05 dicembre 2011

Una manovra pessima e una buona notizia


Dunque alla fine è arrivata. Una manovra lacrime e sangue.

Tra maggiori entrate e minori spese si punta a incassare un paio di punti di PIL, quelli che servono a pareggiare i conti nel 2013, ma non sembra che tutti pagheranno allo stesso modo men che meno pare che i ceti più abbienti pagheranno più di quelli meno abbienti.

Manca l'equità come lamenta sia il PD che la CEI (vedi qui), qualunque ambizione di rendere più progressiva l'imposizione fiscale, come testimonia la rinuncia a aumentare le aliquote dell'imposta sui redditi, e manca un tentativo di ridurre l'evasione fiscale, con il divieto all'uso dei contanti fissato a 1000 euro.

Manca inoltre qualunque tentativo di ridurre le spese inutili, come quelle militari o i costi della politica, con l'eccezione dell'abolizione, di fatto, dei consigli provinciali.

Sono modesti anche i cambiamenti promessi per rilanciare l'economia. Oltre all'impegno a rilanciare i cantieri stradali o ferroviari, c'è davvero poco. Un pò di taglio all'IRAP che darà fiato per qualche mese alle imprese. Si interviene sul piano delle liberalizzazioni con misure che possono dare buoni frutti nel corso del tempo. Se li daranno perchè in un'economia ferma e probabilmente il prossimo anno in recessione pare difficile immaginare nuovi investimenti.

Insomma il governo pare aver fatto propria la politica del precedente governo, imponendo le misure troppo impopolari come l'ICI/IMU e la riforma delle pensioni.

Lo spirito che muove Monti è: prendere o lasciare, ovvero accettare i sacrifici o prepararsi al fallimento dell'Italia.

Ma ci offre un'Italia debole, che si sta indebolendo ulteriormente e un governo sotto ricatto degli egoismi delle destre (italiana e europea), come testimoniano le lacrine di Elsa Fornero, a cui di solito non mancano carattere e volontà.

La sola buona notizia è lo spread, sceso in un solo giorno a 375 punti, 80 punti in meno di venerdì e 200 in meno del massimo raggiunto quando sembrava che Berlusconi non volesse dimettersi.
E' una buona notizia per tre ragioni.

Perché più basso è lo spread meno si pagherà sotto forma di interessi sul debito pubblico.

Perchè più scende meno l'Italia è ricattabile sia sul piano interno (PDL) sia su quello esterno (Merkel, Sarkozy, FMI, i mercati finanziari).

E infine perchè più lo spread diminuisce, più probabili diventano le elezioni, che spazzerebbero via l'attuale pessima maggioranza e consentirebbero a un nuovo governo di correggere gli aspetti iniqui delle scelte di Monti.

84 commenti:

  1. mi sa che era consigli provinciali e non regionali... avessero ridotto quelli per indennità e di un solo componente...

    RispondiElimina
  2. cari vx,gian, pericle,...perchè non vi scambiate direttamente i contatti skype così potete amabilmente raccontarvi le vostre favole a voce tra di voi??? evitando così di censurare chi non la pensa come voi!

    RispondiElimina
  3. infatti sto scaldando le scuderie per le prossime elezioni, per quanto riguarda bombardamento di relazioni e materiali per i vari livelli di partito ;)

    i comuni di nuovo con 12 consiglieri e le giunte, trasferimenti solo a unioni di comuni e sotto i 500 abitanti l'obbligo di cessione del piano regolatore a livello unionale, indennità ridotta al sindaco e eliminazione dei gettoni di presenza per il consiglio. Le indennità per gli assessori andranno azzerate (escluso il sindaco).

    Le province: ripristino di organi elettivi in mano agli elettori e non agli eletti per fare altro (consiglieri comunali). giunte ripristinate. riduzione percentuale alle indennità del presidente e delle giunte come pure del consiglio.

    Riduzione di un componente del consiglio regionale una tantum rispetto all'oggi (non del 20 %, pure lì la democrazia conta). riduzione simile per giunta e consiglio.

    Parlamento: riduzione delle indennità, per la riduzione numerica ci vuole una modifica costituzionale, per cui c'è tempo. Se lavorassero bene non saremmo qua. Come ipotesi si potrebbe pensare ad un range come avviene per la Spagna, là compreso tra 350 e 450 per la camera. Si potrebbe pensare ad un range tra 550 e 600. per il senato potremmo sempre prendere la spagna, che ha un buon riparto a livello costituzionale, con una componente fissa per province, che potremmo avere a due, e una componente da ogni regione, che potrebbe seguire il criterio teutonico di tre fissi, più uno circa ogni milione di abitanti in più oltre i due.
    ho fatto una stima di questa modifica costituzionale e ci sarebbero, con il massimo alla camera (600), una cinquantina di deputati e senatori in meno, con una maggiore responsività specie del senato.

    RispondiElimina
  4. anonimo, mi chiedo che cosa tu abbia scritto di così indecente da non riuscire ad arrivare in tempo a leggerle :D avendo visto chi di solito viene bannato da gian vuol dire che hai scritto pessime cose...

    RispondiElimina
  5. cmq, meglio se scende abbastanza da spingere i partiti a ristabilire il normale governo parlamentare più propriamente detto.

    RispondiElimina
  6. la c.d. censura riguarda interventi con attacchi personali

    nessuuno obbliga te a leggere come nessuno obbliga noi a usare altri strumenti per scambiarci opinioni specie se la sola ragione della tua richiesta è che non ti piace quel che scriviamo o come la scriviamo o il fatto che ignoriamo le tue tesi

    RispondiElimina
  7. anche i CCT, i BTP, il CTO, la KLM....

    RispondiElimina
  8. no caro tu censuri anche i miei consigli dati a persone che se sono interessate a riceverne ( vedi Paoletta)e questo è scorretto

    RispondiElimina
  9. se li usi per attaccarmi, certo, li cancello...

    RispondiElimina
  10. per te un attacco è un idea che non combacia con le tue fai un pò tu

    RispondiElimina
  11. anonimo, nel caso non ti fosse chiaro, io e gian ci stiam scannando da un po' ^^" ma non mi pare che ci siano state censure :D

    RispondiElimina
  12. no, un attacco è quello che hai appena fatto ... e io ho cancellato i relativi commenti...

    se vuoi continuare dimmelo che faccio prima a mettere il filtro...

    RispondiElimina
  13. ah, ho notato che non ho parlato delle province in modo approfondito:
    andrebbe reso stringente il vincolo di abitanti minimi per farne di nuove... dai tempi di napoleone, quando son nate, il numero medio tra i periodi si è attestato sopra la novantina. Poniamo 95, oggi ne abbiamo 14 in più (109). Si può ragionevolmente supporre che qualcuna possa tornare unita a quelle da cui si è separata nel corso degli ultimi 20 anni. Perchè accorpare comuni no, mentre province si? Semplice, stiamo parlando di province che si son separate da altre con cui magari erano assieme da 2 secoli mal contati, in molti casi senza soddisfare il criterio di popolazione. I comuni hanno limiti regolarmente rispettati per la creazione di nuovi e il ritorno alla separazione (rarissima). E comunque non si parla di enti che han fatto gemmare e poi tornano sui loro passi.
    Per dire che sarebbe più indolore il passaggio. Andrebbe cmq tenuto conto dei vari centri amministrativi, ma di esperienze federali ce ne sono, penso a pesaro urbino e monza brianza (a livello di riparto degli uffici). Un sistema che sarebbe replicabile per molte province. In piemonte, per fare un esempio, Alessandria e Asti potrebbero essere come pesaro urbino (asti ha meno dei 200000 abitanti richiesti dalla legge), mentre vercelli e biella potrebbero fare come monza e brianza.

    RispondiElimina
  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  15. cmq un altro propinatore della tavanata mmt, massacrata da krugman al punto che ormai non risponde nemmeno più alle loro illazioni da stapazzo... come importunare un nobel di sinistra e magari esaltare quelli in odore di pelegrin society ed esserne fieri...

    RispondiElimina
  16. (ANSA) - ROMA, 19 NOV - ''Nutrivo qualche speranza in Mario Draghi, ma ha appena fatto del suo meglio per uccidere quelle speranze''. Inaugura così il suo ultimo editoriale sul New York Times, il premio Nobel Paul Krugman. ''L'Europa - prosegue Krugman - ha disperatamente bisogno che la Bce agisca come creditore di ultima istanza che mandi in corto circuito i circoli viziosi. Ma no - aggiunge - la Bce difenderà la sua credibilità. E finirà come estremo difensore del valore di una moneta che non esiste più''.
    per caso ti riferisci a questo Krugman?

    RispondiElimina
  17. se krugman non risponde alle loro illazioni, lo facciamo noi?

    RispondiElimina
  18. Per molto tempo ho pensato che probabilmente l'euro fosse stato un errore. Ma pensavo anche che il passato ormai è passato: non si può cambiarlo. Ero fortemente influenzato dall'idea espressa da Barry Eichengreen in un ormai classico articolo del 2007 (anche se avevo sentito quelle ragioni - forse proprio da Barry? - molto prima della sua pubblicazione): come sosteneva lui, ogni tentativo di abbandonare l'euro avrebbe richiesto tempo e preparazione, e durante il periodo di transizione si sarebbero verificati dei devastanti assalti agli sportelli. Quindi l'idea di una dissoluzione dell'euro era una non-possibilità.

    Ma ora ci sto ripensando per una ragione semplice: le motivazioni di Eichengreen sono una buona ragione per non pianificare l'abbandono dell'euro, ma che succede se la corsa agli sportelli e la crisi finanziaria si verificano lo stesso? In tal caso, i costi marginali dell'abbandono si riducono drasticamente e la decisione sarebbe di fatto tolta dalle mani dei policymaker.

    Effettivamente l'abbandono della convertibilità da parte dell'Argentina fu qualcosa di simile. Una scelta deliberata di cambiare la legge avrebbe provocato una crisi bancaria; ma nel 2001 una tale crisi erà già del tutto in corso, così come le restrizioni d'emergenza sui prelievi bancari. E quindi il non fattibile divenne fattibile.

    Pensatela a questo modo: il governo greco non può annunciare una politica di abbandono dell'euro e sono sicuro che non abbia nessuna intenzione di farlo. Ma a questo punto è troppo facile immaginare che non riuscirà a pagare il debito, provocando una crisi di fiducia che costringerà il governo a imporre una "vacanza bancaria". E a quel punto, succeda quel che succeda, la logica di restare agganciati alla moneta comune diventerà molto meno convincente.

    E se la Grecia sarà costretta a uscire dall'euro cosa succederà agli altri membri traballanti?
    Penso che adesso andrò a ripararmi sotto a un tavolo.
    Paul Krugman
    o a questo?

    RispondiElimina
  19. o forse a questo Krugman:
    “Quello che è successo - spiega - è che entrando nell’euro, la Spagna e l’Italia hanno ridotto loro stessi a paesi del Terzo Mondo, che prendono in prestito la moneta di qualcun’altro, con tutte le perdite di flessibilità che tale operazione comporta. In particolare, siccome i paesi dell’area euro non possono stampare moneta neanche in casi di emergenza, sono soggetti a interruzioni di finanziamenti, a differenza dei paesi che invece hanno mantenuto la propria moneta. Il risultato è quello che abbiamo tutti sotto gli occhi.”

    RispondiElimina
  20. a quale dei tre premio nobel ti riferivi????
    ripeto studiatevi la MMT che come dice Gian è semplice da capire anche per un bambino delle elementari perchè è LOGICA e sotto gli occhi di tutti!

    RispondiElimina
  21. certo, ma primadevo studiare la GTT, la MTB, il KKK e il DDT

    RispondiElimina
  22. anonimo chiariamo una cosa:

    per quanto riguarda me io non ti ho mai censurato nessun commento.
    Semplicemente perchè non posso, io l'unica cosa che posso fare è scrivere articoli, non sono un amministratore ne moderatore del blog ne' niente di tutto ciò.
    Io posso scrivere e basta, quindi non m'accusare di fare il censore.

    per quanto riguarda gian, da quanto ho visto ha sempre tenuto il massimo rispetto per tutte le opinioni contrarie, se non ci sono insulti personali non censura

    per quanto riguarda Monti, io credo che si potrebbe aggiungere che se pur sia iniqua la manovra, abbiamo comunque guadagnato pure in equità rispetto a Berlusconi.
    L'ici (che è per tutti ma con detrazioni a seconda del reddito e dei figli a carico), la patrimoniale forte sui beni di lusso, e il prelievo sui beneficiari dello scudo fiscale non si sarebbero fatti.

    Però rimane comunque ancora iniqua, con dei difetti, e va migliorata, e pure tanto.
    Per questo c'è bisogno delle elezioni, e sperare in una maggioranza di sinistra, perchè a alla sinistra italiana si potrà dire tutto però le finanziarie le fa bene.
    Secondo me

    RispondiElimina
  23. ho cancellato le provocazioni di chi usa una risposta per insultarmi...

    non penso che l'ici sia detraibile in base a reddito e numero di figli...è prevista solo una detrazione di 200 euro per tutti, per quanto s'è capito

    RispondiElimina
  24. Pericle, krugman non ha massacrato nulla di niente, ognuno è libero di sposare l'idea economica che vuole, e ci sta, il dibattito è sempre aperto, difatti questo "studia l'MMT" che campeggia nel web ha rotto le palle, anche perché spesso chi lo dice non l'ha studiata o non sa cosa sia veramente (magari non è il caso dell'anonimo che scrive).

    ma è poco produttivo bollare come "tavanate" cose che non si conoscono a priori, e tu non la conosci, come non la conoscevi tempo fa quando ne parlammo brevemente. esistono tutta una serie di scuole post-keynesiane, che si distaccano dalla scuola neo-keynesian alla Krugman. ovviamente si distaccano anche dalle scuole neoclassiche (Barro, Lucas, Sargent ecc). Se tu cerchi un'intervista di Barro su Krugman, lui lo tratta più o meno come un coglione che non ha diritto di parlare, ovvero come un pirla qualunque. Ecco, se uno di noi legge l'intervista, se la ride di Barro, eppure Barro è uno degli economisti più citati. più di Krugman.
    e come ben sai, su siti tipo noisefromamerika di krugman ti parlano come di un coglionazzo. pura pochezza scolastica.

    il punto è, questi che spacciano la MMT come il sacro graal son poco accademici e molto fanatici, ma son altrettanto poco accademici coloro che trattano le scuole post-keynesiane come "tavanate", considerandole le solite cazzate da web tipo signoraggio ecc ecc. hanno referenze accademiche come tutti, ed è seriamente sbagliato questo pensiero unico (che sia neoclassica o che sia neokeynesian).

    detto questo, apprezzo i tuoi commenti sulle province, roba interessante.

    RispondiElimina
  25. si parlava di detrazione per figli a carico, l'ho sentito anche io.

    RispondiElimina
  26. Berlusconi ne ha 5...almeno ufficialmente... si sarà fatto la solita legge ad personam?

    RispondiElimina
  27. concordo con gian: se krugman ha smesso di rispondere a quei docenti invasati e frustrati (al pari di barnard) perchè dovremmo farlo noi? né barnard né la mmt riescono a rispondere ad una semplice domanda: perchè degli stati sudamericani son falliti prima di attuare la dollarizzazione? Prima avevano la loro moneta, ma son falliti lo stesso, guarda un po' :D chi sa rispondere vince un tour alla banca d'italia per il rispetto del contraddittorio :D

    RispondiElimina
  28. no mario, la conosco, mi ero informato, non ricordo chi tu sia al momento perchè ho altro da fare che non portare il verbo di una scuola che krugman ha massacrato, se non la vuoi vedere così, pace. Per me un articolo raggelante di quel tipo da un nobel che nel titolo fa capire quanto è "scazzato" dalla cosa è già rivelatorio.
    Devo ancora capire e contestualizzare quello che ha detto sull'euro e monti, in quel caso c'è da considerare la differenza di percezione che c'è tra lui e la nostra situazione... secondo il time e l'economist ci saremmo dovuti liberare di berlusconi, visti con i loro standard, anni fa, per cui non sono infallibili. La mmt invece smarona le cosiddette a krugman e non solo là in patria, per cui il rapporto è più diretto... motivo per cui un articolo dal titolo "scazzato" come fu "mmt again" è rivelatorio.

    RispondiElimina
  29. ma no che non conosci, mi hai già fatto la domanda sui paesi sudamericani.

    quali paesi? avevano un tasso di cambio flessibile o fisso? crawling peg, currency board?

    un'altra cosa, di nuovo non ha senso, è come leggere noisefromamerika e considerare krugman un coglione perchè lo considerano tale. come leggere Barro e considerare krugman un pirla perché lui considera che sia uno che non ha dato particolare contributo.

    detto questo, non importa. libero di vederla come vuoi, ma krugman non solo non ha distrutto, ma continua a descriverla come una scuola che dice che "il deficit non è mai un problema". e son balle. senza contare che krugman utilizza fonti di blogger non MMT accademia, ma MMT fan, non va alle fonti accademiche e questo non è un approccio scolastico.

    RispondiElimina
  30. parlo di quelli che non avevano messo la dollarizzazione, l'equador mi pare fosse un caso, con la sucretization (da sucre, la loro moneta). In seguito ha capito che era meglio la dollarizzazione, in barba all'economia sana.

    sul deficit, guarda, se non fossimo stati governati da deficienti, non saremmo arrivati alle lacrime e sangue dell'ultima manovra. Ma non è colpa dei politici che han fatto il deficit, ne? ecco perchè quella non è nemmeno degna di essere considerata, ha fatto fin troppo krugman a rispondere a dei mentecatti simili.

    Le fonti accademiche sono povere, non considerate da una larghissima parte dei docenti degni di questo titolo.

    RispondiElimina
  31. non è mai colpa di san silvio il porcello...

    qui un anonimo ha sostenuto + volte che lo spread elevato non era colpa del porcello, visto che restava alto

    oggi siamo sotto 375 punti, 200 in meno del massimo toccato quando il porcello non voleva andarsene: l'anonimo avrà capito o continuerà a difendere le sue assurdità?

    RispondiElimina
  32. cioè, un paese che aveva prima tasso di cambio fisso, poi crawling peg, imprese indebitate in dollari, un debito estero denominato in dollari.

    ma sei sicuro che sia un buon esempio? e dai.

    sul deficit, temo tu non sappia cosa sia e fai parte del grosso movimento italiano contro le identità contabili. magari fatti un giro sul sito dell'OCSE o cerca semplicemente sectoral balances su google immagini. così ti rendi conto un po' dei rapporti contabili fra settori, anziché star lì a fare il tea party domestico.

    RispondiElimina
  33. tu parli di concetti che se dovessimo scavare a fondo, manco sai, ma riporti (chi è che riporta di solito?) beceramente. Noi abbiamo fissato il cambio delle valute nazionali con l'euro in base a come stavano andando le nostre economie. Da quando hanno annunciato i tasso di cambio fisso al 2001, anno dell'introduzione, c'è stata effettivamente un cambio fisso. Dopo il cambio dell'euro con le altre valute è stato come per le altre, fluttuante, che, come diceva il buon krugman, meglio permette di attuare politiche economiche da parte dei governi.

    RispondiElimina
  34. per te quando uno stato è letteralmente in deficit?

    per me quando spende più di quanto incassa, poi fai tu, se hai altri concetti, proponili a qualche gruppo di intellettuali svedesi per chiedere il nobel per le tue rivelatorie teorie...

    se le aziende avevano fatto debiti in dollari e vantavano crediti in dollari è perchè si fidavano proprio delle valutaccie nazionali di quegli stati... ma come dice il tuo epigono barnard, non c'è limite di spesa (e di demenza) nei paesi a valuta sovrana... infatti prontamente collassavano e passavano alla dollarizzazione, alla faccia della sovranità monetaria :D

    RispondiElimina
  35. inoltre non faccio parte di alcun "movimento italiano contro le identità contabili".

    quanto al tea party, mi sembri proprio ormai rasentare un livello di deficienza inenarrabile. Dipendesse da me saresti già stato bannato senza pietà. Se c'è qualcosa che non sopporto sono le illazioni di questo tipo. Il tea party lo fai tu, che con le tue idee pericolose delegittimi il ruolo fondamentale della politica economica (e relative fondamentali responsabilità), verso cazzatine e alchimie monetarie assolutamente stupide e fuori dal mondo. Siamo nella situazione in cui siamo per motivi politici, e con soluzioni politiche ne usciremo più o meno bene. credere che la causa dei mali sia l'avere una moneta piuttosto che un'altra è da persona totalmente senza arte né parte sul tema.
    per la cronaca, nel caso non ti sia sfuggito, il tea party è un covo di liberisti infami, fortunatamente minoritari che più si espandono più aiutano obama (dividendo l'elettorato conservatore), il che è pure un bene. Ma il contenuto delle loro politiche sarebbe un egoismo dei peggiori, decisamente qualcosa da non prendere ad esempio. se tu paragoni me o gian a quella gentaglia frustrata, beh, allora cambia blog, perchè oltre a scrivere di cose che non sai, dimostri pure di avere seri problemi di comprensione del testo.

    RispondiElimina
  36. gian non l'ho nominato, né mi riferivo a lui. stai attento.

    1) stavamo parlando di ecuador non euro, ecuador.

    2) qua ti spingi addirittura sulla mistificazione di krugman, che è anni che dice che il tasso fisso interno dei paesi europei è un male. considerare la zona euro come uno Stato attualmente non è fattibile. tanto che uno dei principali problemi della zona euro è proprio lo squilibro tra le bilance commerciali interne.

    http://www.concertedaction.com/wp-content/uploads/2011/11/Euro-Area-Sectoral-Balances.png

    http://media.ft.com/cms/cf0ab07c-7a20-11df-9871-00144feabdc0.gif

    questo è ciò che ti dico, parlare di deficit come il male è da tea party, o da chi non conosce le identità contabili. immagini se tutti avessero pareggiato il bilancio. per giunta saprai che il bilancio non si bilancia arbitrariamente, dato che esistono tutta una serie di movimenti come gli stabilizzatori automatici. dunque se tea party ti turba, sei uno che non conosce le identità contabili.

    ma ovviamente son io che scava scava non so. vai continua a scavare.

    RispondiElimina
  37. facciamo come fai tu

    1) l'euro è la valuta nazionale delle nazioni che l'hanno voluta;

    2) non esiste un tasso fisso dal 2001, anno in cui venne introdotta.

    3) una moneta unica è stata sempre considerata anche un'espediente per arrivare prima all'unione politica, frenata solo dall'egoismo immane degli stati nazionali.

    4) le diverse bilance commerciali non provocano problemi se a livello generale le cose vanno bene, se il delaware è in deficit non mi importa molto visto che è insieme ad altri 49 stati che vanno più o meno bene e fungono da unione solidale oltrechè monetaria.

    5) il tea party non mi turba, mi lascia indifferente, sono un pugno di ricconi che non vuol pagare le tasse, da un punto di vista, culturalmente inferiori.

    6) tu dovresti scavare... in miniera, almeno forse non faresti danni al prossimo con le tue idee sghangerate su concetti o inutili o talmente minoritari in seno alla comunità accademica, da essere meno che folkloristiche.

    7) il pareggio di bilancio non è un male né una roba nuova, tutte le PA sono tenute al pareggio di bilancio e non è mai morto nessuno. forse anche per il fatto di non averlo rispettato per anni a livello macro siamo in questa situazione.

    RispondiElimina
  38. Temo che tu sia un tantinello prevenuto. Il tasso fisso esiste interno all'eurozona, e ti ripeto che esiste uno squilibrio delle bilance commerciali, tutto a vantaggio della Germania. Il tasso flessibile è euro con le altre valute, non tra i paesi interni. In più fai l'esempio del Delaware che è uno Stato che fa capo ad uno Stato centrale, il governo federale americano. Se si fa un'unione fiscale in Europa, a quel punto i problemi cessano (certo se fanno austerity il problema rimane.

    Il pareggio di bilancio, o anche il surplus, lo si può fare se hai una bilancia commerciale in surplus (come la Norvegia ad esempio). se hai una bilancia commerciale in deficit, c'è poco da fare, se pareggi, il risparmio a livello aggregato del settore privato (banche, imprese, famiglie) andrà in deficit. ci può stare, ma alla lunga è insostenibile. questa non è una mia teoria, è una semplice identità contabile utilizzata nelle statistiche dall'OCSE. e nelle immagini che ti ho linkato.

    quindi parlare di pareggio di bilancio arbitrariamente è controproducente. tutto qua.

    RispondiElimina
  39. controproducente come leggere e risponderti. Tutto qua

    RispondiElimina
  40. sia che si faccia un'unione politica più stringente, da cui poi dipenderebbe una politica fiscale europea, sia si faccia una cooperazione migliore sulle politiche fiscali tra stati europei, si avrebbe la stessa solfa, a parte la migliore agilità del primo caso rispetto al secondo. il tasso fisso non esiste tra stati membri, quella è la belinata che credono quelli della mmt, che farebbero meglio a cambiare mestiere, magari andare in miniera.

    RispondiElimina
  41. per le cosiddette "identità contabili", come ha detto gian, è controproducente perfino perdere il tempo a leggere le tavanate che ci propini...

    RispondiElimina
  42. http://1.bp.blogspot.com/-hclkrx6oJs4/Tt0MjFrZF3I/AAAAAAAATSg/glp786LlwRs/s1600/Spread%2B-%2BNonleggerlo.png

    RispondiElimina
  43. gian comunque sei stato un pò troppo duro contro 'sta manovra :)

    RispondiElimina
  44. mi pare di aver scritto cose molto simili a quelle scritte da boeri, per es., e da tanti altri e cose coerenti con l'idea che ho sempre sostenuto che se non si redistribuisce la ricchezza non si esce dalla crisi

    questa è una manovra figlia dei veti del primo (alle scorse elezioni) partito in parlamento che preferisce togliere soldi ai pensionati da 1300 euro al mese +ttosto che aumentare l'irpef a chi guadagna almeno 4 volte tanto

    non è solo un fatto di giustizia: se togli soldi a chi ha un reddito basso i consumi calano e lo dicono tutti.. ma così non se ne esce e presto forse serviranno altre misure, alcune delle quali previste come l'aumento dell'iva che colpisce in maniera diseguale le persone

    RispondiElimina
  45. In questi giorni ho pochissimo tempo, quindi per vostra fortuna sarò abbastanza sintetica.

    La manovra di Monti mi piace abbastanza (calcolando la situazione gravissima) eccetto per:
    - pochi tagli alla politica
    - nessun taglio alle spese militari
    - pensioni (non adeguamento all'inflazione)
    - aumento della benzina (sui giornali di oggi)
    - poco per la crescita
    - le lacrime di coccodrillo della ministra

    Intanto Standard & Poor's sta "gufando" l'Europa. Il grave è che questi non si limitano a portare sfiga, ma la determinano con i loro giudizi che sembrano diventare ogni giorno più politici che economici. http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/433272/
    QUALCUNO CONTROLLI QUESTI BASTARDI delle AGENZIE DI RATING! Hanno troppo potere e lo usano per determinare non solo i mercati ma anche il destino degli stati. Per me sono dei criminali.

    Per Anonimo: in questi giorni non ho avuto tempo di leggere bene tutti post, ma appena riesco lo farò; io leggo tutto (poi traggo le mie conclusioni) quindi se hai qualcosa di interessante da scrivere lo leggerò volentieri. Devo dire che, anche quando ho scritto delle idee in disaccordo con Gian, Pericle e Vendemmia, non mi hanno mai censurato niente, neanche quando citavo P.B. (metto la sigla se no poi gli fanno pagare la pubblicità).

    paoletta

    RispondiElimina
  46. paoletta, fanno valutazioni, nel mercato, come diceva già smith, serve la fiducia. in un mercato globale servono datori di fiducia che siano quanto più possibile affidabili, e per l'appunto le agenzie fanno quello. Criticare chi fa valutazioni e da giudizi è identico a quello che faceva il maiale del consiglio che ci ha portato in questo macello, per cui non mi sento di dire che sono criminali, anzi, mi pare sciocco.
    Inoltre va detta una cosa, lo spread è calato e di molto (200 punti in meno rispetto a quando il suddetto maiale ventilava l'idea di restare in sella), se le agenzie lanciano allarmi, sono i politici che devono cogliere il segnale... Se non lo colgono, loro devono solo agire di conseguenza, nel bene e nel male.

    RispondiElimina
  47. commentando i tuoi punti, direi:

    La manovra di Monti mi piace abbastanza (calcolando la situazione gravissima) eccetto per:

    (beh, non è molto bella... i motivi son disseminati su questo blog e su questo post in particolare... da questo punto di vista spero che tra calo dello spread e con uno scossone parlamentare in vista del referendum, pre referendum stesso [come auspicava bersani ed il pd in solitudine...] si modifichi la legge elettorale e si facciano nuove elezioni con un governo che guardi di più all'equità).


    - pochi tagli alla politica

    (mah... passeranno al contributivo pure i parlamentari, per cui... il taglio delle province sarà drammatico e oligarchico, per quanto gian non la veda così, temo molto l'assetto da cda che hanno dato alle province).

    - nessun taglio alle spese militari

    (se n'era parlato qua anticipando quel che è successo... difficile che un militare tagliasse le spese militari, sarebbero state un bel segnale)

    - pensioni (non adeguamento all'inflazione)

    (dovrà essere temporanea. detto quello ricordo che franceschini ieri alla camera ha detto che sarebbe bastato riscudare al 2% invece che al 1,5%, per dare l'adeguamento fino al doppio della minima, cioè poco più di 900 €... per dire: RICORDATEVELO!!! visto che c'è gente che crede che il pd sia una destra moderata:S )

    - aumento della benzina (sui giornali di oggi)

    (speriamo che almeno sproni a investimenti per diversi tipi di mobilità, migliorando trasporto pubblico e treni)

    - poco per la crescita (beh, la deducibilità che han messo è per quanto riguarda l'irap, non è male, si poteva fare di più, ma in parlamento ci son ancora quelli che han fatto casino).

    - le lacrime di coccodrillo della ministra (non erano da coccodrillo, non vuole passare alla storia per una riforma che lei avrebbe fatto diversamente... vedi dichiarazioni pre DL e quella di ieri).

    RispondiElimina
  48. Ciao Pericle,
    non so molto di province; io mi aspettavo tagli più decisi al numero e ai privilegi dei parlamentari. Per me sono troppi e hanno ancora troppi vantaggi.

    Pensioni e tagli militari, siamo d'accordo, mi sembra, così come per la crescita.

    Ho detto che non la trovo pessima nell'insieme, calcolando quello che abbiamo già detto con Gian: doveva essere votata dalla maggioranza. Se non avesse avuto l'appoggio del PDL non sarebbe passata e in questa situazione non possiamo permetterci di fare cadere il governo. Quindi, dati i vincoli esistenti, Monti non poteva fare molto diversamente.

    Insomma, mi pare che abbia tamponato abbastanza bene la situazione, poi certi problemi sono solo rimandati; speriamo che il prossimo governo eletto faccia riforme migliori, più eque e anche più funzionali alla crescita e allo sviluppo, se no presto ci toccheranno altri sacrifici.

    Mi pare che anche i segnali dei mercati siano positivi... almeno possiamo tirare un po' il fiato. Magari è la volta buona che i prossimi eletti (non credo che Berlusconi o Alfano o chiunque altro nel PDL abbia alcuna chance) si diano una mossa e facciano qualcosa di veramente buono.

    Resto invece in totale disaccordo sulle agenzie di rating. So che servono dei giudizi, ma le agenzie si sono accorte del potere che hanno e lo usano. Dovrebbero essere giudizi neutri e non sempre lo sono. Non saprei dire come si possano controllare o come limitarne il potere; non ne ho la più pallida idea, ma se dicono in anticipo che stanno valutando la possibilità di togliere una A qualcuno, gli danno il colpo di grazia che la A gliela fa perdere di sicuro.
    Non voglio convincerti e non mi interessa di aver ragione, è solo la mia opinione ( e di tanti altri, come ho letto su tanti quotidiani). Anzi spero proprio che tu abbia ragione e che siano giudici imparziali e onesti.
    paoletta

    RispondiElimina
  49. X paoletta:

    "non so molto di province; io mi aspettavo tagli più decisi al numero e ai privilegi dei parlamentari. Per me sono troppi e hanno ancora troppi vantaggi." >>>>> taglio numeri parlamentari = legge di revisione costituzionale, per cui infattibile al momento. In verità a me piacerebbe che fossero pagari tutti quanto meno, e già il fatto che andranno col contributivo pure loro è un bello sgravio per la previdenza pubblica, visto che si andrà a vedere quanto hanno versato nella vita e non il jackpot che han vinto venendo eletti per qualche anno assurto a livello minimo...

    "Pensioni e tagli militari, siamo d'accordo, mi sembra, così come per la crescita." >>>>> sui militari ho già detto che sfondi una porta aperta... le missioni all'estero e le commesse per nuovi armamenti sarebbero da riguardare, sempre perchè siam circondati da stati a cui cederemo via via sovranità insieme all'Europa... a cosa servono armi ulteriori?

    "Ho detto che non la trovo pessima nell'insieme, calcolando quello che abbiamo già detto con Gian: doveva essere votata dalla maggioranza. Se non avesse avuto l'appoggio del PDL non sarebbe passata e in questa situazione non possiamo permetterci di fare cadere il governo. Quindi, dati i vincoli esistenti, Monti non poteva fare molto diversamente.">>>> l'amara realtà, motivo per cui passata la crisi si spera in elezioni che diano una volta per almeno 5 anni una solida maggioranza al centrosinistra.

    "Insomma, mi pare che abbia tamponato abbastanza bene la situazione, poi certi problemi sono solo rimandati; speriamo che il prossimo governo eletto faccia riforme migliori, più eque e anche più funzionali alla crescita e allo sviluppo, se no presto ci toccheranno altri sacrifici.">>>> a me non piacciono le province ridotte a cda, dimostrazione che il cursus honorum di monti non è passato dagli enti locali italiani, nel bene e nel male, che se per me è più un male. Ma non piacciono nemmeno le questioni sulle spese militari mi pare, sulle rendite finanziarie e l'adeguamento istat alle pensioni, limitato (vedi discorso di franceschini).

    "Mi pare che anche i segnali dei mercati siano positivi... almeno possiamo tirare un po' il fiato. Magari è la volta buona che i prossimi eletti (non credo che Berlusconi o Alfano o chiunque altro nel PDL abbia alcuna chance) si diano una mossa e facciano qualcosa di veramente buono.">>>>>> motivo per cui confidiamo che appena scesi sotto una certa soglia e fomentati dal referendum (come diceva bersani, vedendo la possibilità di referendum come grimaldello per discutere di legge elettorale in parlamento).

    "Resto invece in totale disaccordo sulle agenzie di rating. So che servono dei giudizi, ma le agenzie si sono accorte del potere che hanno e lo usano. Dovrebbero essere giudizi neutri e non sempre lo sono. Non saprei dire come si possano controllare o come limitarne il potere; non ne ho la più pallida idea, ma se dicono in anticipo che stanno valutando la possibilità di togliere una A qualcuno, gli danno il colpo di grazia che la A gliela fa perdere di sicuro.
    Non voglio convincerti e non mi interessa di aver ragione, è solo la mia opinione ( e di tanti altri, come ho letto su tanti quotidiani). Anzi spero proprio che tu abbia ragione e che siano giudici imparziali e onesti." nell'umana natura non tutti sono onesti e nessuno è perfetto. A volte sbagliano anche i migliori, a volte anche i migliori vengono comprati.

    RispondiElimina
  50. Sarà, però per me questi sbagliano poco (se non di proposito), in questo senso sì sono tra i migliori, ma quanto a neutralità e correttezza non li metterei proprio in pole position.
    paoletta

    RispondiElimina
  51. No mi sono sbagliata: quelli di S&P non sono tra i migliori in nessun senso, almeno secondo il sole24 di svarioni ne fanno diversi:
    "Standard & Poor's? Errare è umano, perseverare è diabolico"
    http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Audio/Finanza%20e%20Mercati/In%20primo%20piano/2011/plateroti-sp/plateroti-sp.php

    paoletta

    RispondiElimina
  52. se lo denuncia pure il sole, mi sa che in casa S&P presto ci sarà una ventata di rinnovi, a livello di dirigenti... ah, poi per loro vale lo stesso ragionamento per gli stati... fai giudizi che si rivelano una, due, tre volte cantonate? La prossima volta che dai tripla A a qualcuno ci sto ben attento e non guardo tanto te ma altri che toppino meno... Grande Smith!!! Senza fiducia il mercato non esiste.

    RispondiElimina
  53. Giusto!
    Standard and Poor's Corporation (S&P) : CC
    Vi sto monitorando... potrei anche togliervi una C entro la fine dell'anno.
    Vi ho avvisati eh, state all'occhio e soprattutto fate i bravi!!!

    Econoliberal: AA
    Sto valutando di aggiungervi una A per la pazienza che avete a sopportarmi e a rispondermi... magari arriva per Natale!

    grazie
    paoletta

    RispondiElimina
  54. Ieri Draghi ha affermato che occorre «ridurre l'influenza del rating nella legislazione e nelle pratiche dei mercati».
    Il ricorso alla notazione delle agenzie di rating «dovrebbe essere solo uno dei tanti elementi di valutazione» da parte degli investitori ha affermato il presidente della Bce davanti all'Europarlamento. È importante soprattutto «assicurare la trasparenza e ridurre il ricorso al rating».

    Io lo dico da mesi e passavo per complottista... ma com'è che tutti questi "grandi" sono sempre tanto in ritardo?

    Sono in ritardo anche quelli che prevedono recessione, perché in recessione ci siamo già.

    Intanto l'Europa non sta prendendo le decisioni giuste e i mercati continueranno a massacrarci. I soldi raccolti con la manovra Monti, oltre che impoverirci, saranno inutilmente bruciati; i nostri sacrifici non servono a nulla.

    sempre più pessimista paoletta

    RispondiElimina
  55. tieni presente che non siamo la grecia...e se anche la manovra producesse recessione, un deficit limitato è sempre possibile

    inoltre il governo non ha considerato nella manovra gli effetti della lotta all'evasione in quanto si tratta di entrate non certe

    lo scopo era ridare credibilità all'Italia e per questo hanno tenuto fuori tutto ciò che era aleatorio o non facile da definire in poco tempo

    RispondiElimina
  56. Ma Gian, veramente io qui non ho dato giudizi sulla manovra Monti.
    Quello che volevo dire, oltre al fatto che sono felice che qualcuno cominci a pensare di limitare il potere delle agenzie di rating, è che secondo me è l'Europa a non essere credibile. Almeno i mercati non le credono. Per questo qualsiasi manovra italiana, buona o cattiva che sia, per me non sarà risolutiva.
    Anche Napolitano, Passera e altri cominciano a puntare il dito sull'Europa, mi pare. Come ben dici non siamo la Grecia (poverina) non sarei così pessimista sulla situazione italiana se non fosse per i problemi dell'Europa e dell'euro che continuano a restare irrisolti.
    paoletta

    RispondiElimina
  57. l'europa ovvero l'asse conservatore franco-tedesco

    problemi dell'euro... a quali esattamente ti riferisci?

    RispondiElimina
  58. tra l'altro l'euro sta indebolendosi come avevo previsto a ottobre interpretando le mosse industriali di fiat http://econoliberal.blogspot.com/2011/10/se-leuro-salva-loperaio-fiat.html

    RispondiElimina
  59. "l'europa ovvero l'asse conservatore franco-tedesco"
    sì sì proprio loro sono il principale problema secondo me e forse ci aggiungerei anche Draghi, sebbene concordi con lui sulle agenzie di rating.

    Per me l'euro è debole perché non è stato fatto nulla per evitare la speculazione contro i debiti sovrani. Ci hanno solo messo un cappio al collo.
    L'euro non è di nessun paese, non si fanno gli eurobond, la bce non non fa da prestatore di ultima istanza... ovvero non si sono affrontati e risolti i problemi quindi per me l'europa resta debole e attaccabile.

    L'indebolimento a cui accenni sarebbe una specie di inflazione? Non è positivo che l'euro si abbassi un po'? (non più di tanto)
    paoletta

    RispondiElimina
  60. draghi? per ora ha fatto il possibile e forse anche l'impossibile

    la bce non può fare il prestatore di ultima istanza, gli eurobond dipendono dalla merkel che non li vuole

    non è inflazione, è svalutazione della moneta ed è positivo che accada

    RispondiElimina
  61. Su Draghi ho delle riserve... non mi sbilancio per ora.

    la bce non può fare il prestatore perchè è una regola? o ci sono altri motivi? Se è solo una regola a mio avviso si potrebbe anche cambiare.

    Svalutazione, ho sbagliato il termine, comunque almeno avevo capito che è positiva... una domanda: ma l'inflazione non è legata alla svalutazione della moneta?
    paoletta

    RispondiElimina
  62. è legata anche (ma non solo) alla svalutazione e proprio per questo la bce non può, per effetto degli accordi europei, emettere moneta a piacimento, perchè questo creerebbe inflazione sia direttamente sia indirettamente come effetto della svalutazione

    si potrebbe cambiare, certo, ma la Merkel non vuole

    RispondiElimina
  63. Torniamo sempre al punto di partenza: la Merkel
    Finchè sarà lei a comandare non ho alcuna fiducia nell'Europa e continuo a temere che nessuna manovra italiana potrà essere risolutiva.
    paoletta

    RispondiElimina
  64. appunto... e questo rende inutili o quasi le osservazioni su draghi, euro ecc, no?

    RispondiElimina
  65. Che la maggiore responsabile in questo momento sia la Merkel è vero, ma queste regole sono preesistenti alla cancelliera. Quindi secondo me ci troviamo davanti ad un sistema che non funziona bene che però la Germania ha interesse a mantenere così.
    Su Draghi ho già detto che non so... non sono in grado di dare giudizi nè negativi nè positivi.
    paoletta

    RispondiElimina
  66. interesse a mantenere lo status quo?

    io non credo che i conservatori siano così furbi e lungimiranti

    RispondiElimina
  67. Tu cosa credi che vogliano?
    paoletta

    RispondiElimina
  68. voti degli elettori ai quali raccontano che la germania non deve pagare i debiti altrui

    RispondiElimina
  69. Sì in Germania sì, intendevo cosa si aspettano dall'Europa

    RispondiElimina
  70. interessa che non creino problemi, che ognuno pensi a se stesso... come diceva Cameron qualche mese fa quando ci sono state le rivolte di Londra

    RispondiElimina
  71. menefreghismo travestito da etica della responsabilità

    RispondiElimina
  72. Per me non sono menefreghisti, ma al contrario molto interessati.

    L'Italia ha l'unica, ma non proprio piccola, colpa di avere un debito pubblico troppo alto e di non averlo abbassato quando sarebbe stato più semplice.
    I tassi che ci impongono sono impossibili da sopportare e quelli pensano di risolvere tutto aggiungendo delle sanzioni?
    Per loro gli Eurobond non servono e la Bce non può agire come una vera banca centrale, non può prestare... ma come facciamo a uscirne?

    Gli spread pazzeschi e dipendono più dall'egoismo di Berlino che dall'Italia che però è quella che deve pagare.
    Anche la scelta dell'UK è dovuta al 50% all'egoismo inglese e al 50% all’atteggiamento miope ed egoistico di tedeschi e francesi. Egoismo contro egoismo, che bell'Europa!!!

    Ma Merkel e Sarkozy (che non andrebbe neanche citato perché conta come il 2 di picche, vuole solo far credere di decidere insieme alla Merkel mentre si limita ad adeguarsi) sono un direttorio illegittimo, alla faccia della democrazia. La salvezza dell'euro non arriverà dissanguando e punendo i Paesi più deboli. Al contrario, dalla crisi si può uscire solo con maggiore unità e integrazione, superando gli egoismi.

    Secondo me i tedeschi mirano a una specie di "germanizzazione", di "colonizzazione" dell'Europa, non sono per niente menefreghisti.
    Se poi (salvo un cambio di rotta) il risultato sarà quello che si prefiggono o se la Germania crollerà insieme all'Europa non lo so. Io sono più propensa a pensare alla seconda ipotesi, ma secondo me loro credono alla prima e per questo continuano con la loro politica ottusa.
    paoletta

    RispondiElimina
  73. i tassi non sono impossibili, in passato s'è visto di peggio e comunque i tassi non sono imposti dai tedeschi

    ne usciamo con politiche che riportino gli spread ai livelli del passato...pochi mesi fa lo spread era 200 e prima era ancora + basso

    non penso che l'egoismo di berlino abbia fatto salire in poche settimane gli spread da 180 a 575...

    egoismo contro egoismo? sono le destre...

    poi guarda che i tedeschi hanno un debito elevato e anche loro risentono degli effetti negativi delle loro manovre: francia e inghilterra hanno deficit primari (al netto degli interessi) peggiori dei nostri. Anche loro devono fare sacrifici per arrivare al pareggio di bilancio. Solo che la loro destra non è ostile ai sacrifici tanto quando la nostra

    RispondiElimina
  74. I tassi più alti di adesso con l'euro? O ti riferisci alla lira? Con la lira era diverso, si stampava un po', si creava inflazione, si esportava, si faceva qualche manovra e si tirava avanti...

    Gli spred a livello pre-crisi probabilmente non torneranno più, l'ha detto proprio Draghi in questi giorni.

    Non ho detto che sono i tedeschi a imporre certi interessi, ma penso che sia la politica di Berlino a far salire gli spred. Se avessero seguito una politica unitaria già ai tempi della Grecia, probabilmente gli speculatori non ci avrebbero attaccato. I mercati avrebbero reagito diversamente se avessero trovato un fronte compatto a difesa dei singoli membri.
    Poi, se lo spread salisse solo a causa l'Italia ora con la manovra Monti dovrebbe essersi abbassato, magari non molto ma con andamento più costante. Invece è sempre alto e dopo il vertice inconcludente di Merkel e Sarkozy i segnali negativi dei mercati sono stati forti.

    So che anche alla Germania il rispetto di regole rigorose costa fatica, ma se noi paghiamo interessi più elevati loro possono pagare meno e mantenere una posizione predominante.

    So che la Francia ha un debito primario alto e infatti Sarkozy ha dovuto accontentare la Merkel per far credere di aver deciso insieme lei e di contare qualcosa, ma se avesse potuto avrebbe fatto diversamente (ad esempio gli Eurobond li voleva e sulle sanzioni automatiche ha palesemente glissato la domanda durante l'incontro a cui era presente anche Monti).

    L'Uk poi è addirittura rimasta fuori... credono che per loro sia più conveniente così e comunque, se devono finire impiccati preferiscono mettersi da soli il cappio piuttosto che farselo mettere dalla Merkel. Egoismo misto a orgoglio nazionale.

    Per me i tedeschi (o almeno certi tedeschi) di difetti ne hanno molti, ma il menefreghismo non rientra proprio nel quadro (mica sono italiani!!!) piuttosto è più in linea la smania di punire i porcellini cattivi. Comunque se seguono questa politica è perché sono convinti che sia più conveniente per loro e che favorisca i loro piani. Secondo me si sbagliano e finiamo male tutti quanti, ma questa è la loro convinzione.

    paoletta

    RispondiElimina
  75. inflazione, esportazione, svalutazione....se certe politiche fossero state una buona cosa non avremmo rinunciato a praticarle

    se crei competitività solo con la svalutazione, ti condanni a non fare ricerca, a produrre beni di scarso valore, sei dipendente dalle commesse altrui...e non è affatto certo che oggi, con la concorrenza di altri paesi che fanno lo stesso, staremmo meglio.

    quasi certamente risentiremmo di + della concorrenza dei paesi con un costo del lavoro molto basso

    d'altro canto i primi a volere un tasso di cambio forte, nessuna svalutazione, pochissima inflazione sono i tedeschi e questo li ha portati a essere la superpotenza economica che conosciamo

    se i tedeschi o meglio i politici tedeschi non fossero solo interessati a quel che accade all'interno del loro paese avrebbero risolto la crisi greca per bene.. i tedeschi sono gli stessi ma la Merkel sta a Kohl come De Gasperi a Bossi

    sulla GB hai letto il post di qualche giorno fa intitolato Londra, Isole Cayman?

    RispondiElimina
  76. Forse è Merkel sta a Kohl come Bossi sta a De Gasperi... altrimenti il discorso mica mi torna! :)

    RispondiElimina
  77. Non volevo dire che era meglio il sistema lira con svalutazione e quanto segue, non volevo fare un paragone lira/euro, ma solo che gli interessi e lo spred assumono un peso diverso se uno stato ha una moneta nazionale come la lira oppure una sovranazionale come l'euro.

    Che la Merkel non sia Kohl se ne sono accorti tutti, in tutto il mondo (forse anche in Germania)

    paoletta

    RispondiElimina
  78. Comunque proprio ieri avevo scritto che per me eravamo già in recessione e oggi i quotidiani hanno pubblicato la notizia ufficiale... bastava guardarsi intorno
    paoletta

    RispondiElimina
  79. la questione spread ha assunto un certo peso perchè è diventata la misura della scarsissima credibilità di un personaggio che faceva ridere tutto il mondo ... e il mondo rideva perchè non capiva come facessero gli italiani a sopportarlo

    10 anni fa avevamo una moneta, è vero, ma era ingabbiata da anni nello sme e nelle varie strutture create per impedire alle monete di acquistare o perdere valore all'improvviso. Bretton Woods negli anni '40 ha disegnato un sistema di cambi fissi ma modificabili, poi sono arrivati il serpente monetario, lo SME, ecc

    tutto questo perchè prima della seconda guerra mondiale abbiamo assistito a monete che si svalutavano innescando altre svalutazioni di altre monete e generando solo un gran caos...

    quindi la svalutazione aveva grossi limiti oltre a ripercussioni varie sull'economia reale

    RispondiElimina

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...