Come ben sappiamo il conclave è l'elezione del Papa. I cardinali sono simbolicamente chiusi in Vaticano, non hanno contatti con l'esterno, passano le giornate a votare il nuovo Papa ed escono dall'isolamento solo quando trovano un accordo.
La pratica del conclave è nata alcuni secoli fa. Morto un Papa, i cardinali hanno fatto di tutto per rinviare l'elezione del nuovo pontefice, vivendo felicemente a spese della Chiesa, priva di un leader che l'amministrasse.
La pacchia durò fino a quando vennero chiusi in Vaticano, con la possibilità di uscire solo dopo aver deciso il nuovo successore di Pietro.
I politici italiani hanno un pessimo vizio: non vogliono dire di no a nessuno. Preferiscono aumentare la spesa pubblica e chiamare di tanto in tanto il Monti di turno per tentare di rimettere in sesto i conti piuttosto che spiegare a qualcuno che una certa idea o progetto non s'ha da fare. O si auto-obbligano a raggiungere l'obiettivo come successo di recente, ovvero decidendo di modificare la Costituzione, con l'obbligo di pareggio di bilancio.
Cosa si potrebbe cambiare?
A mio parere si potrebbe porre un limite costituzionale soltanto alla spesa. Se il Parlamento fosse obbligato, per ogni 100 euro spesi quest'anno, 100 euro (più qualcosa per tener conto dell'inflazione) anche il prossimo, sarebbero costretti a porsi domandedel tipo: se si comprano gli F35 dove tagliamo?
Non si potrebbe decidere un aumento della spesa per gli F35 indipendentemente da decisioni sul resto della spesa pubblica. Ci sarebbe un vincolo stringente, un pò come i cardinali in conclave che non possono rinviare la decisione ma sono obbligati a scegliere uno di loro.
Inoltre un limite alla spesa avrebbe un altro effetto: la crescita dell'economia, facendo aumentare le entrate, ridurrebbe automaticamente il deficit, togliendo alla politica la voglia di usare le maggiori entrate per aumentare la spesa pubblica e rendendo più credibili i conti pubblici.
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