24 settembre 2013

Scherzi del cervello

La Stampa (vedi qui) racconta un curioso studio del professor Dan Kahan della Yale University secondo il quale il nostro cervello fa strani scherzi nella percezione della realtà.

Il professor Dahan ha chiesto a alcune persone "di interpretare una semplice tavola numerica, che diceva se le creme per la pelle provocano prurito o no. L’argomento non era particolarmente carico di significati politici, e tutti sono riusciti a fare i calcoli giusti. Altri soggetti sono stati messi davanti alla stessa identica tavola, con gli stessi identici numeri, ma stavolta l’interpretazione avrebbe portato a stabilire se vietare il porto di armi nascoste diminuisce il tasso di criminalità. La risposta sul piano aritmetico era molto facile da trovare, ma il risultato aveva un alto valore politico, perché avrebbe preso una posizione scientifica definitiva sul lacerante dibattito riguardo la vendita di pistole e fucili negli Usa. Ebbene molti soggetti dello studio, nel secondo test, non sono riusciti a risolvere calcoli elementari. Appena si accorgevano che il risultato stava andando contro le loro convinzioni politiche, iniziavano inconsciamente a sbagliare le operazioni".

Un risultato sorprendente? Forse no. In economia gli esempi di persone che interpretano la realtà a piacimento e non cedono neanche di fronte all'evidenza sono troppi. Alesina e Giavazzi sono due fantastici esempi, ma in giro per il mondo sono tantissimi gli economisti (conservatori) che vedono quel che vogliono.

1 commento:

  1. cercano di adeguare la realtà alla teoria, mi pare che Keynes criticasse già questo comportamento come tipico dei neoclassici suoi avversari...

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