19 ottobre 2011

Lo strano stupore di Marchionne


Quest'anno venderemo 1,8 milioni di auto, s'è lamentato oggi Sergio Marchionne. 700.000 auto in meno, il livello più basso negli ultimi decenni.
Finiti gli incentivi auto del 2009, Marchionne aveva spiegato che era meglio così perchè c'era il rischio di venderne troppe. Se gli incentivi continuano, è stato il ragionamento di Marchionne, in futuro venderemo di meno. "...voglio sottolineare che l'eventuale scelta del Governo di non rinnovarli ci trova pienamente d'accordo" disse Marchionne (vedi qui) "I bonus ... hanno sostenuto la domanda nel 2009, ma hanno anche anticipato acquisti che ci sarebbero comunque stati negli anni successivi. Rinnovare queste misure adesso non farebbe altro che rimandare il problema alla prossima scadenza".

Due anni dopo Marchionne si stupisce che il mercato è sceso ancora. Ma non dovrebbe. Perchè c'è la crisi che non solo fa scendere la domanda di auto, ma soprattutto cambia i comportamenti.
L'osservazione di Marchionne era sbagliata: pensava che i clienti anticipassero gli acquisti ma non ha considerato, banalmente, che la crisi avrebbe modificare i comportamenti dei clienti, spingendoli a rinviare gli acquisti di beni durevoli. Senza incentivi molti italiani hanno rinviato l'acquisto dell'auto. Non era difficile da immaginare (per questo ero favorevole alla continuazione degli incentivi), ma Marchionne non l'ha capito e oggi si stupisce.

3 commenti:

  1. Dai, non è colpa sua. E' colpa di quelli della FIOM che lo fanno distrarre!
    Gli tirano pure i gatti morti mentre guida (cit)... XD

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  2. lo hanno esaltato per anni come un genio,dopo aver massacrato il sistema contrattuale condurrà la fiat al fallimento!!
    six

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