21 settembre 2013

Quanto vale la Banca d'Italia?

Quanto valgono le quote (se fosse una società si chiamerebbero azioni) della Banca d'Italia?
La questione è dibattuta e una risposta certa per ora non c'è. Quando la Banca ha assunto l'attuale assetto di istituto di diritto pubblico, le quote valevano pochi soldi. Ma oggi la Banca possiede ingenti riserve e svolge un'attività redditizia.

Come qualsiasi impresa, il valore può dipendere dal valore dei beni indicati nel bilancio, ma anche dalla capacità di generare utili.

Nel caso della Banca d'Italia c'è però un problema: i possessori di quote non contano nulla. Non possono mandare a casa il governatore o sostituirlo con uno migliore. E' di fatto una banca controllata dallo stato, anche se le quote sono in possesso di banche non statali.

Adesso, come ci informa il Sole 24 Ore, il ministero dell'economia ha chiesto alla Banca d'Italia di decidere il valore delle quote. Hanno creato un comitato con un ex primo ministro e vice presidente della BCE, un ex presidente della Corte Costituzionale e dal rettore della Bocconi.

A cosa serve avere una stima del valore della Banca?

Può servire nel caso in cui lo Stato decida di comprarla, ma anche nel caso in cui voglia, con l'acquisto o il passaggio di quote, finanziare alcune o tutte le banche. Infine potrebbe essere utile a costringere le banche a rivalutare le proprie quote, con effetti positivi sugli utili delle banche (e per lo stato che incassa imposte sull'incremento di valore delle quote).

1 commento:

  1. "Quanto valgono le quote (se fosse una società si chiamerebbero azioni)"

    Perché, quelle di una srl non si chiamano per l'appunto quote? ;-)

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