15 dicembre 2010
Cassa e competenza
Ogni volta che leggo certi dati rimango allibito! Eh si che faccio pure un mestiere dove i numeri dovrebbero essere più o meno certi!
E' di ieri l'ultimo bollettino della Banca d'Italia che segna un nuovo record del debito pubblico in Ottobre: 1867 mld di euro, più 63 miliardi rispetto settembre!
Il bollettino pubblicato, come indicato nelle note metodologiche (pag. 16), è redatto per cassa, ovvero considerando le entrate e le uscite dello Stato.
Invece il Ministero delle Finanze esegue i propri calcoli per competenza, ovvero considera le spese e le entrate di competenza dell'anno. Per capirci, se compro un camion oggi ma lo pago nel 2011, chi vende il trattore registra un ricavo nel 2010 (criterio della competenza) anche se incasserà i soldi (cassa) nel 2011.
Si tratta di due criteri che creano una serie di problemi infiniti e che spiegano la diversità delle previsioni: il ministero delle finanze prevede risultati in linea con il 2008, la Banca d'Italia invece no.
Tutti i bilanci delle imprese sono redatti per competenza: se vendo il camion nel 2010 i ricavi aumentano anche se non incasso i soldi nel 2010. Invece i bilanci degli enti localo e dello stato sono redatti per cassa.
Una contraddizione se si pensa che le imprese pagano le imposte per competenza. Se emetto una fattura e non incasso l'importo, l'impresa deve pagare comunque l'IVA e le imposte.
Per risolvere la contraddizione da molte parti si spinge per usare, nei pagamenti dell'IVA, lo stesso criterio dello stato: il criterio per cassa. Ma nessun commercialista sano di mente lo propone ai clienti, perché comporterebbe una doppia contabilità: una per competenza per redarre i bilanci e pagare le imposte dirette e un'altra per cassa per pagare l'IVA.
Per concludere io penso che qualunque contabilità sia buona se descrive bene lo stato delle cose.
A pagina 3 del bollettino della banca d'Italia si vede il confronto dell'andamento del debito pubblico negli anni 2008, 2009 e 2010.
In tutti i casi il massimo si è raggiunto in ottobre per poi scendere verso la fine dell'anno.
Quindi sia per il debito pubblico che per le entrate fiscali, i dati del ministero delle finanze che riportano dati migliori della Banca d'Italia (conteggiati per competenza), potrebbero essere forse migliori di quelli della Banca d'Italia.
Ma i conti si fanno alla fine ed è un fatto incontrovertibile che lo stock di debito pubblico sia aumentato! Quello che sarà il rapporto tra uno stock (debito) e un flusso (PIL) a fine anno, poi è tutta un'altra storia!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento