Negli anni '80 in Gran Bretagna s'è assistito a una gigantesca trasformazione del paese in senso liberista. La chiusura di molte attivi, la privatizzazione di molti servizi, la fine dei sussidi pubblici hanno trasformato un nazione di operai e minatori in una nazione di finanzieri, attirati a Londra da basse tasse, libertà di licenziare e tutto l'armamentario delle ricette liberiste.
A distanza di oltre 30 anni fa quella rivoluzione, lo studio di otto università inglesi dimostra che le diseguaglianze in Gran Bretagna sono aumentate, che una parte della popolazione fa fatica a procurarsi un'appartamento decente e a godere di una buona alimentazione, che molti vivono in condizioni economiche simili a quelle di un paese del terzo mondo, benchè dispongano di un lavoro e abbiano una vita normale.
Semplicemente la riforma liberista iniziata dalla Thatcher ha spostato il reddito, sia geograficamente che tra settori economici. Oggi chi vive a Londra e lavora nella finanza ha redditi molto più elevati, rispetto a 30 anni fa, rispetto a chi vive nel resto dell'isola britannica e lavora in altri settori economici.
Così spesso normali cittadini con un lavoro normale, in assenza di uno stato capace di regolare i mercati o promuovere politiche industriali ma anzi impegnato in una costante opera di demolizione di regole e tutele, sono diventati poveri come in un paese del terzo mondo.
Potreste fornire un riferimento alla ricerca, per favore? Non sono riuscito a trovarlo, grazie.
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/economia/2014/06/19/news/poveri_londra_twitter_tesoro-89418820/
EliminaGrazie, io ero andato a cercare chissà dove!
EliminaNel secolo scorso pensavo d'essere liberale, ma se il liberalismo è quello della Thatcher, allora io ero maoista.
RispondiEliminaProbabilmente, e più semplicemente, non mi piacevano i discorsi e i comportamenti della sinistra.
ottima considerazione...
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