L'inflazione in Italia è bassa, poco più dell'1% in un anno, nonostante -diciamolo ironicamente- la politica monetaria della BCE che dovrebbe, secondo i monetaristi, provocare un'inflazione a due cifre.
Eppure le tariffe autostradali sono aumentate il 1 gennaio 2014. Più 4% circa in media. Tanto, troppo, considerato che ci sono anche tratti autostradali che hanno lasciato intatte le tariffe.
Le compagnie chiedono un aumento, ma serve che il ministero e il ministro dei trasporti accettino le richieste. E il ministro è il ciellino, esponente del Nuovo Centro Destra, Maurizio Lupi.
Trascorse due settimane, Lupi chiede un occhio di riguardo per i pendolari, che percorrono brevi distanze tutti i giorni, e per i trasportatori, certamente penalizzati dall'aumento delle tariffe e, di solito in questi casi, aiutati con crediti di imposta o rimborsi.
Perchè un governo dovrebbe accettare aumenti delle tariffe pari a oltre 3 volte il tasso di inflazione?
Nel 2013 il traffico autostradale è diminuito di oltre il 2% e questo suggerisce che l'aumento delle tariffe serve non a coprire un aumento dei costi, ma a mantenere invariato il fatturato delle società industriali.
La crisi fa calare i transiti autostradali e le autostrade, insieme al governo, trasferiscono il rischio di impresa sugli automobilisti e, se le proposte di Lupi saranno accettate, solo su una parte degli automobilisti.
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