06 marzo 2012

Il peso della corruzione


In genere scrivo di fisco ed economia, ma questa volta mi sembra doveroso in seguito alla decapitazione della presidenza del consiglio regionale della Lombardia.
Intanto vi svelo come si pagano tangenti in maniera quasi - come dire - legale? Anche se di legale non c'è niente. Inoltre avviso il lettore che quello che scrivo è solo a scopo didattico, che certe pratiche sono ben conosciute dagli organi inquirenti e che mettere in pratica ciò che scriverò è un gravissimo reato penale e che sono in totale DISACCORDO con certe pratiche criminali.

Ma conoscere serve per imparare e per migliorare.

Ora, il settore dove si pagano più mazzette da sempre sono gli appalti pubblici in edilizia. Quindi ipotizzeremo di avere 2 società, alfa e beta, possibilmente con basi societarie diverse, ma legate per intenti.
La società alfa è la società che fa i lavori e che prende appalti pubblici, la società beta è quella che paga mazzette. Ora, il problema di beta è di costituire fondi neri per pagare tangenti. Descriverò un semplice caso, usato innumerevoli volte, ma sempre efficace.

La società alfa va dal politico X e gli dice: rendimi edificabile il terreno facendo una variante al piano regolatore e io ti faccio arrivare un bel 500.000 Euro (semplifico....).

La società alfa è quella che fa i lavori, la società operativa, la società beta è una società ad esempio di engeenering che fa consulenze, progettazione e studi tecnici.
La società beta sovrafatturerà i propri servizi alla società alfa (le due società saranno ovviamente legate in modo occulto) per 500.000 Euro: ricordiamoci che quantificare servizi professionali è sempre molto difficile!

Poi la società beta contrarrà un preliminare con il politico X per l'acquisto di un suo immobile versando 500.000 Euro di caparra, ma purtroppo, sfortunatamente non avrà i soldi per concludere e sarà costretta a rinunciare alla caparra.

Il nostro politico X allora farà valere la caparra contrattuale e tratterrà i 500.000 e.... approverà la variante al piano regolatore....

Ora, il saldo dell'operazione per la società alfa sono 500.000 Euro di costi e la relativa IVA a credito. Per la società beta il saldo economico è zero ma deve pagare l'IVA a debito (le caparre non sono soggette a IVA), il politico X ha incassato la tangente di 500.000 Euro sotto forma di caparra.

Ora, il meccanismo può essere anche più sofisticato, magari prevedendo società all'estero o pagamenti su caparre all'estero su conti esteri, ma è facile capire che svelare simili meccanismi è estremamente difficile, soprattutto perché tutti ci guadagnano.

E allora chi ci rimette?

Nell'esempio che ho fatto ci rimetteranno di sicuro l'ambiente cementificato e i poveri compratori sui quali verranno riversati i costi della tangente. Ma la norma - purtroppo - non è questa, perché se il meccanismo è replicato per gli appalti pubblici allora i costi della corruzione saranno riversati sui preventivi sotto forma di varianti in corso d'opera. Perché - e questo sia chiaro - gli imprenditori i conti in genere li sanno fare molto bene e se pagano tangenti faranno in modo di riversarle sull'appalto, in un modo o in un altro.

Quindi in definitiva i costi li paghiamo tutti noi perché parte delle nostre tasse servono per pagare mazzette e - anche questo va sottolineato - indipendentemente dal colore politico.

9 commenti:

  1. qualche settimana fa a Ballarò Vaciago ha spiegato che le varianti del tipo che hai indicato sono fonte di infinite tangenti perchè decide il consiglio comunale e non il sindaco, che è + facilmente controllabile

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  2. Vero. In inghilterra mi sembra che i terrenisiano acquistati a prezzo agricolo dal comune e rivenduti a prezzo edificabile a chi vuole costruire. Una norma come questa toglierebbe in un istante molta della convenienza a fare le varianti al piano regolatore. E per il resto basterebbe impedire le varianti in corso d'opera... oppure creare un meccanismo di voti per valutare se il lavoro è stato svolto in tempo utile e a regola d'arte; se ottieni un punteggio basso... non lavori più per il pubblico, oppure ti passano avanti altri nei prossimi appalti, che hanno ottenuto punteggi più alti. Il difficile però in questo caso sarebbe trovare un modo oggettivo per valutare l'opera (richiesta di varianti, durata dei lavori, eventuali aperture d'inchieste della magistratura...) e evitare che le aziende bocciate si ripresentino semplicemente con un nome diverso.

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  3. A proposito, visto che si parla di appalti, sulla Tav Torino Lione cosa pensi?i politici spingono tanto per realizzarla, per incassare un po' di mazzette, anche in vista della campagna elettorale, come sostengono i detrattori.
    Oppure il rapporto costi/benefici potrebbe essere favorevole anche per i cittadini?

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  4. Impedire varianti in corso d'opera è impossibile. Faccio un esempio: se devo fare una strada e viene fuori che il terreno cede, anche se faccio causa al geologo, l'impresa non procederà a causa dei maggiorni costi imprevisti. Oppure se piove per un mese (o c'è la neve), rispettare i tempi è molto difficile. Quindi impedire le varianti in corso è in pratica impossibile.
    Il discorso della TAV da questo punto di vista è molto complesso, perché c'è un grosso rischio che serva per foraggiare tutti i partiti: basta dire che buona parte dell'appalto se lo sono aggiudicate le coop "rosse" dell'Emilia.
    Trovare sistemi che limitino il fenomeno è in realtà molto difficile: il problema è culturale, esattamente come la criminalità organizzata e l'evasione fiscale.
    Il problema è ancora più odioso perché in un solo colpo intreccia tutti i problemi: criminalità organizzata che corrompe e evade e la politica che si ritrova collusa e partecipe di tutto.

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    1. Ok, ma a parte il tornaconto di alcuni partiti(che comunque c'è o potrebbe esserci anche in tante altre opere pubbliche, a cui nessuno si oppone), la TAV la vogliono fare solo per foraggiare i partito(come dice Travaglio)? oppure è un'opera che porterebbe vantaggi per tutti, con un rapporto costi/benefici positivo?

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  5. di TAV s'era parlato qui http://econoliberal.blogspot.com/2010/01/cavour-e-la-tav.html

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    1. Ok, anche io sono convinto, sulla base delle mie conoscenze superficiali, e del buon senso, che sia un'opera conveniente. Prima di tutto perché non collega solo Torino-Lione(e quindi quelli che hanno calcolato che non conviene, solo sulla base del traffico tra Torino e Lione, hanno sbagliato metodo), ma quella linea, una volta ultimata dovrebbe collegare Piemonte e Lombardia, con i maggiori centri urbani di Francia, Spagna, Belgio, Olanda e Regno Unito. E poi perché tra circa 20 anni, quando sarà ultimata, il prezzo del petrolio potrebbe essere molto più elevato di oggi(secondo alcune previsioni potrebbe arrivare anche a 300 dollari il barile, quasi il triplo rispetto ad oggi), e quindi anche dal punto di vista del trasporto passeggeri, i voli aerei, potrebbero non avere più i prezzi popolari odierni!
      La corruzione purtroppo è probabile che ci sia, ma se dovessimo bloccare tutti i lavori in cui c'è il rischio di corruzione, non si dovrebbe fare più nulla

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    2. A dire il vero una ferrovia esiste già. L'unica cosa chiara è che questa TAV non serve per i passeggeri. La sua convenienza è nel trasporto delle merci... e io francamente sono molto perplesso su questo punto. Perché fare quest'opera significa non fare altre cose forse più utili e meno complicate da fare. E poi cmq servirebbero delle politiche adatte, che spostino le merci dalla strada alla ferrovia (quindi altri soldi spesi). Il vantaggio più grosso (se riesce il tutto) è il taglio dell'inquinamento. Io però vorrei sapere quanto inquina un cantiere del genere e quanto starà aperto... francamente i si TAV mi sembrano troppo ottimisti in proposito. Io mi son convinto che oramai si faccia più che altro perché la Francia ha già speso un miliardo e se ci tiriamo fuori ora dobbiamo restituirglielo. Per una volta sono d'accordo con Ponti... che sostiene che se si vuole fare la TAV, bisognerebbe anche avere il coraggio di dire cosa non si fa, visto che (purtroppo) i soldi da spendere non sono infiniti.

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  6. per spostare merci dalle strade alla ferrovia serve un pò di voglia: si possono aumentare le tariffe autostradali e si può scegliere manager intelligenti x gestire le ferrovie

    prendi il treno tra torino e milano. Oggi hai 3 possibilità: un treno da 11 euro a viaggio, 1ora e 52 o 1 ora e 55 minuti. Un altro da 24 euro a viaggio che impiega 7-10 minuti in meno e il treno ad alta velocità che impiega 55-60 minuti circa

    ora chi vuol spendere poco o non ha problemi di orari prende il treno da 11 euro: 22 euro circa in totale (andata/ritorno) + altri 6 di metro/tram se si considera un biglietto da 1,50. Totale 28 euro

    La seconda soluzione costa circa 48 euro di treno + 6 di metro.Totale 54

    Quanto costa l'auto? io l'ultima volta ho calcolato circa 30-35 euro di benzina + 25 circa di autostrada + tangenziale a torino.

    circa la stessa spesa dell'intercity

    Però parto e arrivo quando voglio... e se si viaggia in 2-3 il treno non conviene. Quanto ai tempi, neppure... un intercity ci mette 1,45 minuti + il tempo per metro ecc...dunque 2 ore e mezza, almeno 30-50 minuti in + che con l'auto

    con la tav poi il costo diventa 32 x 2 + metro. ovvero circa 70 euro a persona. E' vantaggiosa per i tempi ma non per il costo

    chi viaggia sulla tav? presumibilmente chi prosegue per un'altra località o chi vuole fare in fretta e viaggia tutti i giorni, quindi con un abbonamento che abbassa il costo per singola tratta. Sicuramente pochi che fanno torino-milano e basta.

    dunque se viaggi ogni tanto o se viaggi tutti i giorni su percorsi + brevi lungo quella linea, conviene l'auto

    basterebbe, senza alcun costo, spostare sulla tav un pò di intercity e miglioreresti la vita ai pendolari, facendo risparmiare loro tempo. E starebbero meglio anche i pendolari che fanno tratte brevi, perchè decongestionando le linee storiche rendi i treni + puntuali. Non succedebbe + che un treno "normale" si ferma per far passare l'intercity in ritardo, così che il ritardo lo pagano con gli interessi quelli che prendono un treno "normale"

    E questo aiuterebbe anche il resto dell'offerta ferroviaria, perchè se togli treni dalla linea storica s accumulano meno ritardi pagati sotto forma di disservizio dai pendolari o da chi fa tratte + brevi

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