20 marzo 2014

A volte la tecnologia perde

Tempo fa mi capita di scoprire davanti all'entrata di una scuola, non lontano da casa, che due lampioni erano spenti. Ho faticato un pò a scoprire come avvertire l'azeinda elettrica per avvertirli del guasto (quasi certamente le lampadine si erano bruciate) e la sera dopo tutto era tornato a posto, le luci erano accese regilarmente.

Ogni tanto succede che le luci siano accese in pieno giorno. I cittadini si lamentano e scrivono ai giornali che, interpellata l'azienda elettrica, scrivono che è il solo modo di scoprire certi guasti è accendere le luci e cercare i lampioni che non funzionano.

Sembra ridicolo in un'epoca in cui l'elettronica gestisce moltissimi strumenti, ma è così che funziona. Non è colpa del comune o dell'azienda elettrica, ma è una decisione ponderata: il telecontrollo dei lampioni costa molto più che usare le persone e chi l'ha adottato pare stia facendo marcia indietro.

Così appena cala la sera alcune persone girano la città e controllano i lampioni. Cercano i guasti e verificano che quelli noti siano stati riparati.

Ogni notte si dedicano a una delle sette zone in cui è divisa la città, usando metodi semplici e antichi: un'auto che percorre tutte le vie e qualcuno che guarda i lampioni.

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