Il Regno di Spagna vanta ormai una storia pluri-secolare alle spalle.
Lo si fa spesso iniziare nel 1492, a seguito delle nozze tra Isabella I di Castiglia e di Ferdinando II d'Aragona, che unirono di fatto i due regni maggiori della penisola iberica.Mancava praticamente solo quello, piccolo, di Navarra che fu annesso nel 1512, (e quello del Portogallo che poi è rimasto indipendente).
In teoria volendo esagerare e mettersi a scavare ancora di più, l'unione ci sarebbe già stata nel medioevo sotto i visigoti prima e gli arabi poi, (gli arabi che fondarono Madrid e che chiamavano la Spagna "Al Andaluz" da cui prende il nome l'attuale regione "Andalusìa"), ed ancora prima gli spagnoli erano uniti sotto i romani (dal cui termine"Hispania" deriva anche l'attuale "Spagna"). Da questo punto di vista le radici del popolo spagnolo sarebbero ancora più profonde....
Tuttavia si sono sviluppate nel corso della storia alcune differenze linguistiche e culturali in determinate regioni. In particolare si tratta di: Cataluña, Paìs Vasco e Galicia, (ci sarebbe poi anche il valenziano che è una specie di dialetto catalano, che alcuni considerano un'altra lingua ancora).
Ciò fa sì che la Costituzione del '78 (come già aveva fatto quella repubblicana del '31), giustamente riconosca e tuteli tali minoranze linguistiche e culturali cresciute in seno al popolo spagnolo, oltre a concedere una maggior autonomia amministrativa e legislativa a quelle regioni.
Ma a qualcuno non è bastato. Infatti, una parte della popolazione di quei territori desidererebbe separarsi dal resto del Paese coltivando fino all'estremo le differenze e riducendo le similitudini con esso.
Altri invece accettano almeno in apparenza l'unità spagnola ma pretendono continue concessioni speciali ai propri territori sfociando talvolta nell'assurdo.
Pretesa difficile da accettare per i governi di Madrid, quella dell'indipendenza, per svariate ragioni, teniamo conto anche del fatto che soprattutto Paìs Vasco e Cataloña, sono da sempre tra le zone più industrializzate della Spagna, (in questo il separatismo del nord-est della penisola iberica somiglia molto a quello padano....).
Per non parlare poi delle difficoltà pratiche di raggiungere un'eventuale secessione: bisognerebbe modificare interi paragrafi della Costituzione molto ben protetti (come l'unità dello Stato, il territorio, le comunità autonome ecc), che prevedono un complicato ed impraticabile procedimento che sarebbe troppo lungo da spiegare. E vari altri motivi.
Molti di quelli che vivono al di fuori di questo Paese pensano che l'indipendentismo sia forte soprattutto nei Paesi Baschi, per via del clamore suscitato da ETA (che fortunatamente sembra stia terminando definitivamente la sua attività), e dalle sue migliaia di vittime innocenti.
In realtà a mio avviso è molto più forte quello catalano, alimentato oltretutto anche dall'eterna rivalità fra Real Madrid e Barcellona che da sempre ogni anno si contendono il titolo.
Prendiamo un piccolo esempio a caso, (in realtà ce ne sarebbero un'infinità), una cosa di cui ultimamente si sta parlando molto da queste parti: la modifica alle regole del Senato che un gruppo di socialisti catalani riuscirono tempo fa' a far approvare, che consente ai senatori di esprimersi nella lingua della propria regione, obbligando il Senato ad assumere traduttori che per esempio quest'anno sono costati circa 350'000 €. Soldi spesi per politici che semplicmente si rifiutano di parlare in spagnolo.
La notizia è vecchia, ma la scrivo ora perchè mi è venuta in mente grazie ad una campagna che sta venendo fuori ultimamente per abolire questo spreco.
Questi sono i motivi per cui parlo di "stupidità del secessionismo" non del fatto in se' che ci sia chi si vuol separare, cosa che non mi piace in Spagna ed ancora meno in Italia, ma che è comunque un'opinione ed è legittima, ma di queste pretese dettate da un ultra-nazionalismo sciocco.
C'è chi dice che si è passati da una dittatura franchista nella quale le minoranze linguistche venivano oppresse, ad una opposta nella quale esse si impongono sulla lingua nazionale.
Certe volte mi viene da pensare che non abbiano tutti i torti.
Non ha niente a che vedere con l'economia, ma lo scrivo perchè è di una portata storica incredibile....
RispondiEliminaStasera torno a casa e vedo la mia fidanzata con gli occhi lucidi osservando attentamente un comunicato di ETA
ho detto subito "noooo stai a vedere che per smentire le voci che la loro organizzazione sta per finire hanno fatto qualcosa...come per dire 'non ci stiamo affatto arrendendo come pensate'"
invece era proprio il contrario, mi sono avvicinato e...e vedere quei tre con la tipica divisa etarra: vestiti e guanti neri, viso coperto col velo bianco con soltanto due piccoli fori per gli occhi ed il basco nero in testa, con dietro sul muro un quadro col simbolo di ETA, dire che ETA dichiara la fine definitiva di qualsiasi tipo di lotta armata, che la violenza non farà più parte dei loro piani, che da ora lotteranno per l'indipendenza basca tramite strumenti pacifici e leali, sottolineando che non si tratta del solito video che annuncia una tregua ma che stavolta è la dichiarazione definitiva dell'abbandono della lotta armata....
e tutte le altre cose...è stato impressionante
dichiarazioni che non si erano mai sentite, e che pochi si aspettavano così esplicitamente e lapidarie (nonostante che la fine di ETA ormai era nell'aria)
anche per generazioni abbastanza giovani come ad esempio quella della mia ragazza ed i suoi amici che hanno passato l' infanzia col terrore delle bombe, sentondone esplodere a decine, (qualcuna anche vicinissimo a casa), vedendo per anni il sangue ed i familiari delle vittime in lacrime ecc....
deve essere stato una grande emozione
Insomma, era nell'aria visti tutti gli arresti che avevano decapitato e messo in ginocchio l'organizzazione, visto che in 40 anni di morte e sangue non hanno raggiunto nulla, vista la lunga ed inconsueta durata dell'ultima tregua...
Ma stavolta è ufficiale: ha vinto la Spagna, hanno vinto le forze dell'ordine, hanno vinto i baschi (compresi quelli indipendentisti, visto che la violenza di eta in qualche modo delegittimava anche le loro richieste), ha vinto la pace
detto questo....mi aspetto che fra qualche anno salteranno fuori sicuramente ciarlatani complottisti che diranno che ETA non è mai esistita ma che era tutta una farsa dei servizi segreti ecc ecc... hanno vinto anche loro che potranno speculare su un'altra tragedia in più quando la memoria delle bombe non sarà così fresca...fa parte del gioco
strumenti pacifici e legali volevo dire*
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