In queste settimane le squadre di calcio stanno programmando la stagione 2014-15 con il calcio mercato e il rinnovo degli abbonamenti.
La Juventus ha fatto lievitare i prezzi degli abbonamenti nei settori più popolari a 390 euro in caso di rinnovo, 440 euro in caso di nuovo abbonamento. Una cifra notevole: un abbonato della Roma che voglia rinnovare l'abbonamento spenderà un terzo in meno, 265-270 euro.
La Juventus ha uno stadio più piccolo e per questo alza i prezzi, forte anche dei risultati sportivi che attirano spettatori. L'importante è che i biglietti non restino invenduti e lo stadio sia pieno (o quasi) in occasione di ogni partita.
Il rischio di non riempire lo Juventus Stadium in effetti c'è. Molti tifosi juventini arrivano a Torino da altre regioni e a volte gli orari e i giorni delle partite possono creare problemi agli abbonati. Il posto resta vuoto.
Per questo motivo entra in gioco il secondary ticketing, vale a dire la possibilità di cedere per un numero limitato di gare l'abbonamento a un amico (al massimo si possono indicare tre nominativi) o di farsi rimborsare dalla Juventus parte dei soldi spesi per abbonarsi (1/19 dell'importo dell'abbonamento per ogni partita non goduta). La Juventus accredita la somma e mette in vendita il posto non goduto.
Qualcuno ne approfitterà per "vendere"qualche partita importante, ripagandosi parte della somma spesa, mentre la Juventus rivendendo i posti rimasti liberi otterrà l'effetto di uno stadio pieno e incasserà qualche soldo in più.
In fin dei conti un biglietto per lo stadio altro non è che un diritto (di vedere una partita) cedibile su un mercato secondario come i diritti su azioni o altri beni. Finalmente in Italia a qualcuno, oltre ai bagarini, è venuto in mente di sfruttare questa possibilità. Vedremo aste per vendere i biglietti di gare importanti o prezzi variabili come succede con i biglietti aerei?
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