Stefano Fassina è considerato uno dei principali esperti di economia del PD, e come tale nel governo Letta fa il viceministro all'economia.
A fine agosto mentre il PDL spingeva per l'abolizione dell'IMU, Fassina ha scritto sull'Huffington Post (vedi qui) che l'aumento dell'IVA previsto per il 1 ottobre era inevitabile. Colpa della "vittoria" del PdL sull'Imu.
Tre settimane dopo pare aver cambiato idea. Al meeting di Confesercenti, Fassina dice "se dovessi scegliere eviterei l'aumento dell'IVA" perché "avrebbe effetti molto negativi. Peserebbe molto sulla domanda interna con effetti recessivi molto pesanti". Un'affermazione che non può che far piacere a chi pensa, come il sottoscritto, che in economia le politiche attente all'andamento della domanda siano molto più efficaci di quelle che preferiscono concentrarsi sull'offerta.
Ma viene da chiedersi: come mai solo adesso Fassina scopre l'importanza della domanda? Forse dopo aver preso una laurea alla prestigiosissima università che ha laureato Mario Monti e dato lavoro a un economista come Giavazzi, e dopo aver fatto il consulente del FMI, Fassina s'è messo davvero a cercare di capire qualcosa di economia?
Però la proposta di Fassina su IMU ed IVA era:
RispondiEliminaIMU resta per il 25/30% più ricco e allora non si aumenta l'IVA
Era la vera proposta ottima e di sinistra a riguardo.
Ricordo disse precisamente "basterebbe lasciare l'IMU solo ai più ricchi ed avremmo la copertura per non aumentare l'IVA".
Certo se poi il PD accetta di togliere l'IMU a tutti ricchi e poveri e fa passare l'abolizione dell'imposta come un successo del PDL anche per le classi medie e basse è un altro discorso purtroppo...Ma la sua proposta iniziale prevedeva non aumentare l'IVA.
Ma anche tanti altri nel PD avevano sposato quest'idea...Del Rio, Epifani, Renzi...
EliminaSu quest'ultimo comunque farò ora un articolo perché ha citato la Spagna in una maniera delirante, tale da compromettere forse il mio appoggio in maniera definitiva.
io penso non sappiano di cosa parlano. Se guardi un sito di annunci immobiliari, trovi che 100 metri in certe località valgono come 500 in altre...
Eliminase tu vivi dove il prezzo è alto, sei più ricco perchè magari hai ereditato la casa che appartiene alla tua famiglia da 100 anni o perchè l'hai comprata 50 anni fa quando i valori erano altri?
e se vivi dove il prezzo è basso, e ci vivi perchè ti piace stare in un posto isolato a mezz'ora dalla città, sei più povero?
se il catasto certifica la differenza, ci sono paradossi perchè il valore a metro quadro è molto differente in località diverse. Altrimenti rischi le ingiustizie perchè in molti luoghi i catasti sono vecchi di 50-75 anni
EliminaPenso che si riferissero ad applicare la proposta che era anche di Bersani in campagna elettorale
EliminaTenere in considerazione il reddito dichiarato.
Certo, magari c'è qualche evasore, ma se si ragiona così allora non si farà mai nessuna cosa equa riferita al reddito.
Infatti allo stesso tempo a sinistra si parla, o si parlava almeno prima di perdersi in chiacchiere totalmente inutili, di lotta all'evasione fiscale.
Poi certo va rivisto anche il catasto.
prodi nel 2006 aveva in mente di tassare gli immobili ma solo dopo aver rivisto il catasto.
Eliminapoi si possono usare molti criteri. L'imposta può essere calcolata in funzione di tante cose, reddito, dimensioni dell'appartamento, valore...non solo di un parametro
Certo
EliminaL'importante è che i ricchi paghino come voleva il PD
Non che per non far pagare i ricchi si rischia d'essere costretti ad aumentare l'IVA...
Almeno le cose positive del PD dovremmo rivendicarle, invece d'intestare la battaglia dell'IMU al PDL...
La proposta del PD era la vera battaglia giusta da sostenere su IMU e IVA altro che!
Purtroppo sta passando il messaggio: "PD vuole IMU e aumento dell'IVA, PDL vuole toglierle"
Invece non è così..Ma è: PD vuole togliere l'IMU alla stragrande maggioranza degli italiani e lasciarla ai ricchi, con quei soldi evitare l'aumento dell'IVA, detassare il lavoro e rispettare i parametri richiesti dall'UE.
E' ben diverso.
E se la gente lo capisse preferirebbero mille volte la soluzione del PD.
Solo che i dirigenti (a parte Renzi, che piaccia o meno), e la stampa di sinistra purtroppo sono incapaci di comunicare con l'italiano medio, e quindi arriva sempre la versione berlusconiana che si diffonde persino tra gli elettori di sinistra...
Queste le ultime dichiarazioni di Fassina:
"L'aumento dell'Iva dal primo ottobre peserebbe negativamente sull'economia. Non c'è dubbio. Va evitato - risponde il sottosegretario al Tesoro Stefano Fassina - ma non vi sono gli spazi di finanza pubblica per affrontare entro la fine dell'anno Iva, Imu, cassa integrazione in deroga, missioni internazionali e interventi per rispettare il limite del 3% di deficit sul Pil. Un impegno, si ricordi, assunto dal governo Berlusconi non da Letta o Saccomanni".
Per Fassina bisogna dunque scegliere: "Per rinviare l'aumento dell'Iva, rivediamo l'intervento sull'Imu - ha proposto - confermiamo la cancellazione per il 90% dei proprietari e lasciamo contribuire il 10% delle abitazioni di maggior valore. Recuperiamo così due miliardi di euro. Un miliardo lo utiliziamo per rinviare l'aumento dell'Iva; un miliardo lo dedichiamo alla deducibilità dell'Imu per i beni strumentali delle imprese".