16 settembre 2013
L'altra faccia della spending review
Il ministro Cancellieri sta applicando la spending review. Molti piccoli tribunali e sedi secondarie saranno chiuse o cancellate. COme ogni volta si vuole tagliare su qualche servizio, qualcuno si accorge che tale servizio è un servizio essenziale per il quale vale la pena scioperare, protestare o addirittura darsi fuoco!
La questione ha ovviamente due facce: meno tribunali uguale meno costi, perché credo che sia innegabile che l'accentramento, in congiunzione con la telematizzazione delle procedure, riduca i costi.
Ma meno tribunali significa meno giustizia? Perché scioperi e proteste, soprattutto dagli avvocati?
Chi protesta sono i sindacati, perché il personale dovrà cambiare posto di lavoro e i carichi saranno redistribuiti. Questa, con tutta franchezza, viste le circostanze attuali, non credo sia un'istanza condivisibile. Non esiste un diritto ad avere il posto di lavoro dietro casa, anche se è naturalmente preferibile che sia vicino.
Altre proteste sono dei cittadini che vedono il loro territorio privato di un servizio. Ma per un cittadino è veramente importante avere il tribunale sotto casa? Io da esperienza in cancellerie fallimentari e civili non credo che dieci o venti Km. di distanza facciano molta differenza: quello che conta veramente è il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine e che i tribunali funzionino in maniera rapida e certa.
Poi ci sono le proteste degli avvocati e in questo caso la chiusura di un tribunale fa molta differenza. Gli studi legali, letteralmente vivono come satelliti intorno al tribunale, perché gli avvocati (di solito) la mattina sono in udienza e il pomeriggio in studio.
Quindi diventa vitale avere il tribunale vicino, in modo da andarci addirittura a piedi. Se il tribunale chiude (o si sposta), lo studio è costretto in pratica a trasferirsi, nella maggior parte dei casi. Si tratta di un danno spesso grave o irreparabile. La conseguenza sarà che molti uffici occupati da studi legali intorno a tribunali che chiudono rimarranno vuoti, viceversa gli uffici intorno ai tribunali trasferiti saliranno di prezzo, a causa dell'aumento della domanda.
Voglio ricordare un'ultimo fattore a chi taccia la riforma di diminuire la domanda di giustizia: la telematizzazione dei tribunali (deposito e consultazione degli atti), stanno rendendo irrilevanti le distanze geografiche, quindi in futuro la vicinanza fisica di studi legali e cittadini diverrà sempre meno importante, quindi a che pro cedere alle richieste di mantenere aperte delle strutture che un domani diverranno ridondanti?
Ogni taglio alla spesa pubblica scontenterà sempre qualcuno e ci sarà sempre qualcuno che "proprio da qui bisogna cominciare, quando a Roma si mangiano tutto?"
E che ne dite di questa provocazione? In Italia abbiamo polizia e carabinieri che fanno esattamente la stessa cosa, anche se sono diversamente distribuiti dal punto di vista geografico. Non basterebbe per l'ordine pubblico solo la polizia, in modo che i carabinieri facciano qualcos'altro?
Ma chi si sognerebbe mai di tagliare i carabinieri per la spending review?
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magari abolire i carabinieri e fonderli con la polizia...
RispondiEliminasarebbe bello
occhio: gli aumenti anche per le sole trasferte degli avvocati, saranno interamente a carico dei clienti, che così saranno ancora più tartassati in un momento di bisogno.
RispondiEliminaAltro aspetto: se il tribunale ricevente è peggiore come celerità di quello da cui parti, fanno bene a incazzarsi.
Secondo me questa è una misura depressiva e andava fatta in maniera più blanda in un momento come questo. Il rischio vero è che aumentino a dismisura le prescrizioni.
RispondiEliminaPericle, quella della velocità può andare in entrambi i versi....Se invece è più rapido il tribunale ricevente ci si guadagna.
RispondiEliminaSe la Cancellieri avesse studiato i dati e sapesse quello fa, sapendo che le pratiche si velocizzerebbero o almeno rimarrebbero uguali o se si rallentassero o appunto magari aumentino a dismisura le prescrizioni.
Perché misura depressiva? Se i lavoratori vengono redistribuiti e non licenziati non dovrebbe essere depressiva.
Anche io sarei per fondere carabinieri e polizia, pare si risparmierebbero miliardi di € ed avremmo maggior efficienza
Concordo.
EliminaMa doppioni, triploni ecc (ho visto persino una "polizia provinciale !!!") andrebbero "tutti" eliminati in "tutti" i settori, nel medesimo tempo e con le medesime modalità, altrimenti gli uni direbbero "e quelli là, perchè loro no?".
Anzi "tutta" 'sta roba per lo stesso motivo andrebbe fatta per tutte le inefficienze, sperperi, privilegi eccetera. Perché i farmacisti e non i notai? E via dicendo.
Altrimenti, come i fatti dimostrano, non si farà mai nulla. Fino all'inevitabile patatrac. Allora qualcuno capirà che occorre ripartire da capo, dalla Costituzione, imparare dalla Svizzera, approfittare di ciò che la tecnologia oggi ci offre, ma non per aggiungere puttanate a puttanate.
Non sperare che prima del patatrac lo "faccia" qualcuno che arriva alla greppia, non un Bossi, non un Monti, non un Grillo, non un Renzi. Lo dovremmo capire e imporre "noi"
Per l'indotto. Gli studi saranno costretti a trasferirsi vicino ai tribunali e ci saranno quindi costi maggiori a carico dei cittadini. Sicuramente certi tribunali andavano chiusi, non so se questo fosse proprio il momento adatto. Voglio dire... da Avezzano a L'Aquila (zona che conosco) non sono proprio due passi. Francamente non capisco che senso abbia chiudere quel tribunale lì quando intorno è pieno di paesi mal collegati, soprattutto con l'Aquila.
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