04 dicembre 2010

Debito pubblico elevato: quali effetti per il risparmiatore?

Fino a due anni fa il debito pubblico italiano era superiore al debito di quasi tutti i paesi europei. Il rapporto debito pubblico/PIL in Italia superava il 100%, circa il doppio di paesi come Francia, Germania o il triplo della rampante Irlanda.
L'Italia doveva fare i conti con una maggiore spesa per interessi sul debito pubblico in rapporto al PIL. Un aumento dei tassi di interesse voleva dire aumentare i costi dello Stato senza aumentare i servizi, che anzi diminuivano per compensare l'aumento della spesa per interessi.

Negli ultimi due anni lo scenario macroeconomico è cambiato. Anche altri paesi europei oltre agli USA e al Giappone, registrano debiti pubblici che si avvicinano al valore del PIL.

Ma se USA, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e, naturalmente, Italia, hanno debiti elevati, vicini o superiori al proprio PIL, cosa ci aspetta?

A mio parere, ci aspettano molti anni di tassi di interesse bassi. Sta succedendo da anni in Giappone, dove il debito pubblico è molto elevato e gli interessi sono pari praticamente a zero ormai e sta succedendo anche in Europa.

Il crollo di fiducia seguito al fallimento di Lehman Brothers, nell'autunno del 2008, è stato affrontato con una garanzia pubblica dei pagamenti interbancari. I tassi sono scesi, a cominciare dall'euribor, per la gioia di chi paga un mutuo per acquistare la casa, ma non degli investitori.

In proposito il professor Beppe Scienza ha segnalato (vedi qui) l'emissione di un nuovo tipo di certificati di credito del tesoro, chiamati CCTeu, il cui rendimento dipende dall'euribor e non più dal rendimento dei BOT.

Come sostiene Scienza, eventuali problemi nel collocare i BOT fanno salire i rendimenti e con essi i tassi pagati dai CCT. Non aumenta invece l'euribor.

Così l'incertezza suggerisce di emettere CCTeu. I rendimenti dipendono dall'euribor, che il Ministero dell'Economia forse considera destinato a restare a lungo a livelli molto bassi.

E non può che essere così perchè oggi il debito pubblico è assai elevato anche nei paesi un tempo virtuosi. Un aumento dei tassi farebbe aumentare i costi dei paesi ricchi e metterebbe a rischio la solvibilità dei paesi più fragili, come i paesi dell'est europa. Uno scenario poco piacevole anche per i paesi ricchi, visto che dietro ai debiti ungheresi o ukraini ci sono le banche dell'Europa occidentale.


7 commenti:

  1. E io sono sempre più soddisfatto della mia scelta di un mutuo a tasso variabile, legato all'EURIBOR. SIII ahahaha!

    RispondiElimina
  2. Anche io ho scelto a mio tempo un mutuo a tasso variabile. Ma le banche in merito stanno facendo sempre più le furbe infilando da tutte le parti spese non dovute! Andate a stipulare un mutuo oggi e vi chiederanno una mega assicurazione sulla vita o di stipulare obbligatoriamente un conto titoli.
    Segnalo infine questo ottimo articolo di Scalfari sulla possibile introduzione di una tassa patrimoniale: http://www.repubblica.it/politica/2010/12/05/news/le_esequie_scomposte_di_un_potere_defunto-9850384/

    RispondiElimina
  3. Ma secondo voi come mai l'euribor a 1 mese è da molto tempo al di sotto del tasso ufficiale BCE? Visto che di solito tende ad anticiparne il movimento, e NON sono previsti ulteriori tagli del tasso ufficiale, come si spiega?
    Forse col fatto che comunque le banche sono inondate di liquidità e quindi la domanda di credito interbancario è poca? O c'entra il fatto che la BCE si è fatta garante per gli scambi interbancari?

    RispondiElimina
  4. i tassi sono tanti, oltre a quelli + noti

    la crisi di fiducia delle banche ha fatto sì che le banche non prestassero ad altre banche, e questo inizialmente ha fatto impennare l'euribor

    poi sono subentrate le garanzie ma anche lo sconto da parte delle banche centrali. Non solo: le banche con liquidità preferiscono impiegarla versandola alla banca centrale piuttosto che sui mercati interbancari, anche se il rendimento è inferiore

    questo può spiegare l'euribor così basso. In questo momento poi ci sono dubbi sulle banche irlandesi, dubbi che inevitabilmente si estendono con un effetto domino anche alle banche in qualche modo collegate alle banche irlandesi

    quindi è facile pensare che quando si hanno dubbi circa la solidità di una o + banche, le altre si rivolgano alla banca centrale per collocare le eccedenze e per rifornirsi di liquidità evitando i mercati interbancari, l'effetto di ridurre l'euribor

    RispondiElimina
  5. Quindi vuol dire che riescono a spuntare percentuali di interessi dalla banca centrale ancora inferiori all'euribor, mentre prima non ci riuscivano (visto che l'euribor era più alto).
    Dunque se la banca centrale chiude i rubinetti l'euribor risalirà oltre quota 1.
    A meno che le banche private al momento non abbiano liquidità in eccesso e quindi sono disposte a prestarla anche a tassi molto bassi..
    è possibile no?

    Invece la tua argomentazione
    "le banche con liquidità preferiscono impiegarla versandola alla banca centrale piuttosto che sui mercati interbancari, anche se il rendimento è inferiore"
    mi pare dovrebbe fare pendere l'ago della bilancia verso l'aumento dell'euribor, non verso la sua diminuzione. Infatti se le banche preferissero versare liquidità alla banca centrale (anche se con rendimenti bassi), questo farebbe salire i tassi dei prestiti interbancari.

    Alla fine dei conti mi sa che tutto al momento dipende dalla banca centrale che sta cedendo molta liquidità a tassi bassissimi.. oppure alla liquidità in eccesso delle banche private.
    Che ne dici?

    RispondiElimina
  6. le banche hanno ridotto i prestiti 3 anni fa, nel 2007, quando sono parsi chiari gli effetti del crollo del valore degli immobili

    è un pò come sapere che il distributore di benzina farà sciopero: cerchi di usare meno la macchina e la benzina resta nel serbatoio

    non la prestano alle altre banche perchè non si fidano e perchè temono la fuga dei capitali dalla propria banca, fuga che può diventare rovinosa se accompagnata dal sospetto che la banca da cui i capitali fuggono ha poca liquidità

    per queste ragioni non operano sui mercati interbancari, ma preferiscono collocare la liquidità in eccesso presso la BC

    rende di meno, ma è un impiego sicuro sia per la banca sia per chi ne possiede le obbligazioni

    l'euribor è basso perchè il mercato funziona di meno ma anche perchè c'è una fonte alternativa, la BC, che presta a tassi molto bassi...

    la BC continuerà a mio avviso in questo modo per molti anni ancora, sia per tener bassi i tassi sui titoli di stato, sia perchè fino a quando la matassa dei subprime non sarà sbrogliata, qualsiasi banca conti titoli non cristallini sarà a rischio e potrebbe essere attaccata dalla speculazione

    realisticamente ci vorranno almeno 5-10 anni prima che la situazione cambi veramente perchè bisogna aspettare che l'economia si riprenda davvero perchè aumentino i tassi, e perchè si devono chiudere almeno gran parte dei contratti + o - oscuri nati dai subprime

    è anche facile immaginare che molte banche abbiano titoli strani in portafoglio e li stiano svalutando poco per volta, cercando di tenerli nascosti per evitare che il panico le travolga

    anche questo chiede tempo e nel frattempo il sospetto che una banca possa possedere quei titoli, magari ben nascosti in qualche azienda collegata, fa sì che altri non le prestino facilmente capitali... quindi le banche con questi titoli o sospettate di averli non possono fare altro che rivolgersi alla banca centrale quando hanno bisogno di capitali

    RispondiElimina
  7. da un altro punto di vista, supponiamo che la BC sappia che una banca magari importante ha una certa quantità -non irrilevante- di titoli rischiosi o in generale di impieghi rischiosi e che si è finanziata emettendo obbligazioni o altri titoli acquistati da molte altre banche, fondi ecc.

    ma supponiamo anche che questa banca operando su altri mercati faccia utili in quantità sufficiente a garantire che le perdite derivanti dagli impieghi rischiosi non travolgano la banca.

    Cosa succederebbe se gli addetti ai lavori conoscessero una situazione del genere?

    Il primo che parla rischia di fare la frittata, ovvero di scatenare il panico.

    Molti si libererebbero dei titoli della banca e anche dei titoli delle banche che hanno prestato soldi alla prima con un effetto domino che moltiplica i problemi

    E proprio perchè esiste il problema le altre banche, che lo conoscono o lo suppongono, non presterebbero soldi alla banca.

    Se però la banca centrale presta soldi alla banca e accetta i depositi delle altre banche, la banca può assorbire poco per volta le perdite derivanti dagli investimenti "critici"

    Per questo motivo le banche non si prestano soldi tra loro e l'euribor scende mentre tutti operano attraverso l'intermediazione della banca centrale

    RispondiElimina

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...