quella dei politici e a cui pochi badano. Perchè 200.000 voti, che facilmente diventano (almeno) 1 milione considerando i parenti e i fans, fanno gola ai politici, che preferiscono farsi massacrare sui giornali con l'elenco dei loro privilegi piuttosto che metter mano ai privilegi di un nutrito gruppo di loro elettori.


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