05 maggio 2014

Mappamondo finanziario

Bella cartina su Repubblica.it (vedi qui) con i rendimenti dei titoli di molti paesi. Tra le varie opzioni c'è "spread": cliccandoci sopra appare la cartina dell'Europa e per ogni paese viene indicato lo spread, vale a dire la differenza di rendimento tra i titoli decennali del paese scelto e quello della Germania.

Alcuni dati sono interessanti.

La Norvegia, ad esempio, è un paese molto ricco, ha un debito di valore simile a quello del fondo sovrano in cui sono confluiti parte dei guadagni dell'estrazione del petrolio. Sorprendentemente lo spread della Norvegia è 136, non molto lontano dai valori di Italia (159) o Spagna (152).

La Francia, che fino a pochi mesi fa era considerato uno dei malati d'Europa, il futuro problema dell'euro, continua a avere uno spread basso, inferiore a 50.

Ed è interessante anche notare che tra i paesi scandinavi, la Finlandia, che ha adottato l'euro, ha uno spread inferiore a quello di Norvegia e Svezia, che invece hanno una moneta propria.

Anche la Gran Bretagna con la sterlina ha uno spread tutto sommato elevato: 119.

Insomma avere una moneta diversa dall'euro non pare in questo momento essere per forza un vantaggio.

Un'ultima curiosità: c'è anche uno spread negativo, ovvero uno Stato i cui titoli rendono meno dei titoli tedeschi: è la Svizzera, che grazie al franco e ad un'economia da sempre solida e alle celebri banche, non ha alcun problema a approvvigionarsi di capitali a tassi bassissimi.

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