01 dicembre 2011

Facciamo la finanziaria












Lunedì scopriremo cosa ci riserva il pacchetto di proposte che Mario Monti sta preparando per garantire il pareggio di bilancio nel 2013 e rassicurare i mercati.

Le anticipazioni non sono entusiasmanti se anche due conservatori come Alesina e Giavazzi bacchettano alcune idee come quella di fermare l'adeguamento all'inflazione delle pensioni (vedi qui), idea che farebbe risparmiare parecchi soldi al governo, ma si tradurrebbe in una diminuzione dei consumi. Una pessima idea in un'economia che cresce troppo lentamente.

In attesa delle novità da Palazzo Chigi, facciamo qualche proposta per trovare 15-20 miliardi necessari a sistemare i conti.

1 - costi della politica. Si tratta di fare una serie di tagli al numero dei politici, agli stipendi, alle pensioni, alle auto blu, al numero di consiglieri di amministrazione nelle società pubbliche, ecc. con un risparmio di almeno 1 miliardo l'anno.

2 - spese militari. Qui il risparmio potrebbe essere di almeno 2 miliardi l'anno, considerato che si può rinunciare a comprare un pò di nuove armi e si potrebbe cogliere l'occasione della crisi per ritirare un pò di soldati dall'estero. Solo la missione in Afghanistan costa circa 1 miliardo l'anno.

3 - pensioni. Con un giusto mix di interventi il risparmio si può stimare in 2 miliardi l'anno.

4 - patrimoniale alla francese: si applica al patrimonio di chi possiede almeno 1-1,5 milioni di euro e la stima è di entrate per 5 miliardi di euro l'anno.

5 - ICI: la reintroduzione garantirebbe 3,5 miliardi, ma le aliquote possono diventare progressive e i comuni possono rivedere i valori catastali. Supponiamo un incasso di almeno 4 miliardi da parte degli enti locali, con conseguente risparmio dei trasferimenti statali

6 - evasione: non è irrealistico pensare a provvedimenti che facciano aumentare le entrate di 5 miliardi con una serie di provvedimenti ben congegnati.

7 - l'ICI della Chiesa: la fine dei priviegi darebbe altri 2 miliardi (vedi qui)

8 - IVA: un punto in più significa oltre 4 miliardi di maggiori entrate.

Siamo arrivati a 25 miliardi tra maggiori entrate e minori spese tra cui scegliere quelle necessarie per riequilibrare i conti e per deprimere il meno possibile l'economia.

A questo potremmo aggiungere una serie di entrate straordinarie da rimpiazzare, nei prossimi anni, con maggiori entrate dovute alla crescita dell'economia e ad una serie di altri risparmi in alcune voci di spesa.

Il rientro dei capitali dall'estero ha reso molto poco e si potrebbe chiedere a chi ha "scudato" i capitali di versare altri soldi. Ipotizziamo che in questo modo entrino altri 5 miliardi l'anno per 2-3 anni. Altri 5 miliardi l'anno per 2-3 anni si possono ottenere con le privatizzazioni. Una somma analoga si può ottenere tagliando le tante voci di contributi alle imprese e, con un pò di raziocinio, anche le detrazioni e le deduzioni dei contribuenti.

Dunque s'è fatta la manovra per recuperare almeno 20 miliardi più altri 15 straordinari, se serve.

Succederà tutto questo? Credo proprio di no....

13 commenti:

  1. sempre e comunque contrario alla riduzione dettata in tempi di magra, sul numero di rappresentanti democraticamente eletti: su quelli è meglio ridurre stipendi e indennità che non il numero e trasformare una democrazia che arranca totalmente in oligarchia.
    Sui cda a partecipazione pubblica, invece, ridurrei il numero in modo da rendere più snelli gli organi, riducendo contestualmente le indennità ed i gettoni.
    perfettamente d'accordo a ridurre le spese militari e quantomeno a rimpatriare da diverse, troppo onerose, missioni.

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  2. perchè temo che la patrimoniale non si faccia, temo una manovra + pesante sulle pensioni, temo che non si chiederà l'ICI alla chiesa e temo che non si taglino le spese militari...

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  3. sono purtroppo pessimista come gian... l'ici alla chiesa si potrebbe rimettere, non è un diritto acquisito da secoli,, ma dal 2005. Andrebbe rimesso a prescindere, specie in momenti come questi. Ma le spese militari sono lo spreco peggiore. Manco fossimo circondati da stati ostili... nel peggiore dei casi vogliono entrare nell'ue, nel migliore vi fanno parte da decenni... svizzera a parte ^^

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  4. e, assurdità, con larussa hanno comprato 19 maserati... ma quando monti ha deciso che il governo userà solo auto italiane hanno tirato fuori i vecchi modelli dai garage... c'erano 19 maserati al ministero della difesa e non possono neppure usarli...

    una riforma da fare assolutamente sarebbe quella di mettere tutti i beni statali nella mani del governo e sotto la responsabilità solo del presidente del consiglio evitando che appartengano ai singoli ministeri

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  5. Ma sull'IVA non eravate tanto contrari ad aumentarla?

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  6. sono quegli aumenti che vanno presi in considerazione per ultimi

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  7. non a caso l'ho messo in 8-va posizione...

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  8. Ciao Gian,
    ho sentito che in diversi paesi hanno aumentato la tassa sui cibi grassi e poco salutari. Le sigarette in Francia e in Inghilterra sono molto più care che da noi.
    Tassare questi prodotti con l'ulteriore beneficio di scoraggiare abitudini dannose alla salute quanto possono fruttare? Perché qui non sono stati presi in considerazione?

    L'IVA a me sembra una tassa equa perché colpisce chi ha più soldi da spendere, ma con la distinzione tra beni necessari (es alimentari non di lusso) e quelli di lusso.
    Quindi la mia domanda è: non si potrebbe ulteriormente alzare solo l'iva sui prodotti di lusso, lasciando invariata quella sui prodotti basici e necessari?

    paoletta

    ps sono golosa di dolci e una forte fumatrice, quindi il mio non è un tentativo di far pagare la crisi solo agli altri.

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  9. quest'estate c'era la notizia di 11 miliardi raccolti in francia con una tassa simile su bibite gassate e altri prodotti simili

    io ho pensato a un errore...ma certo queste tasse aiutano a raccogliere soldi ma non se produci i beni in questione

    le misure sul fumo hanno sempre portato un pò di soldi
    forse c'è un vincolo derivante dal fatto che lo stato non ha + il monopolio, ceduto a un'azienda privata... non vorrei che se si producono meno sigarette poi lo stato incassasse meno e soprattutto non vorrei che aumentassero altri consumi come quelli di sostanze illecite

    invece è buona l'idea di tassare i posti barca

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  10. Quando ho scritto, pensavo proprio alla tassa francese che hai citato, che mi pare non essere neppure l'unica in Eu.

    "queste tasse aiutano a raccogliere soldi ma non se produci i beni in questione"
    Già, non sarebbe corretto dire che lo strudel e i formaggi francesi sono dannosi alla salute mentre il tiramisù e il gorgonzola sono un toccasana...

    Tassare i posti barca è una buona idea perché non colpisce le classi deboli e medie, ma così non si mette ancor più in crisi un settore (cantieri navali) che mi pare già non navighi in buone acque?

    Insomma, pare non esista una soluzione con soli vantaggi... spero che il governo sappia valutare bene tutte le conseguenze e sappia trovare le soluzioni più eque e meno dolorose...

    Ho sentito che vogliono pagare i debiti con i titoli di stato, in modo che ne vadano meno alle aste. Cosa ne pensi?

    grazie
    paoletta

    paoletta

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  11. sì un pò scoraggia ma non credo che questo influisca più di tanto sulla scelta di comprare una barca che comunque paga già adesso le spese per lasciare la barca in un porto

    e il settore si aiuta costruendo nuovi porti...cosa avvenuta soprattutto nel periodo del primo governo Prodi, ma anche con politiche industriali serie..forse ridurre il numero dei cantieri aiutando le fusioni o le acquisizioni può essere una buona strada come aiutare le imprese del settore (magari + grandi e forti, se si fondono o se si verificano acquisizioni) a sbarcare nei mercati emergenti

    inoltre una parte di questa maggior spesa ricade su soggetti stranieri

    mi pare che le imprese abbiano chiesto di essere pagate in titoli di stato...che venderebbero...facendo scendere ancora i prezzi e quindi alzando lo spread

    è una cosa che si può fare ma con la regia di qualcuno che sappia fare le mosse giuste, per es. con clausole che spingano le imprese a tenere i titoli fino a scadenza, magari usandoli come garanzia bancaria, o facendo in modo che scadano e quindi siano rimborsati in un periodo in cui ci sono pochi titoli in scadenza... il rischio altrimenti è di trovarsi con un eccesso di titoli da rinnovare in un certo momento, facendo salire ancora di + i tassi

    è un'operazione che andava fatta quando i tassi erano bassi e non c'erano problemi a emettere altri titoli... purtroppo in quel momento il governo era fatto da incompetenti che pensavano a altro

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  12. aggiungo anche che il motivo o i motivi per cui si fuma non inducono + di tanto le persone a smettere se aumentano le imposte..forse servono solo a spingere qualcuno a non iniziare o a diminuire la spesa in sigarette

    lo stesso vale per le barche: non è un'imposta in + a spingere a rinunciare a una nuova barca

    casomai l'attenzione al settore può spingere qualcuno a dichiarare qualche soldo in + se si convince che l'attenzione del governo verso i possessori di barche può spingere il fisco a fare attenzione alle dichiarazioni dei proprietari...

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