Quattro mesi fa avevo scritto (vedi questo post) della strana scelta della Regione Piemonte di dare contributi ai comuni piemontesi come compensazione per i tagli del governo.
La distribuzione dei soldi era alquanto strana e poco equa, con comuni piccoli (a guida leghista) che ricevevano somme rilevanti e altri comuni ben più grandi a cui erano destinate somme modeste, tenuto conto del numero degli abitanti.
Complessivamente la Regione destinava ai comuni 200 milioni di euro. La stessa somma che oggi Cota, presidente della Regione, dichiara mancare al bilancio regionale (vedi qui).
La Regione, minaccia Cota, potrebbe avere problemi di liquidità a partire da giugno e per questo chiede al governo un contributo di fondi fas per 300 milioni.
Insomma il governo taglia i soldi ai comuni, la Regione aiuta i comuni, soprattutto quelli guidati da una maggioranza di centro-destra, destinando loro 200 milioni e poi, visto che mancano all'appello 200 milioni, chiede al governo di intervenire. In caso contrario saranno costretti a aumentare le imposte regionali e da giugno molti pagamenti saranno a rischio.
Un bel pasticcio che pare aver sortito un unico effetto: permettere a un bel pò di comuni guidati dal centro-destra di tener basse le aliquote IMU. Interessi di parte coi soldi di tutti?
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