E' crollata, a gennaio, la produzione industriale.
-2,5% rispetto a dicembre, -5% rispetto a un anno prima. Numeri da brividi. -5.9% l'energia, -5,8 i beni di consumo (-5,8%), -5,4% i beni intermedi e -4.2% i beni strumentali. -36% addirittura per il settore auto.
C'è chi, come il blog Phastidio, evoca il fantasma di una recessione, provocata dalle incertezze causate dalle manovre economiche, che farà peggiorare i conti causando altre manovre economiche e altra recessione.
Io sono un pò meno pessimista, perché penso che Monti abbia volutamente dimenticato di inserire nei conti pubblici gli introiti derivanti dalla lotta all'evasione, così che i conti pubblici, alla fine, saranno migliori di quanto catastrofisti di turno, e perchè tutti i commentatori paiono non aver considerato che a gennaio c'è stato lo sciopero dei TIR.
Per oltre una settimana Fiat ha chiuso i propri stabilimenti, in diverse regioni scarseggiava la benzina, i mercati ortofrutticoli facevano i conti con l'assenza di frutta e verdura e molte autostrade erano letteralmente bloccate.
Certo siamo in recessione, c'è il credit crunch, cioè le banche non prestano soldi come dovrebbero, lo spread sta scendendo ma fino a poche settimane fa era a livelli preoccupanti e arriveranno nuove imposte che non fanno dormire sonni tranquilli. Ma almeno teniamo conto dei dati veri, se vogliamo provare a fare previsioni.
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