11 aprile 2012

Risanare i conti con la cannabis?

Torna la voglia di marijuana. Non quella di milioni di persone che la utilizzano ogni giorno, ma di un'amministrazione locale che vuole rimettere in sesto i conti pubblici autorizzando la produzione della piantina.

Era successo in California (vedi qui) e sta succedendo in Spagna, a Rasquera, villaggio vicino a Tarragona, in Cataluna. La proposta è semplice: affittare terreni per la coltivazione e l'autoconsumo per incassare soldi utili a un comune indebitato.

I cittadini hanno detto in maggioranza sì al referendum, anche se il risultato non è quello sperato dal sindaco che voleva il 75% di consensi.

Se imposte e sacrifici colpiscono tutti i cittadini o almeno quelli onesti, perchè non pensare a guadagnare con produzioni e consumi finora considerati illeciti?

5 commenti:

  1. non solo per riscuotere, sentite cosa scrisse tempo fa un tale.
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    Futurando da Perugia: … “scoprire, conoscere, sapere” hanno permesso all’umanità di raggiungere l’attuale progresso. Alla base di queste capacità ce n’è una, primitiva ed istintiva: la curiosità. E’ la curiosità … che spinge tanti giovani ad avvicinarsi per la prima volta alle droghe. E poiché le droghe rappresentano un’esperienza interiore, solo la loro assunzione porta alla conoscenza. La droga ha accompagnato la storia dell’umanità, nelle più svariate occasioni, da quelle religiose a quelle belliche, ed era un approccio meditato, importante, mistico. Approdati al nostro secolo, di pienezza materiale e vuotezza esistenziale, non abbiamo ereditato niente di quella cultura: si è applicata con leggerezza la mentalità del “consumo” anche alla droga. Giovani impreparati si sono lanciati in un approccio non meditato e sono caduti. Mancava a loro un’informazione adeguata. La legge non può sopprimere un istinto, non può negare all’uomo il diritto di “conoscere”. Ci sarà sempre domanda e, purtroppo, offerta, e dico purtroppo perché l’offerta è in mani senza scrupoli: quelle della Mafia. In mano a chi mettere l’offerta? Alla Mafia? Certo sarebbe meglio ad una struttura sanitaria. In sintesi propongo: monopolio di stato su hashish, marijuana ed altri derivati della cannabis, distribuiti nelle farmacie senza ricetta -eroina, cocaina e tutte le droghe che danneggiano fortemente la salute psichica e fisica di chi decide di assumerle, distribuite negli ospedali, non prima di un incontro informativo con un medico ed uno psicologo. I vantaggi? a) non più morti di overdose o per sostanze da taglio b) non più crimini commessi per procacciarsi l’indispensabile “dose” c) identificazione di chi tende ad abusare e conseguente servizio di supporto psicologico, d) servizio di informazione e prevenzione e) un colpo mortale alle organizzazioni criminali.

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  2. La proibizione di una pianta è assai desolante, infatti grazie al recepimento di un po' di norme europee, è legale anche in Italia, per coltivazioni segnalate, ovviamente, in quadruplice copia (Carabinieri, Polizia di Stato, Forestale, Polizia Municipale). Le aziende della carta sono quelle che avrebbero da guadagnarci di più, in quanto il rapporto di cellulosa è molto maggiore rispetto ad una pari massa di pioppi, la qualità di carta è superiore da secoli (la Costituzione USA è su carta di canapa) ed il prezzo della carta nel mondo, ultimamente, segue un andamento simile a quello del petrolio... Peccato che non la si usi più intensivamente a questi scopi (ah, uno ci può aggiungere la produzione di sementi per farci olio o, eventualmente, biodiesel).

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  3. vedo che sei ben informato... con la scusa della carta...

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  4. Mi interessai per gli usi industriali... in tempi di crisi e con terreni incolti uno si ingegna, il problema è che ci son costi fissi molto grandi... dagli impianti ai macchinari, se vuoi produrre tutto da te, in quanto vendendo solo il prodotto per avere guadagni servono svariati ettari...

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