10 gennaio 2015

Buone ragioni per non uscire dall'euro

Perchè non ha senso uscire dall'euro? Ecco  buone ragioni che suggeriscono che l'idea di un'uscita dall'euro sarebbe una stupidaggine senza precedenti.

Immaginiamo che una famiglia italiana possieda un patrimonio investito in titoli di stato pari a 100 mila euro e suponiamo che un'eventuale uscita porti al ritorno alla lira, quotata (per semplicità) 2000 lire per un euro.

La famiglia italiana farebbe un semplice ragionamento: se i nostri 100.000 euro si trasformassero in 200 milioni di lire e la lira si svalutasse, passando da 2000 a 3000 lire per un euro, noi subiremmo una bella perdita (in euro).

Con la lira a 3000 lire i nostri 200 milioni varrebbero 66.666 euro, un terzo in meno della somma iniziale. Per non perdere potere d'acquisto in euro, dobbiamo evitare di passare alla lira. Quindi portiamo i soldi all'estero o investiamo in titoli in una moneta sicura, passando alla lira solo dopo che questa si è svalutata.

Se ciò accadesse, il flusso di capitali verso altre monete avrebbe conseguenze terribili per l'economia. Due su tutte: una crisi senza precedenti per le banche, che rischierebbero il fallimento e dovrebbero essere salvate con soldi pubblici. E uno spread in aumento, a livelli che nella migliore delle ipotesi ricorderennero il 2011, quando il governo Berlusconi fu spazzato via da uno spread che superò quota 500.

Ma, si dice, l'uscita dall'euro farebbe bene all'economia perchè una moneta capace di svalutarsi (la lira) rende più competitivi i prodotti italiani sui mercati esteri.

E' solo in parte vero. Prima di tutto perchè se un paese svaluta la propria moneta, non è detto che altri paesi non facciano lo stesso. Se l'Italia svaluta ma anche la Francia lo fa, il vantaggio della svalutazione è limitato, dipendendo solo da una minore svalutazione della Francia rispetto all'Italia.

E poi pensiamo che oggi i prodotti di molte aziende sono realizzati con materie prime, semilavorati, macchinari, lavoro provenienti da altri paesi. Se l'acciaio con cui si produce una lavatrice o le componenti elettroniche arrivano da altri paesi che non svalutano la propria moneta, il beneficio della svalutazione è limitato. E magari le poche lavatrici che si venderebbero in più all'estero compenserebbero un calo della domanda interna, provocata dalle incertezze causate dalla svalutazione.

Dunque sbaglia chi pensa che la svalutazione sia la panacea di tutti i mali: si illude sia tutto semplice e non valuta le vere conseguenze delle sue proposte.

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