"Non ho riflettuto sul mio futuro. Quello politico finisce a primavera" ha detto Mario Monti al Washington Post (vedi qui), salvo, come sappiamo, fare il possibile per tornare a Palazzo Chigi dopo le elezioni di febbraio.
Il piatto forte è l'agenda Monti, condita di qualche promessa elettorale: un punto in meno di Irpef e il non alzare
di un punto l'Iva a luglio è possibile, secondo Monti, forse dimenticando la bocciatura, a ottobre, del taglio dell'IRPEF, perché accompagnata da altre proposte sgradite alla maggioranza.
Monti vuole forse dirci che propone il taglio dell'IRPEF e la rinuncia all'aumento dell'IVA senza altre conseguenze sgradevoli per il contribuente? O ripropone il vecchio pacchetto di misure, dimenticando quelle meno gradite?
Non lo sappiamo, e non sappiamo in cosa consisterebbe la modifica dell'Imu. Due settimane fa Monti disse: "Promettere di togliere l'Imu è
bellissimo... e anche promettere di ridurre altre tasse". "Se si farà
senza grandissime azioni di politica economica un provvedimento
come questo chi verrà a governare un anno dopo, non dico cinque anni dopo ma un anno dopo, dovrà rimettere l'Imu doppia".
Il Monti politico pare aver preso il sopravvento sul Monti risanatore e prudente, e per questo le idee strane paiono non mancare.
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