Le tasse di Papi, si potrebbe chiamarle.
Papi sappiamo chi è. E' quel signore maturo che pensa prevalentemente a .... vabbè lasciamo perdere, e a tempo perso, come dice lui, fa pure il capo del Governo Italiano.
Non se ne va e ci costa. Perchè la credibilità del governo che presiede è ai minimi termini. Così salgono gli spread e gli italiani pagano due volte.
Come privati pagano tassi più alti, come ha scritto William (vedi qui) e sotto forma di tagli e imposte, inevitabili se si vogliono mettere a posto i conti pubblici.
Non finisce qui. C'è anche un'altra Papi tax: i mancati introiti della vendita delle frequenze tv.
Le frequenze telefoniche vendute nei giorni scorsi hanno portato nelle casse del governo quasi 4 miliardi. E altri 3 potrebbero entrare in cassa se si vendessero le frequenze tv. Che invece non si vendono. Le tv di Papi hanno altri interessi e quindi le frequenze non si vendono. Si regalano e si perdono quasi 3 miliardi di incassi.
E' un orrore economico già visto tante volte. Nell'estate 1994 tutti chiedevano a Berlusconi di fare la finanziaria nel più breve tempo possibile. Lui ignorò le richieste e l'Italia pagò il conto con la svalutazione e il calo pesante della borsa. 60.000 miliardi bruciati in poche settimane da un governo che non voleva scontentare nessuno e aveva problemi con gli alleati.
Poi s'è fatto un bel pò di leggi ad personam anche per pagare meno imposte a cominciare dalla quotazione di Mediaset, che ha goduto di agevolazioni fiscali grazie a una interpretazione delle legge fornita dal proprio governo.
Infine, prima delle Papi taxes di quest'anno, di cui si è parlato all'inizio, ci sono infiniti provvedimenti per comprarsi gli elettori. Di alcuni non si sa più nulla. Qualcuno ricorda i 500 milioni che nel 2002 sono finiti nella Sicilia colpita dalla siccità?
Nessun commento:
Posta un commento