Per la prima volta in sei anni i conti di Unicredit migliorano. Aumenta del 50% nel trimestre l'utile ma soprattutto diminuiscono i crediti deteriorati, vale a dire i crediti che le banche faticano a incassare.
Di cconseguenza diminuiscono gli accantonamenti (-28,5% rispetto a un anno fa) e aumentano i crediti concessi a famiglie e imprese (+14% rispetto all'ultimo trimestre).
Dati positivi, quindi, che dicono due cose: che non ha senso chiedere alle banche di prestare più soldi in un contesto negativo per la banca e che se l'economia peggiora, trascina i conti delle banche che reagiranno tagliando i crediti concessi.
Quindi che senso ha affrontare una crisi con l'austerità, che, deprimendo la domanda, non può che peggiorare i conti delle banche e, di conseguenza, la disponibilità di credito?
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