Nei giorni scorsi s'è diffusa la notiza che al Barcellona sarà vietato acquistare giocatori fino all'estate 2015. E' una punizione per aver violato le regole FIFA sul trasferimento di giovani calciatori.
L'avevamo segnalato un anno fa nell'articolo di VxVendemmia che riproponiamo qui:
Uno
dei motivi che spesso vengono indicati dell'enorme successo del calcio
spagnolo e de "La Roja" la Nazionale guidata dal 2008 da Vicente Del
Bosque conquistando un successo dopo l'altro, è il forte investimento
sulle giovani promesse e sui settori giovanili in generale.
Uno dei club spagnoli presi a modello per le sue capacità di coltivare talenti è sempre stato senza dubbio il Barcellona. Pochi sanno però dei trucchi economici utilizzati al rispetto dal club spagnolo.
Una sentenza appena raccontata su El Pais adesso rischia di far saltare il metodo di lavoro della società catalana con i giovani.
Infatti
pare che approfittando del proprio prestigio il club blaugrana abbia
sempre offerto ai genitori dei tesserati minori di 16 anni contratti che
blindano i possibili futuri talenti. In pratica pagano alla famiglia
gli studi, l'alloggio e gli versano una "compensazione generale per le
spese".
Il tutto a cambio della garanzia che la giovane promessa
non possa andarsene in un altro club, pena il pagamento di un
risarcimento spesso molto elevato.
Concretamente hanno
l'effetto di dei veri e propri pre-contratti di lavoro lunghi anche 10
anni firmati dai genitori del minore.
Metodo finora risultato vincente...Finchè la sentenza della Corte di Cassazione di
oggi non ha dichiarato nullo un contratto del genere impugnato dal
2007 da un giocatore catalano Raul Baena (oggi 24enne) a cui la società
rossoblu richiedeva la bellezza di oltre 3 milioni d'euro per essere
passato dal settore giovanile del Barcellona a quello dell'Espanyol
infrangendo il contratto firmato anni fa' dai suoi genitori. Il club
catalano dovrà rinunciare completamente a qualsiasi tipo di risarcimento
accordato e firmato da chi rappresentava Baena quando aveva 13 anni.
Tali contratti secondo la sentenza violano l'interesse superiore del minore (ovvero
il fondamentale principio proclamato nell'ordinamento spagnolo dalla
Legge di Protezione dei Minori del '96, che anche a me ribadiscono ad
ogni singolo esame sui servizi sociali), ed i genitori che li firmano
eccedono nella loro rappresentanza legale.
Una brutta notizia per il "Barca": un precedente che rischia di rivoluzionare la sua politica del settore giovanile del club, abituato a blindare le proprie giovani promesse in cambio di aiuti economici ai genitori.
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