10 gennaio 2013

Paradossi dello spread

Lo spread almeno per adesso è sceso sotto quota 300, allontanando il pericolo di nuove manovre a carico degli italiani già gravati da tante tasse e imposte.

Ma la discesa, gradevole per italiani e spagnoli, rischia di essere indigesta per i tedeschi. Per la Germania infatti una discesa dei tassi nei paesi del mediterrano rischia di essere accompagnata da un aumento del tasso di interesse pagato sul debito pubblico.

Per carità, nulla di grave. La Germania è e resta l'economia più forte del continente e l'asta dei titoli pubblici tedeschi non andrà mai deserta.

Ma i tassi cresceranno per i tedeschi, proprio perchè sono troppo bassi. Se infatti arrivano buoni segnali dai paesi meno virtuosi, gli investitori tornano a comprarne i titoli. attratti dai tassi più alti e molti si domandano: se si sta riducendo il rischio di un investimento in titoli italiani o spagnoli, perchè comprare quelli tedeschi che rendono meno?

I titoli tedeschi sono andati a ruba quando le prospettive dell'economia dei paesi meno virtuosi erano pessime. Gli investitori si fidavano solo dei titoli tedeschi che rendevano poco ma erano privi di rischio.

Adesso che lo spread scende, iniziano a far gola anche i titoli italiani. Ottima notizia per gli italiani perchè gli acquisti di BOT e BTP significa un ulteriore calo dello spread e quindi della spesa per interessi. Ma notizia non tanto buona per i tedeschi che sono costretti a pagare di più a fronte di un minor interesse per i loro bund.

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