16 dicembre 2010

Il signoraggio salva l'economia

Oggi la BCE ha deciso di aumentare il capitale sociale. 5 miliardi in più. Da quasi 6 a quasi 11 miliardi circa di euro. La nostra Banca d'Italia verserà quasi 700 milioni.

Da dove arrivano e a cosa servono tutti questi soldi?

I soldi arrivano dal cosiddetto signoraggio, i soldi guadagnati dalle banche centrali che operano scontando i titoli delle banche. E' un'attività redditizia e il reddito di solito finisce in gran parte nelle casse statali.

Questa volta invece sarà usato per finanziare la Banca Centrale Europea. A quale fine?

La crisi della finanza è stata scatenata dai cosiddetti titoli tossici, acquistati da molte banche. Di fronte al rischio di subire perdite, i possessori di capitali li hanno ritirati e non hanno rinnovato i prestiti e questo ha scatenato la crisi.

La soluzione offerta dalle banche centrali, FED e BCE in testa, è consistita nel rimpiazzare i capitali privati con capitali pubblici, resi disponibili dai governi e dalle banche centrali.

La BCE, in cambio di capitali freschi, ha acquisito titoli "tossici": per ogni 100 euro di valore del titolo, non è certo che incasserà 100 euro (più gli interessi). Probabilmente incasserà di meno. Le perdite saranno coperte da apposite riserve accantonate dalla BCE.

Le riserve accantonate non possono superare limiti calcolati in rapporto al capitale della BCE e per questo la BCE aumenta il capitale. Nei prossimi anni potrà accantonare ulteriori riserve con cui coprire le perdite derivanti dal possesso dei titoli "tossici".

In sintesi si usa il reddito delle banche centrali (signoraggio) per coprire le perdite derivanti dall'acquisto dei titoli tossici dando cos' alle banche la possibilità di limitare le perdite e di continuare a svolgere la propria attività senza ridurre troppo il credito concesso alla clientela.

Il signoraggio salva l'economia, evitando una crisi molto più pesante.

4 commenti:

  1. Questi salvataggi delle banche private con soldi pubblici non disincentivano le banche private dallo speculare e fare ogni genere di azzardo, tra l'altro distorcendo i corretti valori di mercato..
    Non è una notizia che mi entusiasma.

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  2. Prima di tutto è la prima volta che succede una cosa del genere e se non si fossero salvate le banche la crisi sarebbe stata drammatica. Avremmo assistito a un crollo del PIL molto + pesante, con tutte le conseguenze occupazionali e di bilanci pubblici

    Il problema del moral hazard si porrà per la prossima volta. Ed è un problema che si pone se si fa l'ipotesi che nel frattempo nulla cambi. Ma la crisi ha cause di fondo evidenti, cause che si devono cercare negli squilibri macroeconomici esistenti, tra i quali è bene citare la redistribuzione della ricchezza avvenuta negli ultimi decenni proprio perchè s'è lasciato funzionare un mercato selvaggio

    Chi non desidera rimuovere questi squilibri pone la questione del moral hazard fingendo che il salvataggio attuale sia immediatamente causa di comportamenti contro i quali non si può nulla

    I valori corretti del mercato... l'equilibrio nel mercato è una simpatica invenzione di qualche economista che crede così tanto nel mercato da vedere equilibri che non ci sono e quindi da immaginare che esista un valore corretto figlio di un equilibrio inesistente.

    Si parla comunque di titoli che non erano quotati, non erano scambiati in modo regolare ed erano così complessi da essere difficilmente valutabili anche da super-esperti: quando il valore di un titolo dipende dal rimborso di centinaia o migliaia di mutui come fai a calcolare quanto vale un titolo?

    Quando si è riuscito a fare stime credibili si è scoperto che il loro valore è sceso molto al di sotto di un valore credibile. Questo significa che se le banche avessero venduto quei titoli avrebbero incassato una somma molto inferiore a quella che verrà incassata davvero man mano che i mutui saranno pagati

    Le perdite enormi avrebbero provocato ulteriori fughe di capitali, la concessione di meno credito da parte delle banche e forse il fallimento di molte banche con conseguenze inimmaginabili per l'economia

    In questo modo invece si lascia che i mutuatari paghino i mutui o che si vendano le case sequestrate per sopportare, in seguito, le perdite reali, molto inferiori delle perdite che si sarebbero registrate se i titoli tossici fossero stati svenduti

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  3. Capisco la preoccupazione di Hires, sul suo blog ho scritto così:

    "Io farei leggi severe che colpiscano i dirigenti che provocano queste situazioni, i dirigenti li punierei severamente, (così oltretutto non si può dire che siano incentivati a speculare ecc sapendo che tanto li salveranno...), ma le banche come aziende cercherei di salvarle il più possibile davanti a queste crisi"

    Sei d' accordo Gian?

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  4. sì e no..

    certamente vanno puniti i comportamenti scorretti e illegali, che vanno dimostrati, peraltro

    poi ci sono varie faccende complicate: se un'azienda paga una provvigione a un venditore di mutui, a costui poco importa cosa succederà del mutuo tra 5 o 10 anni. O poco importa ad un alto dirigente di una grande banca, che in un anno si porta a casa una somma altissima, della sorte futura della banca o dei crediti concessi oggi

    c'è poi il fatto che il singolo si comporta seguendo i suoi interessi, anche i peggiori e più egoistici, inconsapevole di quel che succede a livello aggregato

    un pò come sta succedendo sulle alcune autostrade italiane bloccate dalla neve: ogni automobilista o camionista fa quel che ritiene giusto e prende l'autostrada anche se nevica. Se un camion si mette di traverso, tutto si blocca e chi è entrato in autostrada -e magari avrebbe potuto farne a meno- finisce per diventare lui stesso un ostacolo per gli altri, per i soccorritori che vogliono raggiungere il camion di traverso per ripristinare la circolazione

    la soluzione è che esista un'autorità superiore che non lascia i singoli liberi di entrare in autostrada, ponendo limiti alla circolazione

    in economia questo vuol dire che le autorità politiche e monetarie avrebbero dovuto intervenire prima che scoppiasse l'incendio

    ma le idee economiche di Bush e Bernanke e altri non prevedevano che lo stato intervenisse

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