27 giugno 2013

Immigrazione e una proposta provocatoria di...

Mentre gli USA approvano una nuova legge sull'immigrazione che consentirà a 11 milioni di immigrati ispanici di chiedere la cittadinanza, la Gran Bretagna ha inventato la cauzione sugli immigrati: i cittadini di Nigeria, India, Pakistan e altri stati asiatici e africani, per entrare in Gran Bretagna dovranno versare 3000 sterline, che potranno essere usate per rispedirli a casa, se necessario.

In pratica una cauzione per scoraggiare finti turisti che restano illegalmente nel Regno.

E da noi?

Ecco la proposta, a mio avviso provocatoria, di Gino. Giudicate voi.

I non cittadini europei che intendono stabilirsi in Italia devono registrasi presso appositi uffici che sono tenuti ad assisterlo e a controllare l’adempimento delle disposizioni. Chi fosse trovato inadempiente dovrà essere internato in appositi centri di raccolta al fine di eseguire i necessari accertamenti. Presso le ambasciate di tutti i paesi circostanti, saranno aperti uffici e strutture per accogliere e poi trasportare chi volesse entrare in Italia, indipendentemente dai requisiti necessari affinché possa essere accolto. Chi fosse sorpreso nell’atto di entrare in Italia utilizzando modi e mezzi irregolari (scavalcando recinzioni, sottofondi di automezzi, barconi e simili) verrà identificato col prelievo delle impronte per essere espulso e non potrà mai più essere accolto in Italia qualunque possa essere la sua situazione futura; l’espulso verrà tenuto rinchiuso fino a che non indicherà il luogo ove vuole essere portato. 

 
Questa rigidità potrebbe essere considerata inumana, ma è indispensabile se si vuole sperare di stroncare le tragedie dei barconi che affondano nel Mediterraneo. L’unica alternativa sarebbe quella di mitragliare i barconi, dopo la prima raffica i clandestini preferiranno i traghetti di Stato e i “barcaioli” cambieranno mestiere! Peccato però le nostre “anime belle” non sappiano far di conto e preferiscano veder annegare migliaia di persone piuttosto che ne muoiano un paio colpiti dalla mitraglia di stato.

35 commenti:

  1. Mah... la maggior parte dei cittadini stranieri che entrano in Italia lo fanno con un visto turistico, alla cui scadenza semplicemente rimangono in Italia. La percentuale di persone che entra in maniera illegale è minima e di norma viene da situazioni dove ci sono guerre e carestie, quindi avrebbe diritto all'asilo politico. L'unica cosa sensata da fare per queste persone è cercare la collaborazione del resto dell'Europa per gestire meglio i flussi. Ma l'immigrazione dei barconi è una parte minima del problema immigrazione.

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    1. vero, ma è quella che più colpisce nell'immaginario...

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  2. La questione riguarda i barconi. Perché prendono i barconi se potrebbero prendere a minor costo un biglietto? Fin che i barconi ci sono il problema resta.

    Un certo gesuita (La Manna)si occupa della questione e si domanda come mai non sia trovato il modo d'impedire barconi ed annegamenti. Gli ho proposto l'ipotesi: non ha risposto. Non sarà mica che risolvendo il problema poi gli cala il lavoro?

    Quanto all'asilo politico ci sarebbe da dire, ma resterei in tema.

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  3. Soltanto i più disperati arrivano in Italia con i barconi, una percentuale infinitesima, le tragedie le eviti soccorrendo ed accogliendo (visto che la grande maggioranza che arriva in questo modo proviene da situazioni che rientrano nei parametri dell'asilo politico).

    Parlare poi con tanta leggerezza di respingimenti eterni o perfino di mitragliate denota proprio la cultura dei diritti umani che abbiamo...
    Comunque in Spagna, e secondo me anche in Italia, i respinti non possono emigrare nel Paese per un periodo, a meno che non abbiano diritto ad asilo politico, in tal caso non si procede al respingimento.

    Mi sembra poi che parlare d'internamento per tutti gli irregolari abbia poco senso perché già internare solo quelli che rientrano ora nei parametri (ovvero che non hanno documenti o che non si riesce a fargli lasciare il Paese entro 72 ore), è già un problema figuriamoci...

    "Perché prendono i barconi se potrebbero prendere a minor costo un biglietto?"

    Perché non è vero niente.
    Il biglietto costa molto di più, c'è bisogno di tutta la trafila burocratica e costosa per ottenere visti e permessi (anche d'attraversare le frontiere di altri Stati africani).
    E normalmente questa è gente che vuole scappare subito e quindi ci prova subito.

    Comunque sull'immigrazione è giusto reprimere l'immigrazione clandestina e la residenza irregolare SOLO se si pongono le condizioni giuridiche di base per distinguere tra clandestini ed irregolari onesti che vorrebbero regolarizzarsi e lavorare degnamente, (molti di essi spesso sfruttati da italiani nei cantieri o nei campi di pomodori eccetera), e quelli che sono irregolari perché criminali.
    Basterebbe per esempio far sì che chi se un immigrato irregolare dimostra (o lo si scopre con un controllo), che lavora come dipendente a nero, ottiene contratto di lavoro e permesso di soggiorno.
    Già sarebbe un enorme passo avanti, e qualcosa di simile esiste in Spagna (permiso especial de residencia por arraigo laboral) però si richiede che si dimostrino mi pare 2 anni di residenza e lavoro in queste condizioni.
    Poi c'è l'arraigo social in Spagna che manca anche questo in Italia magari se ne potrebbe parlare.

    Ce ne sarebbero tante di cose da cambiare anche su questo tema..come su tutti

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  4. VX scrive "...Comunque sull'immigrazione è giusto reprimere l'immigrazione clandestina e la residenza irregolare SOLO se si pongono le condizioni giuridiche di base per distinguere tra clandestini ed irregolari onesti che vorrebbero regolarizzarsi e lavorare degnamente..."

    Io scrivo: "I non cittadini europei che intendono stabilirsi in Italia devono registrasi presso appositi uffici che sono tenuti ad assisterlo e a controllare l’adempimento delle disposizioni. Chi fosse trovato inadempiente dovrà essere internato in appositi centri di raccolta al fine di eseguire i necessari accertamenti. Presso le ambasciate di tutti i paesi circostanti, saranno aperti uffici e strutture per accogliere e poi trasportare chi volesse entrare in Italia, indipendentemente dai requisiti necessari affinché possa essere accolto..."

    Che differenza c'è?

    La differenza è che chi prende i barconi rischiandoci la vita e lasciandoci il borsellino, verrebbe invece trasportato da noi gratis e in sicurezza!

    Per discutere "costruttivamente" occorrerebbe prima constatare dove si è d'accordo e magari aggiungere "così facendo non c'è bisogno di mitragliare"

    Che il biglietto costi di più, fallo presente a Fede.

    Quanto a tutti gli altri problemi connessi, essi non fanno parte dell'argomento proposto da Gian (io gli avevo invece inviato un "proposta" per affrontare il problema in modo più ampio (ma non esauriente, occorrerebbe esaminare molte altre questioni)

    Giustamente scrivi: " ... Ce ne sarebbero tante di cose da cambiare anche su questo tema..come su tutti ..." Perché non si cominincia? e in modo organico? disposti a a mettere tutto in discussione? se stessi prima di tutto?

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  5. quello che ho detto che hai citato infatti non era per controbattere a te ma per criticare le politiche migratorie attuali e proporre ad esempio la cosa del lavoro

    devo scappare quindi dico solo una cosa poi argomenterò meglio

    "Che il biglietto costi di più, fallo presente a Fede"

    mica dice che costa di più, dice che la gran parte degli immigrati arriva col biglietto.
    Semplicemente perché per fortuna sono in proporzione pochi quelli costretti a fare viaggi terribili e rischiare la vita.

    "La differenza è che chi prende i barconi rischiandoci la vita e lasciandoci il borsellino, verrebbe invece trasportato da noi gratis e in sicurezza!"


    Ma non penso proprio sia possibile eliminare il bisogno di ricorrere ai barconi solo con degli uffici nelle ambasciate purtroppo

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    1. Vx, se sei di corsa ti scuso ma scrivendo "...Parlare poi con tanta leggerezza di respingimenti eterni o perfino di mitragliate denota proprio la cultura dei diritti umani che abbiamo..." attacchi proprio lo scrivente fraintendendo spirito e sostanza..

      Comunque se non ci sono alternative persino l'estrema ratio del mitragliare può essere giustificata. Meglio rischiare la pelle di pochi o la morte certa di migliaia?
      Come ci comporta in guerra quando non è possibile salvare tutti? Hai presente quel film dell'acqua pesante in Norvegia con tedeschi, partigiani ecc. ?

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  6. in quello si, quella parte era riferita al tuo discorso

    sulla questione delle mitraglie, non risparmi nessun morto.
    Fai girare nel terzo mondo immagini in cui militari italiani fanno crudelmente fuoco su profughi disperati innocenti con tanto di donne e bambini che implorano pietà su un barcone poi vedi altro che Al Quaida...
    Per non parlare delle ripercussione sacrosante internazionali che subirebbe l'Italia.
    Comunque se rinunciano ai barconi, muoiono in altre circostanze, causa delle dittature e guerre da cui scappano, perché non dimentichiamoci che quelli che emigrano sui barconi (normalmente dopo essere stati in mano alla mafia africana e, almeno prima, nei campi di concentramento di Gheddafi), sono una piccola parte dei migranti e solitamente i più disperati.
    Per evitare i morti nel Mediterraneo l'unica maniera è aumentare i soccorsi non c'è altro.

    Comunque già l'uso di certe espressioni con freddezza tipo la mitragliatrice, ditemi quello che volete, ma nessuno mi toglierà mai dalla testa che se si trattasse di bisognosi italiani nessuno si sognerebbe mai di ipotizzare o giustificare cose del genere.

    Gli uffici delle ambasciate per fare da ponte per chi vuole emigrare ci sono già in tutti i Paesi europei, ma non funzionano, o comunque solo poco, perché tantissimi datori di lavoro non te l'assumono uno senza averlo nemmeno visto in faccia..
    Questo è il problema della Bossi-Fini, che infatti ha prodotto PIU' clandestinità.
    In Spagna esiste per lo meno il visto per la ricerca di lavoro, uno straniero extracomunitario,(con certi requisiti), può soggiornare in Spagna legalmente per alcuni mesi mentre cerca lavoro.
    In Italia si pretende che entrino con già un contratto di lavoro, cosa che non sempre succede.

    Sui residenti stranieri irregolari, ribadisco quello che ha detto fede:

    la gran maggioranza entrano in Europa con un regolare visto (turistico o di altro tipo, ma generalmente turistico), ma non lasciano il Paese allo scadere di quest'ultimo.
    Questo è anche il motivo per cui c'è una certa rigidità e reticenza di molti Paesi (tra cui l'Italia) a concedere visti a cittadini provenienti da Paesi con alti flussi migratori.

    Non tutti gli irregolari a mio avviso sono da perseguire comunque. Bisognerebbe attuare (ed inventarne di nuove), tutte le misure possibili per distinguere chi può rivelarsi una minaccia e chi no.

    Perché irregolare spesso sono prostitute sfruttate, operai e braccianti a nero, semplici venditori ambulanti, semplici disoccupati, badanti e baby sitter eccetera
    E' sbagliata la propaganda terroristica mediatica sui "clandestini" facendo di ogni erba un fascio.

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  7. Ho già detto, e ripeto, che il problema della immigrazione richiede un discorso più ampio. Se t'interssa la mia opinione chiedi a Gian di pubblicarla.

    Invece il discorso "barconi" prescinde dagli annessi è connessi. Credo anch'io che una politica meno stupida eliminerebbe il problema alla radice, ma visto che siamo "stupidi" converrebbe almeno non essere "stupidi-stupidi".

    Di là dal mare c'è gente che prende i barconi, spende dei soldi e rischia la pelle.

    Tu pattugli con motovedette, mica per respingerli, ma per assistere che fosse in difficoltà, e per far questo spendi una barca di soldi, molto più che traghettare quella gente.

    Chi arriva lo arriva lo porti in un centro di raccolta che farà altre stupidaggini su cui non stiamo a discutere.

    Possibile che tu non capisca che se chi raccogli in mare fosse respinto vita natural durante a prescindere dai suoi diritti, costui preferirebbe prendere un traghetto (sicuro e a gratis) che poi lo porterebbe al centro di raccolta dove finirebbe comunque salvo annegamento e senza spennamento? Così facendo non togli nessun diritto a nessuno. Se uno ha diritto ad asilo ha la strada più aperta di prima e senza doversi far strada fra le frontiere africane.

    L'unica risposta che potresti darmi è che grazie ai barconi qualcuno riesce ad approdare sfuggendo ai controlli.

    Ce ne sono?

    E se ce ne sono, uno Stato non può imporre con la forza il rispetto delle sue regole? Ma ripeto, non ce n'è bisogno, basta fare come ho suggerito.

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  8. "Tu pattugli con motovedette, mica per respingerli, ma per assistere che fosse in difficoltà"

    invece i respingimenti nei campi di concentramento di Gheddafi, quando c'era Maroni ministro, con immagini disperate, non li ho dimenticati.

    "Possibile che tu non capisca che se chi raccogli in mare fosse respinto vita natural durante a prescindere dai suoi diritti, costui preferirebbe prendere un traghetto (sicuro e a gratis)"

    se i Paesi da cui partono i traghetti sono d'accordo con te e non con le mafie che gestiscono questi traffici...Purtroppo ci sono testimonianze agghiaccianti di tanti somali ed eritrei fuggiti dalla guerra verso l'Europa sono passati dalle prigioni di Gheddafi, che dubito non esistano più

    poi non è così facile per un'ambasciata raccogliere e trasportare così tante persone tutte insieme ma insomma almeno sarebbe un tentativo di fare qualcosa

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  9. Certo che non è facile, ma la necessità dovrebbe aguzzare l'ingegno: nei casi disperati metti anche un traghetto italiano appena fuori dalle acque territoriali dei porti di partenza, ma non mollare sulla fermezza delle regole, altrimenti va tutto a puttane.

    Per il resto sono d'accordo, ma il rimedio richiede il discorso più ampio che dicevo.

    Occhio poi che se l'economia italiana continua così ci sarà sempre meno posto per i rifugiati (ma anche questo è fuori tema).

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  10. Purtroppo le cose da considerare sono tante..

    Le capacità logistiche delle ambasciate, i costi, l'effetto attrattivo che avrebbe su milioni di potenziali migranti che potrebbero trovare interessante farsi pagare dallo Stato italiano un traghetto per l'Italia, la difficoltà di distinzione tra le situazioni realmente urgenti e quelle no, numerosi trattati da accordare per smuovere a nome dell'Italia un sacco di persone attraversando frontiere di vari Paesi africani...eccetera

    certo, molto meglio che l'indifferenza attuale, ma purtroppo le difficoltà sono grandi

    ad oggi comunque pattugli con motovedette per poi internarli in un CIE in attesa di espulsione o dell'eventuale regolarizzazione, (spesso senza riuscire a fare ne' l'una ne' l'altra cosa), quindi il costo è comunque elevato anche ora, non c'é dubbio

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  11. Allora un'ipotesi ancora più semplice:

    Le motovedette raccolgano la gente dai barconi subito fuori dalle acque territoriali. Chi viene sorpreso più avanti o sulle nostre spiagge sia destinato all'espulsione in ogni caso.

    Capisco però che una settimana dopo tutti si metterebbero a sbraitare "Li andiamo addirittura a prendere!"

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  12. si ma a quel punto che fanno stanno ore e ore in mezzo al mare richiando di affondare nella speranza che arrivino gli italiani che più avanti non possono andare...
    che poi mica sempre sanno precisamente dove iniziano le acque di un Paese o di un altro eh...non sopravvalutare gli scafisti :D cioè a volte sanno più o meno la rotta per evitare certe zone invece che altre, ma poco più..normalmente imparano una rotta a memoria e fine

    quanto all'opinione pubblica sì non gradirebbe nessuna di queste cose, ne' di aumentare i soccorsi ne' nulla.
    Poi magari quando si vedono le notizie di gente annegata anche donne e bambini ci rimangono male, ma a priori qualsiasi intervento sull'immigrazione che non sia repressivo non lo vogliono.

    Intanto però pragmaticamente si potrebbe tentare di rafforzare i controlli sul mare ed i soccorsi, anche negoziando qualche trattato per esempio con Malta per farci pattugliare a noi alcune sue acque, (che un problema è ad esempio che Malta non ha i mezzi adeguati per pattugliare con efficacia le sue acqua territoriali, molti incidenti avvengono anche lì, alcuni barconi vengono fatti passare di lì per evitare le motovedette italiane e sperando di arrivare in italia senza venire intercettati ed internati).
    Migliorare le condizioni di vita nei CIE, mettendo il codice d'identificazione degli agenti in bella vista come in germania (questo andrebbe fatto sempre, anche nelle galere, nelle manifestazioni eccetera), consentendo alle associazioni più prestigiose e qualificate che difendono i diritti umani di controllare senza preavviso e dotandole anche di certi poteri e coinvolgerle nella procedura di esame della richiesta di asilo...

    Già sarebbe un passo avanti notevole

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  13. Secondo me gli scafisti ce l'hanno il GPS.
    Metti una boa con l'orario delle corse ... :-)

    Su come rimediare al problema anch'io ho le mie idee, ma non è di questo che parlavo.

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    1. si va be ma resta improponile dai lasciare la gente in balia delle onde finchè forse li vedono gli italiani, poi è proprio quello che vogliono evitare perchè se li prendono vanno in un CIE non entrano in Italia ne' a cercare lavoro (per quanto a nero e da cani) ne' nulla..solo se stanno affondando o si sono persi sono felici dei soccorsi

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    2. confesso la mia ignoranza, ma dopo l'exploit del Papa ho sentito che sono "sbarcati" in 500 a Lampedusa, mica che sono stati "salvati". Chi sbarca a Lampedusa direttamente dal barcone se ne sta tranquillo sul molo ad aspettare il traghetto? Saremo mica deficienti integrali? O ci sono barconi che sbarcano in Calabria e i passeggeri prendono il treno?

      Quanto a "restare in balia delle onde" basta mettere una "corsa" all'ora e rispettare i tempi; aggiungendo magari "escluso giorni di tempesta", ma, dico, molto meglio la proposta originaria, questa solo come estremo rimedio (prima della mitraglia).

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    3. Penso di si che non abbiano forse grosse difficoltà a spostarsi da Lampedusa, ma questo di preciso non lo so nemmeno io

      La proposta originale purtroppo la vedo impossibile da attuare, l'altra non sarebbe rispettata da quasi nessuno, e al primo naufragio si darebbe la colpa alla legge che obbliga i barconi ad aspettare lì in mare aperto

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    4. Molto di ciò che pareva impossibile è stato fatto
      In genere quando ci sei costretto dai fatti
      Raramente in seguito ad una riflessione

      Verissimo che la gente comunque tu faccia, vede solo il rovescio della medaglia; aggiungo quello che avevo già detto: direbbero "li andiamo anche a prendere!"

      Ma se fosse vero che chi sbarca coi suoi mezzi può andarsene tranquillo significherebbe che siamo completamente rincitrulliti e sommamente ingiusti. Preferisco non crederci.

      Vedi però come tutti pontifichiamo senza neanche sapere come stanno le cose?

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  14. non ho ancora letto i commenti, mi limito al post: gino è come al solito delirante...

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    1. Eccoti la lettera delirante che ho scritto al centro Astalli.
      ---
      Ho sentito stamane Padre La Manna lamentare il fatto che non si sia ancora trovato il modo d'impedire le tragedie dei barconi.
      Tempo fa avevo provato a scarabocchiare un bozza di Costituzione (ridete pure) dove il problema era affrontato.
      C'è stato chi m'ha detto del porco razzista per quanto avevo pensato. Lo pensate anche voi?

      ...
      3.5-Per “rifugiato politico” s’intende chi sia perseguitato dal governo del suo paese per aver operato o espresso opinioni tendenti a) a cambiare le istituzioni del suo paese nello spirito indicato da questa stessa Costituzione, oppure b) in difesa dei diritti dell’individuo così come sanciti dagli accordi internazionali. Per poter essere “rifugiato politico” non basta quindi essere cittadino di una nazione esecrabile, occorre poter dimostrare d’aver cercato di migliorare la situazione del proprio paese e di subirne delle conseguenze negative, per sé o per i propri familiari.
      ...
      3.8-Chi fugge da guerre, rivoluzioni, disastri e simili non rientra negli articoli precedenti. Per essi occorrerà mettersi una mano sul cuore, ma non è possibile stabilire regole a priori perché i casi possibili sono infiniti e un conto è assistere migliaia di persone, un altro se si tratta di milioni. Siamo consapevoli di essere tutti il frutto di migrazioni e di invasioni, nondimeno, come è diritto dell’uomo di difendere la propria casa da terzi, così è diritto di un popolo di preferire i migranti che egli ritiene compatibili con la sua cultura, sempre nei limiti delle risorse al momento disponibili. Nello stesso tempo questa Costituzione impegna i cittadini e i Governanti a contribuire in tutti i modi a rimuovere le cause che determinano, ovunque nel mondo, guerre, rivoluzioni e disastri d’ogni genere.

      3.9-I non cittadini europei che intendono stabilirsi in Italia devono registrasi presso appositi uffici che sono tenuti ad assisterlo e a controllare l’adempimento delle disposizioni. Chi fosse trovato inadempiente dovrà essere internato in appositi centri di raccolta al fine di eseguire i necessari accertamenti. Presso le ambasciate di tutti i paesi circostanti, saranno aperti uffici e strutture per accogliere e poi trasportare chi volesse entrare in Italia, indipendentemente dai requisiti necessari affinché possa essere accolto. Chi fosse sorpreso nell’atto di entrare in Italia utilizzando modi e mezzi irregolari (scavalcando recinzioni, sottofondi di automezzi, barconi e simili) verrà identificato col prelievo delle impronte per essere espulso e non potrà mai più essere accolto in Italia qualunque possa essere la sua situazione futura; l’espulso verrà tenuto rinchiuso fino a che non indicherà il luogo ove vuole essere portato. (Questa rigidità potrebbe essere considerata inumana, ma è indispensabile se si vuole sperare di stroncare le tragedie dei barconi che affondano nel Mediterraneo. L’unica alternativa sarebbe quella di mitragliare i barconi, dopo la prima raffica i clandestini preferiranno i traghetti di Stato e i “barcaioli” cambieranno mestiere! Peccato però le nostre “anime belle” non sappiano far di conto e preferiscano veder annegare migliaia di persone piuttosto che ne muoiano un paio colpiti dalla mitraglia di stato).
      ...
      6.6-Si ritiene opportuno aiutare le nazioni arretrate o in difficoltà, fornendo “gratuitamente” istruzione, tecnologia e risorse alimentari. Merci e servizi vanno forniti “in natura” evitando l’uso del denaro perché esso si trasforma in armi e in corruzione. Non è bene indurre i paesi sottosviluppati ad esportare negli altri paesi ciò di cui loro stessi mancano e di cui molti altri paesi sono già strapieni. I paesi ricchi pagheranno certi beni un po’ di più, ma avranno qualche occasione di lavoro in più, un’agricoltura più vitale e una miglior tutela dei loro suoli. I paesi poveri non dovranno privarsi di ciò che già loro scarseggia per comprare la nostra tecnologia e questo perché noi la forniremo loro gratuitamente. Quanto alle armi, sarà bene che se le scordino.

      continua...

      Elimina
    2. ...

      6.7-Salvo necessità interne, è bene aiutare i cittadini dei paesi poveri a vivere meglio lasciandoli a casa loro. Si fa presente che a suo tempo pure gli emigranti italiani avrebbero gradito trovare lavoro a casa loro. In questo modo si eviterà pure d’importare possibili problemi. Naturalmente converrà fornire ai giovani dei paesi poveri istruzione, anche presso le nostre scuole, e pure esperienze lavorative nelle nostre aziende. Si è già specificato al punto 3.8 che “Chi fugge da guerre, rivoluzioni, disastri e simili non rientra negli articoli precedenti. Per essi occorrerà mettersi una mano sul cuore, ma non è possibile stabilire regole a priori perché i casi possibili sono infiniti e un conto è assistere migliaia di persone, un altro se si tratta di milioni …”


      6.8- (Questo punto va espressamente accettato o rifiutato per via referendaria) Se ci fossero nazioni che non rispettano le nostre regole e le nostre abitudini di vita, non si dovrà loro negare aiuto in caso di necessità, ma non si dovranno favorire immigrazioni da quelle nazioni a meno che non tratti di perseguitati politici o culturali. Scoraggiare anche flussi i turistici di cittadini italiani verso queste nazioni.

      6.9-Ci si oppone ad interventi militari in altre Nazioni, anche per soli motivi umanitari, a meno che l’intervento non sia deciso a livello di Consesso Mondiale. Il nostro “eventuale” buon senso non può essere esportato con la forza, può essere solo portato ad esempio.

      ---------------

      cosa cavolo pensi si possa fare con la roba UK?

      Elimina
    3. Dov'è sparito Pericle?
      Sarà mica andato con Paoletta ad affondare i barconi in Libia?

      niente di più antipatico che dire *ve l'avevo detto*
      ma io lo dico
      salve

      Elimina
  15. Quella dell'UK non è male, il problema sta nell'imporla agli altri stati, che devono sborsare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eccone una meglio dell'UK,
      ma è di un altro vecchietto pensionato delirante

      ----------------------


      salve, concordo su quanto hai scritto; hai saputo esprimerti in modo molto appropriato. Purtroppo i problemi andrebbero risolti alla radice e non di conseguenza perchè il problema del controllo delle nascite viene osteggiato da tutte le religioni e quindi i paesi più poveri sono i più prolifici e fra qualche anno milioni di diseredati si sposteranno verso paesi più industrializzati. Forse da noi il problema si risolverà da solo perchè con questa moria di industrie dovremo pensare ad emigrare ANCHE NOI.

      MOLTI ANNI FA DURANTE IL GOVERNO DI PRODI AVEVO PROVATO A SCRIVERE A QUALCHE GIORNALISTA E ANCHE A QUALCHE POLITICO PROPONENDO DI USARE PER GLI IMMIGRATI LE NS CASERME e farli restare solo sei mesi a rotazione utilizzandoli come lavoratori stagionali ma pagandoli però il rientro nel loro paese: tutto questo in modo da evitare il loro trasferimento completo nel ns paese con tutta la loro numerosa famiglia. Silenzio assoluto.

      Noi italioti non siamo per risolvere più niente perchè siamo attorcigliati attorno interessi di corporazioni,enti,mafia,fondazioni,ecc ..vedi quante soluzioni riesce a fare questo governo " del Fare" ma che cosa?

      Mi meraviglio che tu ancora hai uno spirito di rinnovamento pur vivendo in un paese ingessato da decenni da interessi di bottega con una costituzione studiata ad arte per fermare qualunque cambiamento e una classe politica che vive di compromessi.

      Ormai vivo alla giornata e seguo la politica con disinteresse tenendo sempre presente che l'Italia è un paese dove si può fare di tutto ,anzi di più .. basta avere un mucchio di soldi e tener amigos come in Sud america.

      Ti saluto fip

      Elimina
  16. Visto gli annegati in bella fila sulla spiaggia?
    Non vi pare che una bella mitragliata ad un barcone che facesse secchi un paio di scafisti e magari purtroppo un paio di immigrati, non sarebbe un costo sopportabile per risolvere il problema alla radice?
    C'è ancora in giro la gentilissima (ed illusa) Paoletta?

    RispondiElimina
  17. stavolta sono molti di più di 30
    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/10/03/news/naufraga_barcone_morti_a_lampedusa-67780674/

    paoletta, se ci sei batti un colpo

    RispondiElimina
  18. Vedo che la mia disgustosa idea è stata rimpiazzata da sagge ed umane disposizioni e che il problema finalmente è stato risolto.
    Dove' Paoletta?

    RispondiElimina
  19. bene, ora gli scafisti abbandonano lo scafo, tanto ci pensiamo noi a prendere il timone, magari ci mandiamo Paoletta..

    Ma come se ne vanno? Con uno scafo di servizio? Vengono a prenderli i compari? Beh, ma allora sarebbe il momento buono per qualche bella sventagliata, magari la prima davanti alla prua.

    Come sapere quando succede?
    Con tutti i satelliti spia non se ne può affittare qualcuno?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. abbiamo abbandonato il programma precedente che prevedeva di intercettarli anche lontano dall'italia e abbiamo scelto un programma che non permete di andare oltre le 30 mglia dalle coste.. quelli lasciano la nave, fuggono e così non resta che portarla nel porto più vicino, italiano..

      Elimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. finalmente siamo arrivati alle mitragliate
    peccato che siano gli scafisti a sparare

    vedo ora il post di Bartolomei, dev'essere un pazzoide come me
    L'invito a cercare di far ragionare quelli che ci hanno le mani in pasta, come i gesuiti del Centro Astalli o , se ci riesce, il loro capo che sta in Vaticano.

    RispondiElimina
  22. hei, hanno trovato il rimedio perfetto:
    ci vanno le navi delle ong,
    così guadagnano scafisti e pure ong
    proprio come quando mio nonno andava a Montecatini:
    uno di chianti e uno di acqua
    uno di chianti e uno di acqua
    ............
    la bona azione che lava quella cattiva
    entrambe remunerate (a ns spese)
    e se gli annegati ci sono lo stesso
    niente di male, bocche in meno da sfamare

    dov'è Paoletta?

    RispondiElimina

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