02 marzo 2012

La provocazione di Ainis


Quando avvengono manifestazioni di protesta contro la costruzione di infrastrutture, ritornano anche le discussioni su quale sia il processo democratico ed il ruolo del sistema decisionale. Michele Ainis, costituzionalista, ieri era alla trasmissione Serviziopubblico condotta da Michele Santoro.

Ainis fa una provocazione, sicuramente anticostituzionale, ma che porta a riflettere: perchè non si istituisce una "camera dei cittadini"? Una terza camera insomma, che poco ha a che fare con l'appellativo mediatico dato alla trasmissione di Bruno Vespa. Questa terza camera potrebbe essere la spalla più decisiva quando la terza gamba della democrazia (come la descrive nel video sopra) è tirata in ballo.

I partiti perdono sempre più il loro consenso, il Parlamento non è una istituzione su cui si ripone sempre meno fiducia. Ainis afferma che per "risanare la frattura tra società politica e società civile è necessario incivilire la prima, politicizzare la seconda. In altre parole, è necessario che la politica non sia più un mestiere, e che i cittadini non ne siano meri spettatori". Ed arriva così ad ipotizzare una terza sede che possa diluire le differenze che esistono tra l'elite politica e la cittadinanza civile, un luogo che riduca l'abisso che esiste tra due condotte di vita così diverse, giustificate solo se parliamo di un periodo storico risalente a diversi secoli fa. Insomma, il suo riferimento diretto è a quella che si chiama demarchia, sistema usato in diversi ambiti attualmente.

La polarizzazione della società e le disuguaglianze, tema portante del libro qui consigliato La misura dell'anima, si potrebbero superare adottando anche politiche economiche appropriate, ma cosa succederebbe se davvero si prelevassero delle persone, a sorteggio, e si facessero entrare nei palazzi istituzionali più importanti?

21 commenti:

  1. pensa che una volta ho detto una frase e qualcuno mi aveva identificato con Ainis come forma mentis, io non avevo ben presente chi fosse, ho controllato ed ho avuto dei dubbi... sulla mia frase :D
    anche il panorama dei costituzionalisti, come del resto quello degli economisti, è molto variegato.
    Sinceramente mi pare una belinata, perché, prendendola al contrario, implicherebbe che le attuali camere NON siano "dei cittadini", il che è, senza mezzi termini, un discorso populista.

    In generale questo discorso di Ainis è profondamente populista, in quanto non si limita a scardinare i principi costituzionali, che dovrebbe difendere, essendo definito spesso come "costituzionalista", ma al pari degli errori evidenziati nella teoria economica della democrazia (Anthony Down), si basa su fondamenti irreali.
    Down ironizzava in modo splendido il pensiero del "politico come soggetto altruista in un mondo di gente che pensa solo a se stessa", parlando del politico per passione e per volontariato, che nulla chiede se non portare avanti le sue idee. L'economista americano demolì quella visione parlando di come anche i "politici" si comportano come tutti gli altri attori, sono specialisti tipici di una società ad alta specializzazione professionale, che emettono politiche pubbliche in cambio di consenso.
    Stesso discorso qui, credere che una serie di persone estratte a sorte possano risolvere i problemi, senza una forma mentis legata ad un cursus honorum di lungo corso, che garanzie dà di professionalità? Non si sta parlando di giocare una partita a Civilization... Meglio sforzarsi di migliorare sempre e comunque la nostra democrazia attraverso l'unico strumento che la Costituzione riconosce come preposto allo scopo: i partiti politici.

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  2. Norberto Bobbio diceva che la democrazia doveva prevedere la possibilità di mandar via i governanti se non + graditi

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  3. Si, cosa che già si fa con le elezioni periodiche ed il multilivello. Se sei al governo centrale ed alle regionali perdi i 3/4 delle regioni, come segno generale di protesta, in un paese civile, l'epigono si dimette e traghetta giusto alle nuove elezioni. Da noi si tira a campare. Occhio poi a sancire che vada fatto senza preoccupazioni, perché ci sarà sempre una minoranza più o meno organizzata a cui staranno sulle balle tutti quelli che sono al governo e cercheranno di tirare spallate. Per me il migliore dei sistemi, specie per il multilivello, è parlamentare, più di quello odierno: eleggo corpo deliberante e corpo esecutivo. Nessuno può sfiduciare(sciogliere nessuno. Il sindaco viene eletto col vice per 4 anni. Il consiglio viene eletto contestualmente al Sindaco e se la sua coalizzione non ha il 50%+1, non gli si dà il 60%, ma il 50%+1 corrispondente ed i restanti son ripartiti con metodo d'hondt. Se prende più del 50%+1, si fa la ripartizione d'hondt così com'è andata. A forza di rinforzare il sindaco/presidente di provincia, si è castrato e ridotto l'organo che rappresenta la generalità della cittadinanza. Il sindaco/presidente della provincia, poi, si sceglie la sua squadra, avendo sempre un minimo di 3 (la giunta) fino ad un massimo stabilito con legge. Se li sceglie lui, sotto la sua responsabilità politica.

    Avremmo tempi certi per mandare via i governanti non più graditi. Non muore nessuno nei paesi dove si fa così, per cui non vedo come mai da noi sia così difficile approntare una riforma del genere. Anche in parlamento si parla del rafforzamento del ruolo del presidente del consiglio, che intendono rendere più simile al cancelliere tedesco, con tutta la mia stima.

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  4. se una serie di persone all'apparenza serie riesce a rispondere a un finto scrittore a proposito di un libro inesistente http://futura.unito.it/blog/2011/05/17/falso-scrittore-inganna-sgarbi-e-annunziata-al-salone-del-libro/ nonoso immaginare cosa succederebbe se si creasse una camera con gente presa a caso...

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  5. Ainis probabilmente è convinto che il movimento NO TAV sia espressione di una carenza di democrazia, ma secondo me è totalmente fuori strada. Anzi casomai è il contrario, dove non c'è democrazia, o dove c'è una democrazia più "limitata", con meno libertà e potere concessi alla stampa, il problema dei NO TAV si risolverebbe in poche ore. Solo nei paesi democratici, gruppi sovversivi come i NO TAV, possono resistere per anni, avere fin troppa influenza mediatica, e creare così tanti problemi e danni materiali!

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    1. Pienamente d'accordo... prova a pensare a cosa sarebbe successo a costoro nella Spagna di Franco 40 anni fa... Senza andare con la mente a dittature sudamericane...

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  6. Ma realmente pensate che quelli che ci sono ora in parlamento siano meglio di gente estratta a sorte? Io i miei dubbi ce l'ho... voglio dire... se provassimo a sorteggiare il 10 % del parlamento, io sono seriamente convito che la media migliorerebbe, di poco magari... ma migliorerebbe.

    PS.
    Qualcuno mi spiega a cosa cazzo serve 'sta TAV?! Prima era fatta per le merci... poi visto che si sono accorti che il traffico merci non bastava a giustificare la spesa... hanno inziato a dire che serviva per il trasporto passeggeri.
    I NO TAV saranno pure affetti dalla sindrome di NIMBY, ma visto che quei soldi sono anche miei, io gradirei sapere da Mario Monti, nel dettaglio, magari in una trasmissione tv ad hoc, perché questa opera è così importante! Ma perché in questo cazzo di paese nessuno si decide a fare un piano dei trasporti serio e ragionato? Abbiamo delle ferrovie vecchie per mezza Italia e questi vogliono buttare 8 miliardi + n in un buco di 50 km? Ma che siamo tutti impazziti?

    Ma tipo... spendere quei soldi per cablare in fibra ottica l'Italia farebbe troppo schifo? O li non sanno come fare per rubare?

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    1. penso che alcuni tra i leader siano migliori di uno scelto a caso

      il guaio del parlamento sono i vari scilipoti, personaggi il cui scopo è intercettare gruppi di elettori accomunati da un certo interesse e trasformare tali voti in un grimaldello per ottenere vantaggi per sè e per la propria clientela, offrendo i voti a qualche partito che, se è spregiudicato come quello di Berlusconi, difende lo scilipoti e la sua clientela

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    2. Anche uno scelto a caso è corruttibile, e può avere i suoi conflitti di interesse, quale sarebbe la differenza positiva rispetto a un eletto?

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    3. che se uno non è un politico di professione non fa parte della "casta", e quindi non è arrivato lì a forza di raccomandazioni, concussioni e compromessi con essa come pensa la maggior parte della gente in buona probabilmente a ragione, ma perchè è stato estratto a sorte

      Poi, difficile che uno scelto a caso abbia conflitti d'interesse nel controllo dei partiti

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    4. "Poi, difficile che uno scelto a caso abbia conflitti d'interesse nel controllo dei partiti"

      E perché mai? mica i politici sorteggiati sarebbero marziani?!
      Forse non avrebbero conflitti di interessi nei partiti, ma qualche conflitto di interessi ce l'avrebbero ugualmente

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    5. Infatti lui limita le funzioni di questa camera al controllo dei partiti, se non c'è conflitto d'interessi su quello non c'è su nulla, perchè tutte le altre funzioni non spetterebbero a loro

      è questo che mi sembra travisato del suo discorso: quello che lui limita al controllo dei partiti viene esteso al potere legislativo.
      Ma se si ascolta ciò che dice non è così

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  7. se n'era parlato qui http://econoliberal.blogspot.com/2010/01/cavour-e-la-tav.html

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  8. Si ma non divaghiamo..

    Lui parla di una camera di CONTROLLO sui partiti, non di sostituire i parlamentari con gente scelta a caso

    è diverso, questa camera di controllo popolare sulla politica si occuperebbe come ha detto lui delle questioni in cui i partiti avrebbero conflitto d'interesse: retribuzione di parlamentari, ministri e varie altre cariche, finanziamenti ai partiti, autorizzazioni a procedere, controllo sulle promozioni eccetera eccetera

    Non è che dice di far fare la finanziaria a gente scelta a caso...

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    1. in verità quella che propone è uno stravoglimento della Costituzione, sempre lì si va a parare... Che un costituzionalista "di fama", se ne esca con la sparata più populista di contaminazione della legge fondamentale, tale da far impallidire la riforma "devolution", è un qualcosa che si può inquadrare solo come provocazione. Si spera che nessuno se lo fili per quello che ha esplicitamente detto, ma per quanto induca alla riflessione che i partiti, semplicemente, servono e vanno migliorati nella loro vita democratica.
      Ricordo che attualmente solo i Giovani Democratici hanno presentato una proposta seria (caduta un po' nel vuoto), sul tema dell'articolo 49, un po' prendendo dalla Germania, un po' innovando il tema.
      Trovate la proposta nel progetto "ci metto la firma" http://www.giovanidemocratici.net/doc/213538/ci-metto-la-firma-.htm

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    2. una riforma che non venne pensata nella Prima Repubblica perché l'esistenza del PCI non poteva essere messa in discussione al punto da metterlo fuorilegge, perché l'esclusione totale di un terzo dei votanti era insostenibile politicamente persino dalla DC.

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    3. Infatti anche lui stesso la chiama "eresia costituzionale" eccetera

      che sia una provocazione è chiaro.

      Però secondo me, se le funzioni fossero solo quelle di controllare i partiti, senza trascendenza legislativa, non sarebbe poi qualcosa di così tanto assurdo

      la proposta dei giovani democratici mi sembra rimanga un po' troppo generica..."obbligo regole interne democratiche per i partiti", bisognerebbe un po' approfondire: quali regole, come, fino a che punto ecccetera

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    4. a proposito di gente presa a caso e di controllori, La Stampa oggi racconta di Grillo che pensa a chiudere il movimento 5 stelle perchè si stanno creando gruppetti interni, ci sono troppe liti, gente che non fa quel che si decide...

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    5. No, gente che non fa quello che il vate(r) comanda :D

      ma loro sono per la democrazia calata dall'alt... pardon, diretta! :D

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  9. Non mi piace comunque, sarebbe troppo populistico... inoltre i parlamentari non hanno vincolo di mandato, per cui anche se fanno il contrario di quanto hanno promesso, devono saperlo spiegare in primis nei loro collegi, visto che è da essi che dipende la loro rielezione. Migliorare la legge elettorale, ponendo un limite massimo (anche se sarebbe più corretto dire per quanti anni) di mandati ed un limite totale al cumulo di altri incarichi (basta parlamentari sindaci/presidenti di provincia), sarebbe già un bel passo avanti. Collegi più piccoli permettono un controllo ed una risposta più rapida... con il tuo comportamento ci hai danneggiato senza dare contropartite? Al prossimo giro vai a casa. Sarebbe assai responsabilizzante, oltreché professionalizzante, visto che molti dei 630 parlamentari si occupano poco del legame col collegio...

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    1. il limite ai mandati secondo me sarebbe incostituzionale perchè essere eletti (o eleggere) è un diritto fondamentale. La Costituzione richiede due requisiti: l'età minima e avere il diritto di votare, che si può togliere solo in seguito a condanna penale di una certa gravità

      collegi piccoli? favoriscono le clientele...

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