29 novembre 2009

Patatrac (in tutti i sensi)

Avevo tutto sommato una buona opinione di Roberto Vacca, ingegnere con la vocazione del divulgatore. Così ho deciso di acquistare il suo ultimo libro, Patatrac!, che prometteva di parlare della crisi economica e su come uscirne.

Mi sono trovato tra le mani, invece, un testo modestissimo, per essere generosi nei confronti dell'autore. Che sulla crisi regala (o meglio vende) alcuni capitoli davvero poveri, qualche banalità presa qui e là e niente più. Nessuna analisi degna di questo nome, poche righe ad esempio sul fallimento di Lehman Brothers, quasi che fosse un fatto oscuro e non un avvenimento su cui si sono scritte montagne di articoli e libri.

Quando si passa poi alle possibili soluzioni, poi, la residua credibilità dell'ingegnere evapora. C'è l'effetto serra? No, sono solo teorie senza prove. Anzi tutti noi sappiamo che l'anidride carbonica fa bene alle piante e quindi più ce n'è meglio è.

Ma siccome è meglio non sprecare le risorse, per Vacca o meglio per un suo collega ingegnere, c'è una soluzione facile facile: abolire ogni imposta sui redditi e istituire solo imposte sui carburanti. Diversi euro per ogni litro di benzina.

Alla fine ho capito perchè Marchionne ha detto di aver salvato la Fiat proprio perché non era un ingegnere: forse aveva avuto in anteprima il libro e s'era reso conto che l'ingegner Vacca quando esce dai temi che conosce bene non fa bella figura.

16 commenti:

  1. l'ultimo paragrafo è pura retorica..
    se l'Ing. Vacca fa 'vaccate' non per forza tutti gli altri ingegneri le fanno!!
    giusto per difendere la categoria!! :)))

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  2. Difendiamola pure qualunque categoria (come se già non fosse uno sport nazionale), ma quando i suoi membri fanno le cose per cui hanno faticato sui libri. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e... si diceva diversi secoli fa.

    Quando un ingegnere si mette a fare un mestiere diverso e si occupa si qualcosa che proprio non conosce, come Vacca (ma non solo lui: presto mi occuperò di un altro caso simile), rischia solo di coprirsi di ridicolo.

    L'economia, come diceva Keynes, è una materia difficile e tecnica anche se nessuno vuol crederci.

    I risultati però non lasciano dubbi che il buon vecchio Keynes aveva pienamente ragione e che in troppi, oltre a non conoscere l'economia non conoscono neppure questo adagiod el più importante economista del XX secolo

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  3. mi sembra che stai generalizzando parecchio.. forse ti sta antipatico qualche ingegnere..
    non voglio fare una polemica ingegnere vs economista se no non finiamo più.. sono solo luoghi comuni, sono professioni diverse ma con punti in comune una va bene per certe cose una per altre.. però non è giusto denigrare tutti per il cattivo operato di pochi!

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  4. io non ho critico l'ingegnere che, disengando un prodotto, ha costruito un orrore

    piuttosto criticherei (e criticherò in futuro) dei pessimi economisti che, ignorando nozioni assai note, dicono o fanno cose assurde

    Quel che ho fatto è dire che Vacca si è occupato molto male di una materia che evidentemente non conosce e che non rientra nel suo curriculum di ingegnere

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  5. non conosco il 'caso' Vacca nel dettaglio ma certamente concordo con te sul criticare chi sbaglia non sapendo le cose..
    comunque l'economia non è solo argomento per economisti ma anche gli ingegneri la studiano e per esperienza personale io l'ho studiata da professori economisti con esami anche belli 'tosti' :)

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  6. infatti non c'è alcuna esclusiva, che non ci può essere sulle idee. E per questo nessuno vieta -per esempio- a un avvocato di dire la sua sul lavoro di un architetto.

    Però si tratta pur sempre di una disciplina complessa, articolata in numerosi settori, con teorie che cambiano nel corso del tempo (mentre in altri campi c'è meno variabilità delle idee): come tale va conosciuta bene e occorre tenersi aggiornati.

    Per esperienza personale posso dire che l'economia intesa come disciplina teorica è assai poco studiata. La maggior parte di chi studia economia (in senso lato) in realtà si concentra su argomenti specifici e con parecchie ricadute pratiche, che poco o nulla hanno a che fare con la teoria economica.

    Inoltre tra gli studiosi prevalgono ahimè visioni ideologiche che non aiutano a avere una visione completa dell'argomento. Anzi accade il contrario.

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  7. hai ragione molti trattano di economia influenzati da ideologie, purtroppo non è molto facile allo stato attuale sia della società che della politica discostarsi dalle ideologie per imboccare la corretta via della ragione in campo economico.

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  8. e siccome c'è soprattutto un'ideologia liberista dominante (e fallimentare), è nato questo piccolo contributo alla diffusione di qualche idea economica

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  9. PS

    spero che gli economisti del politecnico di Milano non siano quelli di usemlab....

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  10. non conosco usemlab(che dicono?)..
    non posso generalizzare sugli economisti del Politecnico perchè sono persone diverse con studi diversi in diverse università di buona fama.. alcuni vengono dalla Cattolica, Bocconi, Sapienza ecc..
    c'è anche ex presidente di borsa italiana spa..
    nel complesso sono quasi tutti persone di rilievo nella società..

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  11. Per fortuna.

    usemlab... dicono una montagna di ...ate.

    Ultraconservatori, sono rimasti fermi alla scuola austriaca e immaginano un mondo con poca moneta, perchè causa inflazione (ma poi il legame moneta-inflazione va spiegato per bene) senza rendersi conto che così facendo si creerebbero quantità incredibili di disoccupati. O forse lo sanno e da buoni ultraconservatori disprezzano i disgraziati che rimarrebbero disoccupati (sul disprezzo prima o poi scriverò o meglio riporterò cose divertenti).

    C'è un video sul loro sito, con un professore (com'è messa male l'università italiana!) che fa lezione al politecnico... capisco che poi salti fuori qualche sfortunato ingegnere che si dedica all'economia sparandola davvero grossa. Il video è alquanto confuso e soprattutto contiene concetti che poco hanno da spartire con l'economia come quello di consumismo

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  12. è di torino il prof che intendi tu non di milano.. per di più mi sembra non sia neanche un economista o altro di simile..

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  13. sì è vero .. di Torino e pure parecchio asino

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  14. scusa GIAN ma tu che studi hai fatto? sei laureato in economia?

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  15. No è un fotografo. E questo dice tutto. Gianluca Garelli...ancora parla.

    By

    Oro et Laboro

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  16. "No è un fotografo"

    e da quanto è bravo in economia deduco che in fotografia è ancora fermo alla carta kodac

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