30 ottobre 2011

Una misura della (s)fiducia bancaria


Guardate questa tabella (vedi qui) nel sito della FED. Indica le riserve delle banche presso la FED. La cifra cambia mese dopo mese diminuendo quando l'economia funziona bene (anni '90) e risalendo quando l'economia è più debole come nei primi anni '90.

Nell'agosto 2008 le riserve ammontano a 46.592 milioni di dollari, 46 miliardi e mezzo. A settembre sale a 103 miliardi e nell'arco di un anno cresce in modo rapidissimo, superando i 1000 miliardi di dollari.

Si stabilizza per un pò di tempo e da marzo del 2011 ricomincia a salire fino a 1642 miliardi di dollari.
Cosa significa?

Significa che le banche hanno molti soldi che, quando le cose fanno bene e hanno fiducia nel sistema bancario, prestano a altre banche, e invece depositano presso la FED quando la fiducia tra banche scende.

Nel settembre 2008 la fiducia delle banche nella capacità di altre banche di restituire i prestiti crolla e nessuno presta più soldi alle altre banche. I tanti soldi non stanno fermi nelle casse delle banche, non prendono la strada dei mercati interbancari, ma sono depositati presso la FED. E' meno remunerativo, ma meno rischioso rispetto al prestito a un'altra banca.

Ma questi dati ci dicono che la situazione da marzo 2011 in poi è peggiorata. La fiducia è di nuovo scesa e, di conseguenza, i depositi presso la FED sono aumentati. Ci aspetta una nuova recessione?

3 commenti:

  1. ma fed e bce non hanno garantito una piena collaborazione per intervenire a offrire quel surplus in caso le banche ne abbiano bisogno. Sono depositati lì, ma la banca centrale segue anche altri interessi e piani, no?

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  2. quel che non funziona è il mercato interbancario

    bce e fed fanno quel che il mercato non fa xchè non funziona, cioè prestano soldi alle banche

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  3. ed è un bene, vista la poca fiducia...

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