Il Ministro della Difesa spagnolo Constantino Méndez a seguito dei risultati pubblicati da alcune commissioni parlamentari ha annunciato chiaramente che la situazione è insostenibile, dato che le Forze Armate spagnole si sono rifornite di armamenti e tecnologie militari ultra-avanzati e costosissimi senza nessuna reale utilità pratica.
Una spesa che il ministero non può permettersi.
Per tanto il settore della Difesa verrà duramente tagliato. Si parla di recuperare circa 5,2 miliardi di € in breve tempo.
Tagli che si otterrano in gran parte con la soppressione di alcuni programmi di armamento e con la riduzione di altri.
Inoltre, il debito è stato dilatato fino al 2030 invece che al 2025 come era previsto.
Interessanti anche le responsabilità politiche: l'85% di questo debito del Ministero della Difesa fu accumulato durante i governi del PP.
Maggiori informazioni, in spagnolo, sono reperibili qui
A quando una seria riflessione anche in Italia riguardo la questione degli sprechi dell'esercito?
Nella foto il Re spagnolo con la divisa di Generale passa in rassegna le truppe prima di una parata militare
mi sa che loro se lo possano permettere perchè comprano dall'estero buona parte degli armamenti... noi almeno in parte li costruiamo e questo rende + difficili i tagli
RispondiEliminasi però almeno in parte si potrebbero tagliare anche in Italia secondo me...
RispondiEliminaSi parlava di caccia nuovi ultra-moderni ecc e altre armi, non credo che sia tutta roba made in italy
http://sollevazione.blogspot.com/2011/10/se-cade-il-muro-delleuro.html
RispondiEliminaultimo avviso: il prossimo inserimento di materiale fuori tema lo cancello
RispondiEliminabeh non è proprio fuori tema visto che si parla di debito e tagli e come porvi rimedio e quali le cause...
RispondiEliminapensavo fosse in tema perchè sulle i ci sono i puntini in entrambi gli articoli
RispondiEliminain quanto a ridurre le spese militari sono perfettamente daccordo. 12 miliardi per i nostri F35 ammazzamusulmani in capo ai miliardi sottratti a scuola e sanità sono davvero duri da digerire...semplicemente penso che purtroppo ciò non sia assolutamente sufficiente e che si debba andare all'origine del problema.
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RispondiEliminaquanto al primo link:
RispondiEliminacome al solito non c'entra nulla
comunque mi sembra abbastanza giusto quello che dicono, solo che io ho fiducia in una maggior integrazione europea che risolva quei problemi.
E penso che sia l'unica strada percorribile, tornare alle vecchie monete sarebbe una catastrofe.
Ma ci sono vari articoli apposta che riguardano il tema ed in cui si può discutere di queste cose.
sul secondo messaggio: non sono così ingenuo da credere che basti tagliare le spese militari per risanare l'Italia.
Solo penso come te, che sia un taglio utile e doveroso, anche per motivi morali oltre che economici se vogliamo dirlo non me ne vergogno certo.
l'origine del problema quale sarebbe secondo te?
Solo un appunto: Constantino Ménendez non è il ministro della Difesa (che in realtà è Carmen Chacòn) bensì un segretario di stato dello stesso ministero (più o meno un viceministro)
RispondiEliminaUn appunto al mio appunto: Costantino Méndez
RispondiEliminaconsiderare la svalutazione un qualcosa di buono dopo i proclami della strategia di lisbona, prima, e della 2020, mi pare sciocco, perchè fondamentalmente in contrasto.
RispondiEliminaun ripensamento delle spese militari sarebbe eticamente e moralmente da considerare. Sembrerò no global, ma prima di arrivare a tagliare su scuola e sanità, avrei ridotto le spese militari (e anche quelle legate alle previdenze dei militari di servizio, che vanno in pensione un po' prima degli altri e nessuno mai ha pensato a ricollocarli in servizi, pur rimanendo nel settore difesa)... per un paio di considerazioni di politica internazionale:
RispondiElimina1)siamo in Europa circondati da stati con cui stiamo andando verso un'unione via via più forte, quindi non dobbiamo difenderci da nessuno degli immediati confinanti.
2) anche se dovessimo fronteggiare un pericolo, chissà quale, l'esercito del nostro singolo stato può ben poco. Hanno ragione i federalisti a chiedere una volta per tutte che sia rielaborato il patto della CED per avere un unico esercito europeo, più efficiente (e meno numeroso) di 27 esercitini che a parte nei momenti cerimoniali, non servono più a molto.
"siamo in Europa circondati da stati con cui stiamo andando verso un'unione via via più forte" ???
RispondiEliminama quale di quale unione parli? l'europa ha le ore contate economicamente parlando, politicamente in conflitto e socialmente inesistenti. l'unica unione europea è attualmente solo quella rappresentata dalla moltitudine di giovani e meno giovani che vogliono demolire con le buone o con le cattive l'attuale sistema finanziario che li sta strangolando. la spagna giustamente non ha voluto partecipare alle ultime guerre di occupazione della nato e berlusconi non avrebbe voluto aggredire la libia come nemmeno ha voluto farlo la germania. quindi non capisco proprio di quale esercito europeo stai parlando.
la svalutazione con un defoult pilotato è l'unico strumento che ci rimane per non precipitare nel baratro e diventare ostaggi del FMI e della banca mondiale. l'argentina sta uscendo dalla crisi con la svalutazione, l'islanda idem
RispondiEliminacosì facciamo altri 5-6 milioni di disoccupati in italia...
RispondiElimina"Solo un appunto: Constantino Méndez non è il ministro della Difesa (che in realtà è Carmen Chacòn) bensì un segretario di stato dello stesso ministero (più o meno un viceministro)"
RispondiEliminahai ragione, come si può notare anche dal link che ho postato.
è che tutte le volte che leggo "secretario de Estado de la Defensa" "secretario de Estado de la economìa" ecc ecc non so mai come tradurlo in italiano...mi ero convinto che fosse un altra maniera per dire ministro.
Da ora o lo traduco letteralmente o al limite dirò vice-ministro.
Grazie dell'appunto
Per il resto sono d'accordo con Pericle
altri 5/6 milioni di disoccupati in italia li facciamo se continuiamo con questa politica economica e con questa austerity. la svalutazione ci renderebbe nuovamente competitivi e rilancerebbe l'economia ormai al collasso, quindi creerebbe lavoro non il contrario.
RispondiEliminacerto, perchè noi svalutiamo e gli altri sono così fessi che ci lasciano fare... la francia, la germania, l'inghilterra o la spagna non vedono l'ora di vedere i loro mercati invasi da prodotti italiani che costerebbero il 25% in meno... lo accetterebbero e non svaluterebbero... siamo furbi solo noi...
RispondiElimina"considerare la svalutazione un qualcosa di buono dopo i proclami della strategia di lisbona, prima, e della 2020, mi pare sciocco, perchè fondamentalmente in contrasto"...
RispondiEliminadi quali trattati parli di quelli che hanno strangolato i vari paesi europei per tutti questi ultimi anni e che ora Trichet vuole cambiare perchè rischiano di trascinare nel baratro anche la grande germania?...l'unica che fin'ora ci ha guadagnato...
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/10/16/visualizza_new.html_671524390.html
Anonimo ma tu in sostanza cosa vorresti fare?
RispondiEliminaUscire dall'euro (che già questo io penso che in questo momento per l'Italia sarebbe un dramma), più svalutare a più non posso, più dichiarare default....
E poi cosa? Buttarsi tutti in un fiume?
magari con una pietra al collo...
RispondiEliminauscire dall'euro e riappropriarsi della propria moneta e della propria politica economica, inevitabilmente svalutare e rilanciare così l'economia. quello che per l'appunto sta facendo l'argentina con buoni risultati. altrimenti rimanere in europa e aspettare il tracollo. preferite quest'ultima?
RispondiEliminal'argentina ovviamente non è uscita dall'euro ma dal dollaro
RispondiEliminama sai cosa è successo in argentina?
RispondiEliminaguarda qui http://www.google.com/publicdata/explore?ds=d5bncppjof8f9_&met_y=ny_gdp_mktp_cd&idim=country:ARG&dl=it&hl=it&q=pil+argentina
il PIL è crollato... da +3,9 del 1998 a -3,4% nel 1999, per scendere di oltre il 10% nel 2001
il legame con il dollaro era assurdo ma serviva a coprire le mancate scelte di politica economica nell'illusione che il mercato regolasse ogni cosa in modo ottimale
noi non siamo legati in modo assurdo a una moneta e se l'abbandonassimo (per non fare una decente politica economica) faremmo crollare il PIL
i disoccupati si creano perchè non si fa una politica economica decente, non per giochi di monete
e non dimentichiamo che la ripresa argentina si deve all'aumento delle materie prime e dei generi alimentari, che non è certo merito degli argentini
RispondiEliminasenza quel regalo la situazione economica dell'argentina sarebbe molto peggiore
hai riassunto bene la tua idea anonimo "fare come l'Argentina"
RispondiEliminatanti auguri, io però mi sono fatto raccontare da certi argentini che hanno vissuto quegli anni
e non gli sono piaciuti....
senza contare anonimo, che la politica economica è in capo ai governi, se non son capaci le proposte preconfezionate da altri soggetti che normalmente si occupano d'altro, non sono di certo il massimo della vita. Ne ho parlato nel post "la lettera scarlatta", affrontando il tema della famosa lettera "confidenziale" in cui si enunciano un po' di strade caldamente consigliate all'Italia. Il primo commento è che è una vergogna, non il presunto diktat, ma l'esser arrivati a dover far smuovere la bce per avere un quadro minimo di politica economica. Questo perchè una crisi italiana è una minaccia più reale dell'armata russa... L'Argentina, ancora oggi, sta ripristinando il livello pre crisi, quanti anni son passati? Tu vuoi metterci un decennio o più per riprenderti? Di che taglia consigli la pietra con cui andare ad affogarsi, visto che sei stato così preciso da elencare la tua ricetta (default programmato, svalutazione, rilancio di merci porcheria, le uniche che realmente beneficerebbero dalla svalutazione, posto che tutti gli altri stati non facciano la medesima...)?
RispondiElimina"di quali trattati parli di quelli che hanno strangolato i vari paesi europei per tutti questi ultimi anni e che ora Trichet vuole cambiare perchè rischiano di trascinare nel baratro anche la grande germania?"
Trattati non ce ne sono tanti, se non sai quali, beh, studiateli... Nessun trattato danneggia l'Italia, quelli che vedono una riduzione della sovranità sono stati fatti pienamente in regola con la disposizione dell'articolo 11 della nostra Costituzione, per cui, siccome è fatta con molto buon senso, se lo ha permesso, vuol dire che è un qualcosa di altrettanto buon senso. La Germania è l'economia più forte dell'eurozona, ma ovviamente ha un dibattito più raffinato sulla politica economica perchè si rendono conto che o si procede con l'integrazione europea (verso un ordinamento simil federale), oppure saltano tutti, perchè, come ebbe a dire Prodi, l'euro richiederà strumenti nuovi: http://www.romanoprodi.it/articoli/italia/per-vincere-la-crisi-e-sconfiggere-i-nuovi-nazionalismi-serve-unazione-comune-dei-grandi-partiti-europei_3592.html
noto che secondo alcuni dovremmo riappropriarci della politica economica... proprio vero, invece che andare allo stadio (ma almeno un po' di svago, no?), disinteressarsi totalmente della cosa pubblica e di quello che succede anche solo nel proprio quartiere, snobbare ogni singolo partito solo perché tizio (uno su migliaia magari) non mi piace, e non militarvici per maggiore vicinanza alle proprie idee, leggere pochi libri e meno ancora giornali (anche quelli che ricevono finanziamenti pubblici, visto che un miliardo l'anno per l'editoria, che va anche a testate culturali che non sopravviverebbero altrimenti a causa delle fortune del mercato culturale italiano), allora forse, ci saremo riappropriati effettivamente della politica. Solo della politica. Quella economica viene di conseguenza. E quella monetaria, come dimostra lo scontro per la successione di Draghi, è politica anche quello.
RispondiEliminaPerciò, andate a fare i militanti attivi, spronate altri al cambiamento, non con queste buffonate di chi crede ancora che utilizzando una piuttosto che un'altra monetina cambi radicalmente il gioco...
rispondo all'anonimo il cui commento mi era in parte sfuggito:
RispondiElimina"Anonimo ha detto...
"siamo in Europa circondati da stati con cui stiamo andando verso un'unione via via più forte" ???
ma quale di quale unione parli? l'europa ha le ore contate economicamente parlando, politicamente in conflitto e socialmente inesistenti. l'unica unione europea è attualmente solo quella rappresentata dalla moltitudine di giovani e meno giovani che vogliono demolire con le buone o con le cattive l'attuale sistema finanziario che li sta strangolando. la spagna giustamente non ha voluto partecipare alle ultime guerre di occupazione della nato e berlusconi non avrebbe voluto aggredire la libia come nemmeno ha voluto farlo la germania. quindi non capisco proprio di quale esercito europeo stai parlando."
Sì, siamo in Europa, ufficialmente si chiama Unione Europea.
Ci sono solo stati democratici in questa unione? Sì.
E' necessario mantenere 27 eserciti che non possono fare un tubo a livello internazionale se non sotto il cappello altrui? Intendendo con "altrui", soggetti decisamente grossi, tipo NATO.
Decisamente no. Questa è una delle tesi dei federalisti europei che maggiormente apprezzo, non apprezzo l'idea di mettere a disposizione poi l'esercito europeo per l'ONU, per quanto sarebbe senza dubbio una cosa utile e prodiga di cui il mondo beneficerebbe. Però qui si esula.
Siccome siamo tra stati con cui vogliamo integrarci via via in modo maggiore, e già abbiamo legislazione simile e tutta l'armonizzazione che deriva dal diritto comunitario, nessuno dovrebbe vedere qualcosa di strano nell'unirsi anche militarmente, cosa tra l'altro già tentata con estremo anticipo con la CED negli anni '50.
". l'unica unione europea è attualmente solo quella rappresentata dalla moltitudine di giovani e meno giovani che vogliono demolire con le buone o con le cattive l'attuale sistema finanziario che li sta strangolando." frase demenziale in più punti, decisamente incommentabile per la quantità estrema di castronerie ivi contenute in così poche righe...
" la spagna giustamente non ha voluto partecipare alle ultime guerre di occupazione della nato e berlusconi non avrebbe voluto aggredire la libia come nemmeno ha voluto farlo la germania."
Il fatto che l'UE non abbia una politica estera unitaria è il suo difetto su cui altri gozzovigliano. Se gli USA avessero voluto fare le operazioni in Libia, mentre l'UE avesse detto di no, beh, difficilmente si sarebbe riusciti a fare qualcosa, visto che gli USA non avrebbero avuto una buona risposta come opinione pubblica quando il partner tradizionale, tra l'altro dirimpettaio della libia, si fosse opposto... non ti pare?
Infine, dove dici "quindi non capisco proprio di quale esercito europeo stai parlando" dimostri semplicemente di non aver capito nulla di quanto ho scritto, o rileggi o torna a scuola a fare esercizi di comprensione del testo. Per completezza e per sfatare qualsiasi tuo tentativo di spacciare il falso per vero, ecco cosa scrissi " anche se dovessimo fronteggiare un pericolo, chissà quale, l'esercito del nostro singolo stato può ben poco. Hanno ragione i federalisti [è un'opinione di pensiero di un gruppo di gente che parlava di unione monetaria decenni prima dell'ecu, non dell'euro, e di esercito comune negli anni '50, non han la sfera di cristallo, ma il beneficio del dubbio ormai glielo concedo spassionatamente, ndr] a chiedere una volta per tutte che sia rielaborato il patto della CED per avere un unico esercito europeo, più efficiente (e meno numeroso) di 27 esercitini che a parte nei momenti cerimoniali, non servono più a molto."
Saluti!