28 ottobre 2012

Choosy: Elsa Fornero non è sola

"Sono convinto che la forza lavoro attualmente disponibile sia particolarmente poco adattabile e scarsamente addestrata. Non è in grado di cogliere le opportunità..."

No, non l'ha detto Elsa Fornero ma Ewan Clague nel 1935 (chi volesse sapere chi fosse Clague legga qui). Clague sostenne che se anche fosse salita la domanda, la "disoccupazione sarebbe rimasta elevata" come spiega Paul Krugman in Fuori da questa crisi, adesso!.

Clague non è il solo a aver pensato che i problemi del mondo del lavoro dipendono dal lavoratore. Per Bill Clinton è una questione di competenze: secondo l'ex presidente degli USA molti posti restano vacanti perché i potenziali lavoratori non hanno le competenze necessarie.

Opinione condivisa anche da Charles Plosser, della Federal Reserve Bank di Richmond, che spiega che è inutile chiedere una migliore politica monetaria se prima non si trasformano le competenze dei lavoratori, spingendo ad esempio i lavoratori espulsi dall'edilizia a diventare infermieri.

Insomma, Elsa Fornero non è sola. E' lungo l'elenco di quelli che banalizzano il problema della disoccupazione, dimenticando gli aspetti macroeconomici e parlando di giovani che non si accontentano del primo lavoro loro offerto, di lavoratori che non possiedono la giusta preparazione, di posti disponibili che nessuno vuole.

Per questo Elsa Fornero merita le molte prese in giro e le critiche di questi giorni. Non solo ha banalizzato un problema grave, ma l'ha fatto dimenticandosi di essere una docente di economia che dovrebbe conoscere meglio la materia.

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